Che bel compleanno, Watson! – Houston Texans Week 2 recap @ Bengals

Tanti auguri Watson, ma questa volta il regalo lo fai tu!

Nel giorno del suo 22° compleanno Deshaun Watson festeggia con la sua prima da starter NFL e con la prima vittoria della stagione per i Texans, che vincono il Thursday Night Football, indossando una bellissima Color Rush, battendo i Bengals per 19-3. Una partita, a dir la verità, non troppo entusiasmante e portata a casa dai texani grazie alla difesa, anche se il rookie-quarterback ha dato un grande ed importante contributo alla sua squadra.

Dietro una linea offensiva disastrata e disastrosa, il giovane quarterback ha cercato di cavarsela come poteva per cercare di far muovere la catena al proprio attacco. Non ci è riuscito troppo bene con i lanci (solo 125 yards lanciate in tutto il match), ma è comunque riuscito a “inventarsi” la partita, sfruttando le sue grandi doti di movimento, i pochi spazi lasciati e le rare occasioni.

Dopo una partenza in cui rischia quasi subito due intercetti, Watson segue un playbook di O’Brien che si fa un po’ più conservativo e si limita agli short passes, scappando però discretamente bene dai blitz avversari che bucano continuamente la OL (i 3 sack concessi, rispetto ai 10 della prima giornata, sono anche e soprattutto dovuti all’abilità del QB di evitare la pressione avversaria).

Sia chiaro: la partita di Watson non è eccezionale e l’attacco in generale risulta ancora essere ai limiti del ridicolo, tuttavia l’unico TD della partita arriva da un fantastico scramble su 3rd & long da parte del giovane QB, che si fa protagonista anche sul finale con un altra corsa che regala tempo prezioso ai Texans, negando agli avversari il tempo per un altro drive.

Riguardo al resto dell’attacco texano, DeAndre Hopkins è il giocatore da premiare perchè risulta essere l’unico vero punto di riferimento per il QB. Un segnale preoccupante forse, ma che tutto sommato ci può stare: il rookie in grossa difficoltà dietro la sua OL all’esordio ha sempre cercato la sicurezza nelle ottime mani di Hopkins, limitando così terribilmente gli attacchi texani, ma anche trovando fondamentali primi down. Con Fuller ed Ellington fuori, insieme a tutto il reparto TE, Hopkins era chiamato a fare gli straordinari, e li ha fatti.

Anche il running game non è gran roba e Miller Foreman insieme guadagno 120 yards. A Houston sono abituati a vedere un po’ più di produttività nel reparto, ma occorre anche dire che dietro ad una OL così è difficile correre per chiunque.

E a proposito della OL… forse si è già detto troppo, ma se proprio volete analizzare un po’ meglio la situazione vi basterà riguardare il match e contare i secondi che passano tra lo snap e il primo uomo su Watson o il tentativo di quest’ultimo di evitare un avversario. Il QB di Houston all’esordio praticamente non lancia mai da fermo, costretto a ragionare sempre in movimento a causa della sua OL. Così il lavoro inizia ad essere davvero duro però.

Arriviamo alla grossa nota negativa della partita dei Texans (sì, addirittura peggio dell’attacco). Parliamo dello special team ovviamente, un reparto che spesso viene quasi ignorato ma che ricopre un ruolo fondamentale nel decidere le sorti di una partita. Il reparto texano di week 2 non ha concesso touchdown agli avversari, né turnover, tuttavia ha permesso ai Bengals di cominciare i drive da ottime posizioni (fortunatamente non sfruttate a dovere da un attacco con tanti problemi), senza mai riuscire a mettere il proprio attacco in una situazione almeno confortevole. Questa volta è andata bene, ma uno special team così è un grosso rischio, specie per una squadra che non riesce a segnare con facilità.

Chiudiamo però, almeno questa volta, con qualcosa di positivo: la difesa. Il reparto “forte” dei Texans ha giocato un’ottima partita, concedendo solo 9 punti e mettendo in enorme difficoltà l’attacco di Cincinnati durante tutto il match.

Le secondarie si sono mosse decisamente meglio rispetto alla partita contro i Jaguars, mentre il front 7, DL in particolare, ha giocato una partita quasi perfetta. McKinney, al suo secondo anno, sembra essere già diventato un pilastro della difesa, con tanti tackle e qualche blitz vincente (ben 2 sack per lui); mentre il rookie Cunningham sembra essersi integrato molto bene negli schemi difensivi di Houston e gioca con grinta e coraggio negli interventi.
JJ Watt, dopo l’opaca prestazione contro Jacksonville, sembra essere ritornato il vero JJ Watt e ha giocato un’ottima partita, mettendo grande pressione dal primo all’ultimo snap. E a proposito dell’ultimo snap, chi non si è esaltato per il tackle del DE del Wisconsin che ha messo la parola fine al match?!

Infine, tra alti e bassi dei due e infortuni vari, abbiamo visto forse per la prima volta la coppia Watt-Clowney giocare ad un altissimo livello e ci è piaciuta un sacco! La bella notizia poi è che Clowney può ancora fare molto meglio di così!

Dopo la prima vittoria della stagione, ora pausa lunga per i Texans che torneranno a giocare Domenica 24 Settembre per uno scontro durissimo in week 3 contro i New England Patriots. Forse saranno di nuovo dolori, ma intanto godiamoci la pausa.

We Are Texans!

-Divi-