Houston Texans Playoffs – Divisional Game preview: @ New England Patriots

Siamo in Divisional! 

Aiuto.

Dopo la vittoria contro i (malconci) Raiders, i Texans sono tra le quattro squadre della AFC al divisional round. Il problema però è che davanti questa volta ci si troverà la squadra forse più temibile, non della AFC, ma di tutti i playoff.

Parliamo chiaro, nessuno vuole dare per spacciati i texani e guai a non crederci fino alla fine. D’altra parte però occorre fare i conti con la realtà senza nutrire troppe false speranze.

Si giocherà fuori casa, fattore che si è dimostrato determinante per Houston durante la stagione, e si affronteranno i New England Patriots, la squadra di Tom Brady che anche quest’anno è riuscito a dominare l’NFL ed è considerato il candidato numero 1 al premio di MVP, oltre che uno dei maggiori canditati all’ennesimo anello.

Questa volta per i Texans (purtroppo) non sarà solo una partita contro i propri problemi, non sarà solo questione di migliorare le prestazioni in attacco. Questa volta si affronta una vera e propria schiacciasassi, devastante sia in attacco che in difesa. Viene da tremare infatti a guardare le statistiche della squadra di Belichick, soprattutto per la difficoltà di trovare dei punti deboli.

In attacco i Patriots, anche senza Gronkowski (e questo fa ancora più impressione), dimostrano di essere top class nel passing game (4° posto in NFL per yards lanciate, 6° per TD e 32° per intercetti subiti, con l’inquietante numero 2 nel tabellino degli intercetti di Brady). La OL di certo non è da meno ed è 28^ per sack concessi (24 totali). Come se non bastasse poi, rispetto agli anni passati, i Patriots spaventano non poco anche con le corse, mostrandosi una delle migliori squadre in NFL anche in questo reparto (7^ per rushing yards e 5^ per TD). Guardando questi numeri, i TD fatti e le yards guadagnate, forse si può comprendere l’ammontare di punti messi a segno da New England in ogni partita della stagione.

Non aspettiamoci poi di trovare la classica squadra infermabile in attacco ma preoccupante in difesa. Tutt’altro (purtroppo). La difesa dei Patriots infatti di poco si discosta dall’ottima difesa texana e non ha davvero nulla da temere: 21^ per passing yards concesse e 23^ per passing TD; 29^ per rushing yards concesse e, addirittura, ultima per rushing TD concessi, è perfino meglio della D# di Houston per quanto riguarda sack fatti (16^ – 34) e intercetti (15^ – 13).

I numeri sono questi e parlano di una squadra contro la quale è difficilissimo persino comprendere in quale punto debole la si potrebbe colpire. Oltre al talento di Brady, i Patriots sono una squadra solidissima, con pochi problemi e tanta esperienza (sia in campo che in sideline) e con un playbook forte e intelligente.

Cosa possono fare i Texans per vincere? Eh.

Sulla carta sembra non esserci storia. I Patriots hanno concesso di media circa 14/15 punti a partita, punti che l’attacco texano fatica a fare anche contro squadre decisamente meno solide in difesa. L’attacco poco convincente di Osweiler, non ha praticamente mai avuto vita facile durante la stagione, e difficilmente l’avrà contro la difesa dei Patriots. Difesa poi che, da migliore in NFL contro le corse, potrebbe non subire nemmeno gli attacchi di Lamar Miller, specie considerando gli scarsi varchi che solitamente gli vengono concessi dalla OL texana.

Si potrebbe dire che, come spesso accade, Houston dovrebbe cercare di portarsi a casa la vittoria puntando sul suo reparto migliore: la difesa. Il problema però è che, se da un lato la D# non ha nulla da invidiare al resto della NFL, dall’altro davanti ci sarà un attacco praticamente infallibile che, anche se non dovesse riuscire a far collassare la difesa texana, sicuramente non renderà facili le cose e, alla meglio, stancherà enormemente la difesa, per andare a colpire nel finale.

Oltre alle statistiche, non dimentichiamoci del divario di esperienza ai playoff dei due coaching staff. Bill O’Brien è un coach coraggioso, con carattere, che non ha paura di nessuno e che sicuramente giocherà a viso aperto il match contro i Patriots. Tuttavia non può contare su una grande esperienza ai playoff (2 partite all’attivo), ormai una routine da svariati anni ormai per Belichick. Ah, già. Meglio non pensare poi da chi ha imparato O’Brien gran parte di quello che oggi lo contraddistingue. Altro problemino questo.

Come già detto, guai a considerarsi già sconfitti e a non crederci almeno un po’, ma inutile negare che le statistiche, l’esperienza e la solidità dei Patriots fa estremamente paura e, almeno sulla carta, sembra portare il team del New England decisamente su un altro livello rispetto a Houston.

Intanto, in un anno pieno di infortuni e senza JJ Watt, siamo arrivati fino a qui.

Poi non sia mai che, come è già successo in passato ai playoff, la squadra stra-favorita prenda troppo sottogamba gli avversari. Allora a quel punto…

We Are Texans!

-Divi-