Wyoming Cowboys: quick preview 2015

Football Study Hall Ranking: n. 115

Head Coach: Craig Bohl (2nd year, 4-8)

Record 2014: 4-8

Match da non perdere: at Utah State (Oct. 30), Colorado State (Nov. 7)

Punto di forza: Craig Bohl, dopo i fasti di North Dakota State, ha iniziato il lavoro di rigenerazione del programma di Wyoming, partendo da un attacco che deve ripetere le prime gare dell’anno scorso senza avere quel calo da un terzo di stagione, che ha provocato il record finale di 1-7. L’analisi delle portate dei runningback, ruolo chiave dell’attacco, disvela la strategia di Bohl che l’anno scorso mise paura ad Oregon: corsa “tutto o niente”, se i RB riusciranno ad alzare la loro percentuale di corse almeno da 5 yard, la cosiddetta opportunity rate, Wyoming rischia di andare alla postseason

Punto debole: giocatori fisicamente sottodotati creano velocità ma basso impatto di presenza. Inoltre la difesa affronterà i problemi di crescita tipici di una squadra nei primi anni di nuova “cura”. Bohl in primavera ha provato ben tre giocatori offensivi in ruoli difensivi, situazione inusuale per chi non è più al primo anno di lavoro. La verità, amara, è che pur avendo una brillante mente difensiva a guidare, i giocatori non hanno sufficiente qualità per far fare il salto di qualità alla squadra. Inoltre una certa sottiliezza nel depth espone la squadra al fantasma degli infortuni.

Tanner Gentry

First look offense: Wyoming non manca di buoni runningback come Brian Hill e Shaun Wick, oltre le 750 yard corse l’anno scorso, ed il sophomore Joshua Tapscott. Tuttavia per approntare l’attacco West Coast in mente a Brent Vigen, occorre un equilibrio che potrebbe mancare nella prima parte della stagione, perchè sia quarterback starter che big target sono partiti. Si ricomincerà dai Juco transfer Aaron Young e Josh Allen, e dai redshirt freshman Austin Fort e Nick Smith, mentre il backup dell’anno scorso Tom Thornton è stato spostato a WR. Proprio in tema di ricevitori, c’è appunto da rimpiazzare i partenti Claiborne e Rufran, si punta sui Junior Tanner Gentry (435 yard l’anno scorso) e Jake Maulhardt, con statistiche similari l’anno scorso, ed il Tight end anch’esso junior Jacob Hollister. Dopo di loro, si parla di gente con relativamente poca esperienza o nessuna: Justice Murphy, C.J. Johnson e Dameko Doddles sono tre reclute desiderate ma da verificare.
Infine la linea che perde due pezzi pregiati a destra come Jones e Rains, ma vede tornare sostanzialmente tutti gli starter del lato sinistro: il centro Rafe Kiely, la Guardia Chase Roullier, il tackle Ryan Cummings. Candidati per completare i cinque sono il sophomore Charlie Renfree ed il tackle Knestis.

First look defense: La linea perde qualche pezzo importante come il placcatore leader Patrick Mertens, ma ritrova gli end Eddie Yarbrough e Siaosi Hala’api’api ed il tackle Uso Olive, c’è del buono attorno cui costruire, partendo dal tranfert JUCO Tavita Faaiu. Olive è stato la chiave per il successo a breve yardaggio di Wyoming, e mentre il junior Chase Appleby, le matricole Carl Granderson e Youhanna Ghaifan sono tutti sottodimensionati ed il loro apporto probabilmente sarà limitato, Olive e Troy Boyland saranno i puntelli centrali.
Il corpo linebacker è stato letteralmente smantellato con cinque giocatori su otto che hanno mai messo piede in campo in NCAA, rimangono il junior SLB Lucas Wacha, che l’anno scorso ha messo assieme 4 TFL, ed i LB Will Tuten e Malkaam Muhammad. La situazione allarmante prosegue anche per i DB di cui ben 6 dei primi 9 in depth hanno salutato. L’ex running back D.J. May è stato spostato a safety, l’ex receiver Trent Sewell ed il tight end Eric Nzeocha sono stati messi linebacker. Dovrebbero trovare spazio dei giocatori l’anno scorso poco utilizzati come Tim Kamana e Robert Priester, ed il cornerback Tyran Finley.

Shaun Wick
Shaun Wick

NFL Prospect to watch: Shaun Wick, originario di Oxnard, California, e cugino di Mark McGrath ex-Redskins e Seahawks, è uno dei giocatori che potrebbe avere chance di essere draftato. 215 libbre in 5’10” fanno capire che stiamo parlando di un torellino che già nell’anno da sophomore aveva fatto faville con 979 yard e 9 TD mettendo assieme 82 yard a gara. L’anno passato, pur saltando tre gare per un infortunio alla mano, si è distinto come il più efficiente rusher della squadra con ben 5,9 YPC e nessuna palla persa nei 127 tentativi in cui è stato chiamato in causa. Nella sua carriera, ha già superato le 2.000 yard corse in attesa di questo ultimo e decisivo anno per la sua salita nei pro, dalla sua efficienza soprattutto sul medio yardaggio, dipendono molte chance dei Cowboys di andare alla post season.