Tulsa Golden Hurricanes: quick preview 2017

tulsa-13aFootball Nation Ranking: n. 73

Head Coach: Philip Montgomery (3rd year, 16-10)

Record 2016: 10-3

Match da non perdere: at Oklahoma State (Turnpike Classic, Sep. 2), vs. Houston (Oct. 14)

D’Angelo Brewer

Punto di forza: lo scorso anno i Golden Hurricanes hanno riscritto la storia della NCAA diventando il primo team ad avere un passer da oltre 3,000 yards lanciate, due ricevitori con oltre 1,000 yds ricevute e una coppia di runningback capace di sforare la quota delle 1,000 yards corse; di tutti questi giocatori entrati nella leggenda del college football è tornato in Oklahoma per la senior season il solo D’Angelo Brewer, runner da 1,435 yds e 8 touchdowns che si candida ad essere uno dei migliori della nazione dopo essere entrato nella lista dei contender al prestigioso Doak Walker Award.

Punto debole: i notevoli miglioramenti a livello difensivo devono trovare conferme nella stagione alle porte, ma la perdita di alcuni dei top tackler del team potrebbe complicare le cose, soprattutto nel reparto linebacker, in cui al senior Craig Suits, 79 placcaggi e 9.5 tackles for loss in autunno, saranno affiancati due sophomore che hanno visto solo sporadicamente il campo la passata season, Diamon Cannon e Cooper Edmiston, entrambi a corto di quell’esperienza che sarebbe stata vitale per Tulsa.

First look offense: non sarà affatto facile sostituire un leader come Dane Evans, ma coach Montgomery si è detto particolarmente fiducioso, chiarendo che entrambi i ragazzi in lizza per il ruolo di starting quarterback hanno tutte le carte in regola per non far rimpiangere il loro predecessore; il redshirt sophomore Chad President, considerato uno dei migliori talenti del paese al momento dell’uscita dalla high school, e il redshirt freshman Luke Skipper si stanno sfidando senza esclusione di colpi,  e saranno pronti a guidare il nuovo esplosivo attacco che stanno mettendo in piedi a Tulsa.
Un ruolo chiave all’interno di esso lo avrà certamente Justin Hobbs, unico ricevitore d’esperienza del team che dopo aver chiuso la seconda stagione universitaria con 685 yds e 4 touchdowns all’attivo è pronto a diventare il leader di un gruppo in cui troveranno spazio sia i veterani Bishop Louie, Nigel Carter, Brodrick Umblance, sia i giovani Josh Stewart, Jordan Brown, Keylon Stokes e Keenen Johnson, già protagonista nella freshman season con 385 yards ricevute e 1 TD realizzato; ben assortiti anche nella posizione di kicker, Redford Jones è uno dei più precisi della NCAA, i Golden Hurricanes possono inoltre fare affidamento su una OL molto esperta, che tra i suoi elementi chiave annovera il centro Chandler Miller e il left guard Tyler Bowling.

First look defense: esperienza che non manca anche all’esterno della linea opposta, dove Jeremy Smith, 8.0 tackles for loss, 4.0 sacks, e Jesse Brubaker, 57 placcaggi, 13.5 tkl for loss, 5.5. sacks, hanno seminato spesso il panico nel backfield avversario, dimostrando di essere una coppia di end temibilissima in grado di svolgere un ottimo lavoro in fase di pass rushing, e questo nonostante la mancanza di un supporto adeguato dai DT, ruoli in cui a Settembre troveranno spazio due nuovi starter, Kolton Shindelar e Shemarr Robinson.
Nelle secondarie, invece, un’unica perdita ma decisamente di peso, visto che si tratta della safety Jeremy Brady, playmaker che sarà sostituito da McKinley Whitfield, già lanciato in alcune partite della passata stagione e pronto ad affiancare sul profondo Jordan Mitchell, autore di 61 placcaggi e 8 broken pass nel 2016; sempre molto attenti in fase di copertura anche i CB Kerwyn Thomas e Reggie Robinson II; che hanno chiuso il passato torneo, rispettivamente, con 9 e 7 pass defended all’attivo.

Evan Plagg

NFL Prospect to watch: atletico, potente, abile a settarsi nella maniera migliore per affrontare l’avversario, Evan Plagg è stato uno dei perni che hanno contribuito alla storica stagione 2016 di Tulsa, ed ha rinunciato al Draft NFL solo per cercare di accrescere ulteriormente il suo valore, puntando con decisione ad entrare in uno dei primi round dell’evento in programma nel 2018.
Ben costruito fisicamente, in grado di leggere eventuali blitz da parte degli avversari e piuttosto reattivo, sa svolgere un buon lavoro sia in fase di run blocking che in pass protection, dove è sempre stato una garanzia assoluta per Evans e compagni; impiegato come left tackle fin dalla stagione 2015, in precedenza era stato esclusivamente utilizzato solo negli special team da Tulsa, squadra che lo aveva redshirtato nel 2013 prima di renderlo uno dei migliori OT della nazione.