Louisville Cardinals: quick preview 2017

louisville-10-Football Nation Ranking: n. 13

Head Coach: Bobby Petrino (10th year, 71-48)

Record 2016: 9-4

Match da non perdere: at Clemson (Sep. 16), at Kentucky (Governor’s Cup, Nov. 25)

Jaylen Smith

Punto di forza: : nonostante la perdita dei migliori target il cast di supporto a disposizione di Jackson rimane di alto livello, e con la partenza avuta dal junior Jaylen Smith, 599 yards e 6 TD nel 2016, ci sono i presupposti perché il QB riesca a ricreare lo stesso legame che aveva con Cole Hikutini, il suo bersaglio preferito nella passata stagione; confermata l’attesa esplosione del redshirt freshman Dez Fitzpatrick, 173 yds e 3 touchdowns realizzati finora, i Cardinals possono fare affidamento su uno dei reparti meglio forniti della ACC, completato da Seth Dawkins, Traveon Samuel e i giovani Emonee Spence e Joshua Johnson, che dovrebbero trovare più spazio dopo l’infortunio che ha messo fuori gioco Devonte Peete.

Punto debole: il problema principale rimane la linea offensiva che lo scorso anno ha concesso 48 sacks chiudendo tra le peggiori della nazione, e il ritorno di un veterano del calibro di Geron Christian, una garanzia nella posizione di left tackle, non basta a dare più certezze a coach Petrino, che ha provato a dare una mano concreta al reparto ingaggiando l’ex assistente di Florida Mike Summers, considerato uno dei migliori allenatori di reparto del paese; quest’ultimo avrà la possibilità di lavorare sull’altro starter tornato in Kentucky, il versatile Luckayus McNeil, utilizzabile sia da RG e che da RT, e su un gruppo che presenta alcuni giovani interessanti come il sophomore center Robbie Bell e la matricola Mekhi Becton.

First look offense: con il season ending injury che ha tolto di mezzo Jeremy Smith toccherà all’ex QB Reggie Bonnafon, talento versatile che nel passato torneo ha messo a segno 5 TD su ricezione, e all’emergente Malik Williams condurre il backfield dei Cardinals, in attesa che venga lanciato nella mischia Collin Wilson, sbarcato a Louisville come il runner più forte reclutato da Petrino dai tempi di Michael Bush; lui, attualmente ancora bloccato per problemi accademici, e il second year Trey Smith potrebbero rientrare nel mix dopo l’infortunio subito dal back titolare, andando a contendere qualche portata al vincitore dell’ultimo Heisman Trophy Lamar Jackson, decisivo, e incisivo, già in queste due prime uscite stagionali nelle giocate palla a terra.
I tight end Charles Standberry e Micky Crum rappresenteranno invece altre due importanti opzioni nel gioco aereo che ha portato il quarterback a chiudere con 3,543 yards, 30 TD pass e 9 intercetti lo scorso autunno, aprendogli la strada per la conquista del premio individuale più prestigioso della NCAA; dal numero 8 ci si attende non solo una conferma delle grandissime cose fatte vedere nel 2016, ma anche una crescita ulteriore che lo porti ad aiutare il team nei momenti decisivi, evitando così cadute rovinose come quelle contro Houston e Kentucky nel rush finale della regular season.

First look defense: l’uomo di punta del reparto doveva essere il cornerback Jaire Alexander che è stato fermato da un infortunio alla gamba e difficilmente vedrà il campo nel corso di questa stagione, così le chiavi delle secondarie sono passate in mano al veterano Trumaine Washington, autore di 2 intercetti e 6 broken pass nel passato torneo; con l’altro elemento esperto Chucky Williams, safety laureatosi leading tackler con 107 placcaggi messi a segno nel 2016, guiderà un gruppo che dovrebbe concedere parecchio spazio a diversi talenti interessanti, a partire da TreSean Smith e Russ Yeast, pronti a contendere i rispettivi starting spot al S Zikyesis Cannon e al CB Ronald Walker, o a dare una mano nelle varie difese di situazione.
Un altro defensive back molto promettente, C.J. Avery, è stato spostato in mediana per supportare un quartetto di linebacker che necessitava di una maggiore profondità alle spalle dei titolari Dorian Etheridge, James Hearns, Stacy Thomas, 85 stops, 7.5 tackles for loss, e Khane Pass, ex safety ottimamente riciclatasi come OLB in estate e in gran spolvero nei primi impegni di regular season; davanti a loro il nose tackle Drew Bailey, 2.0 sacks, guida un trio completato dagli end Trevon Young e Jonathan Greenard, ex backup che ha fatto registrare già 4.5 placcaggi per perdita di terreno nelle due partite disputate finora.

Lamar Jackson

NFL Prospect to watch: l’esplosione avvenuta nel corso della passata stagione ha messo in vetrina il talento assoluto di Lamar Jackson, atleta esplosivo che ricorda moltissimo Michael Vick per le sue incredibili doti di scrambler che lo hanno portto a realizzare 21 touchdowns, accumulando 1,571 yds in 260 portate, lo scorso autunno, e che si candida ad essere uno dei prospetti più intriganti del prossimo Draft, non tanto per le sue abilità di quarterback, buone ma di certo non eccelse, quanto per le infinite opzioni di gioco che può offrire grazie alle sue incredibili qualità fisiche ed atletiche.
Nelle mani del giusto head coach e di un offensive coordinator geniale può diventare un’arma letale per qualsiasi difesa, ma certamente andrà educato a dovere per calarsi in un attacco Pro, decisamente lontano da quello spread utilizzato da Petrino a Louisville, nel quale difficilmente si vede Jackson prendere lo snap direttamente dal centro e lo si nota spesso schierato in shotgun o pistol formation; dotato di un buon braccio che mostra una certa precisione sul medio corto, ha finora presentato qualche difficoltà di troppo quando cerca di completare i pass lunghi, nei quali è riuscito a mascherare i limiti grazie alla potenza con cui scarica comunque il pallone. Abile a leggere l’evoluzione del gioco ed agire di conseguenza, deve probabilmente crescere ancora un po’ a livello fisico e muscolare per reggere nel football professionistico.