Houston Texans Week #12 preview: vs. San Diego Chargers

Dopo la sconfitta contro gli Oakland Raiders a Mexico City, gli Houston Texans tornano a casa per affrontare un’altra squadra della AFC West: i San Diego Chargers, una squadra decisamente meno in forma dei Raiders, ma che potrebbe comunque mettere in difficoltà la squadra di O’Brien.

Il team della Calfornia, attualmente 4-6, ha guagnato 3 vittorie nelle ultime 5 partite, ma continua ad essere all’ultimo posto nella sua division, quest’anno forse la più ardua della NFL. Vero che la squadra di Rivers ha un record in negativo e non ha dimostrato una certa costanza, ma rimane comunque un avversario che, per le sue caratteristiche, potrebbe rivelarsi fastidioso per gli Houston Texans.

L’attacco di San Diego infatti è stato finora decisamente produttivo e si trova attualmente all’8° posto in NFL per passing yards e 11° per rushing yards. Grazie al braccio di Rivers e alla sorpresa Melvin Gordon (davvero un altro giocatore rispetto a quello dell’anno da rookie) i Chargers riescono a mettere a segno una marea di punti ad ogni partita. Il QB e il RB si trovano entrambi al 4° posto, rispettivamente per yards lanciate e ricevute. La rushing offense però pecca un po’ in endzone, infatti nonostante le tante yards corse i Chargers sono soltanto 20esimi per rushing TD.

La difesa texana, anche in questa partita come nella precedente contro Oakland, dovrà giocare al meglio per cercare di limitare i punti avversari. Quel 30° posto in NFL per yards concesse, sulla carta, fa ben sperare nelle capacità di Houston di contenere il QB avversario. I numeri sono invece un po’ più preoccupanti quando si parla di fermare il 4° miglior RB in NFL, dato che la difesa texana continua a soffrire un po’ troppo le corse avversarie (13° posto in NFL per yards concesse).

Senza Simon in campo (dichiarato out), Clowney, MercilusMcKinney dovranno fare del lavoro extra contro il running game avversario. Attenzione a mettere a segno dei bei tackle decisi! Perchè Gordon non è affatto leggerino e potrebbe punire con la sua fisicità la difesa texana.

Dietro speriamo di vedere una buona prestazione da un reparto che, partito al massimo, un po’ per infortuni un po’ per altri motivi, è inesorabilmente andato in calando. La secondaria di Houston tuttavia rimane comunque piuttosto affidabile, specie considerando l’assenza di un vero WR di spicco tra le fila di San Diego.

Per finire, l’attacco texano dovrà giocare come sempre ad alto livello, magari come si è visto contro i Raiders (e magari sperando in un po’ più di fortuna). Il passing game rimane ancora un’incognita, nonostante Osweiler sia in miglioramento, soprattutto a livello di concentrazione, ed è ancora al 30° posto in NFL per yards guadagnate. Davanti ci sarà una difesa che però concede abbastanza (11^ in NFL per yards concesse) e speriamo che Hopkins, Fuller e i TE ne sfruttino le debolezze. Piccola nota per Brock: attenzione a Casey Hayward! L’ex CB di Green Bay ha già fatto 5 intercetti quest’anno, coprendo il primo posto in NFL, insieme a CollinsPeters, e mostrando una certa familiarità con questo tipo di giocate.

L’altra arma texana, ovviamente, è rappresentata dalle corse di Miller (che però non potrà contare sul supporto nè di Blue nè di Ervin, entrambi OUT). Nonostante il RB ex-Dolphins stia facendo bene, la rushing offense texana rimane ancora molto controversa, soprattutto se si guardano i numeri. Se infatti Houston è al 5° posto in NFL per yards corse, è anche vero che è al 30° per TD fatti. Questa poca produttività in endzone deve assolutamente finire e forse questa è la volta buona, dato che davanti ci sarà una difesa, anch’essa bizzarra, 29^ per yards concesse ma addirittura 2^ per TD avversari.

I numeri parlano di una partita equilibrata: le due squadre hanno uno scarto di 2 vittorie, ma entrambe si sono fatte notare proprio per la mancanza di costanza tra una partita e l’altra. In una situazione così, la partita potrebbe davvero finire in qualsiasi modo: una larga vittoria dei Texans, una larga vittoria dei Chargers, una sfida tirata fino all’ultimo o una a basso punteggio. In ogni caso, a 6 partite dalla fine (OHMIODIO l’NFL è già finita!) i Texans devono cercare di vincerne il più possibile, per poter andare a giocare i 3 scontri di division con una maggiore sicurezza e con la consapevolezza di essere padroni del proprio destino.
We Are Texans!

-Divi-