Houston Texans Week #6 Preview: vs. Indianapolis Colts

Ci siamo! Questo è forse uno dei punti più importanti della stagione dei Texans. Domenica notte si giocherà il Sunday Night in cui si vedrà in atto lo scontro divisionale della AFC South tra Houston Texans e Indianapolis Colts. Un match già importantissimo, anche se siamo solo a week 6, che dirà molto sulla division delle due squadre.

I texani, che hanno perso un po’ di vantaggio dopo le sconfitte contro New England e Minnesota, restano ancora al comando e proprio per questo la partita di domenica sarà fondamentale per cercare di allontanare nuovamente gli avversari, o perdere definitivamente il vantaggio acquisito nelle prime week.

Sicuramente possiamo dire che i Texans non si presentano proprio al massimo delle loro potenzialità e lo stesso match dipenderà molto anche dalla presenza (o dall’assenza) di diversi giocatori dichiarati questionable, che speriamo non vadano aggiungersi a quelli già out (che purtroppo non sono pochi).

Il punto di domanda più grande riguardo a ciò è la linea offensiva che, attualmente, vede già definitivamente out Jeff Allen (concussion), mentre sono questionable entrambi i tackle Duane Brown e Derek Newton, che però dovrebbero comunque scendere in campo domenica. Speriamo quindi che la OL non sia troppo malmessa e acciaccata per difendere il proprio QB.

Gli altri 2 questionable importanti sono invece Kareem JacksonWill Fuller V, entrambi capaci di poter fare la differenza nel proprio reparto. In particolare la presenza o meno del secondo potrebbe fare molta differenza nell’attacco texano che (nel caso di sua assenza) perderebbe un’arma efficace e veloce che potrebbe fare davvero male alla “non proprio perfetta” difesa dei Colts.

Per finire la carrellata degli infortunati, gli altri out della partita saranno: Quintin Demps che lascia un grosso buco da coprire e del quale dovrà (probabilmente) occuparsene Eddie Pleasant; il rookie TE Anderson che purtroppo sarà costretto a saltare la seconda partita di fila, proprio nel momento in cui il gioco dei TE sembra svilupparsi sempre di più; il RB Grimes che, anche se non fondamentale, non potrà dare il suo contributo per far rifiatare Miller; ed infine il MLB Peters.

Insomma, come detto, i Texans non è che siano proprio messi benissimo in fatto di infortuni e la partita con i Vikings (oltre ad essere stata una disfatta totale) ha aggravato ancor di più la situazione.

Ma andiamo a vedere sotto il profilo del gioco e delle statistiche se questi Texans potranno comunque sperare e tentare di mantenersi al comando solitario della AFC South.

Nonostante tutto, i Texans hanno le carte giuste per pensare di vincere questa partita in casa contro gli avversari di division. Tutto partirà da Osweiler, da come giocherà, da quanti errori farà e da quanto rimarrà concentrato. Dati alla mano infatti, il QB dei Texans questa volta DEVE giocare bene perchè la difesa avversaria può permetterlo: se infatti l’attacco texano è tra gli ultimi posti in NFL potrà comunque scontrarsi con una difesa che è attualmente 5^ per passing yards subite. Ma soprattutto, sempre se la OL dei Texans riuscirà a lavorare bene, Osweiler potrà contare sul fatto di avere decisamente molta ma molta meno pressione su di sè rispetto alla partita contro i Vikings, dato che la difesa di Indianapolis è tra le ultime in NFL per sack fatti. In una partita in cui una rushing offense per ora poco più che mediocre andrà ad affrontare una difesa contro le corse mediocre, i Texans dovranno una volta per tutte cercare di vincere una partita con il passing game, perchè la difesa dei Colts concede molto e attacca poco. Come già detto, ovviamente sarà determinante anche la presenza di Fuller che in aggiunta a Hopkins dovrà ricevere tutti i palloni di Osweiler.

Quindi: Brock non DEVI sbagliare!

Anche in difesa i Texans non devono aver paura, specie contro il passing game, anche se dall’altra parte c’è Luck. Nonostante le grandi doti del giovane QB infatti, i Colts non hanno ancora fatto nulla di eccezionale in attacco e soprattutto hanno un grossissimo problema, non proprio sconosciuto anche ai Texans: la linea offensiva. La OL di Indianapolis detiene infatti l’infame primo posto in NFL per sack concessi, con ben 20 sack subiti dal povero Andrew Luck. Inutile dire che questo gioca decisamente a favore dei Texans che invece possono contare su una difesa che di sack ne ha fatti 13 e che è attualmente 1^ in NFL contro il passing game (AVG Yards). Sarà fondamentale la spinta e la cattiveria di Clowney, che insieme a Mercilus, dovrà fare di tutto per fare ammattire la linea di Indianapolis e il qb avversario, magari costringendolo a qualche errore (anche se difficile dato che l’intelligente Luck ha lanciato solo 3 INT, a differenza dei 7 di Osweiler).

In tutto questo, O’Brien e Crennel non devono fare l’errore di dimenticarsi del running game avversario, non certo brillante fino ad ora, ma che sicuramente verrà sfruttato dai Colts per cercare di fare male ad una difesa come quella di Houston, 8^ per rushing yards concesse; specialmente se le cose dovessero mettersi male a causa di una grande pressione su Luck.

 

Ricapitolando, i Texans possono chiaramente giocarsi questo scontro divisionale, anche con tutte quelle assenze. Chiaramente la presenza o meno dei diversi questionable farà la differenza, ma quello che davvero farà la differenza sarà la concentrazione: quella di Osweiler, quella di tutta la OL, quella della difesa. Devono tutti giocare come sanno perchè questa volta (almeno sulla carta) l’avversario non è “3 spanne sopra” (come contro i Vikings per esempio), ma è abbordabilissimo e anzi, forse addirittura leggermente svantaggiato basandosi sulle statistiche. Con questo nessuno dice che sarà una passeggiata per i Texans, nè che sarà una easy win. E’ uno scontro divisionale e già solo per questo sarà sicuramente un inferno, nel quale i Texans non possono sottovalutare gli avversari che, ormai troppe volte, hanno punito la squadra di Houston. Tuttavia queste sono le partite “da vincere”, se Houston vuole davvero puntare a qualcosa di più, quindi forza e coraggio, ma soprattutto #BeatTheColts!

We Are Texans!