War Room: Tevin Coleman

Photo of Tevin ColemanData di nascita

16 aprile 1993

Ruolo e College

RB – Indiana (B1G)

Altezza e peso

5’11” 206 lbs.

Classe

Junior

Carriera collegiale

Parto da un po’ prima. Tevin Coleman è un Miracle Baby nato a meno di sette mesi quando pesava un chilo e mezzo, i dottori gli diedero una possibilità su cinque di sopravvivere, ma pare ce l’abbia fatta alla grande. Runningback, receiver e cornerback in HS, è stato grande protagonista nel 2012 come return specialist con 566 yard ritornate e un TD da 96 yard. Dopo un 2013 in cui ha guadagnato la menzione per l’All-B1G, è esploso nel 2014 guadagnando l’All-America, l’All-B1g ed entrando nel club molto ristretto dei rusher da 2.000 yard a stagione.

Overview

Interessante prospetto che si è dimostrato abile e produttivo nonostante fosse praticamente l’One Man Show dell’attacco degli Hoosiers. Tonico e complessivamente “forte”, difficilmente atterrabile, mani relativamente sicure anche in ricezione, pecca di un fisico e di una postura che lo espongono più di altri colleghi ai tackle, e deve diventare più intelligente perchè in NFL i varchi saranno più intasati e tutti gli sprint che ha corso quest’anno se li sogna. Peraltro ha segnato molti TD su corse estremamente lunghe, non so quanto riproponibili al piano di sopra. Personalmente una incognita anche perchè alla combine non l’abbiamo visto causa infortunio ad un piede che si assomma all’infortunio alla caviglia del 2013. E’ quindi difficile stabilire esattamente quando pescarlo, perchè, al lato pratico, il ragazzo si presenta assolutamente acerbo per un ruolo di rilievo in un attacco, tuttavia può dare grandi frutti se si saprà “aspettarlo”.  Sento odore di “prendi i soldi e scappa”, anche se secondo me può rientrare nei top-50 di questo  Draft.

Lati positivi

Grande lavoratore in campo, dove ha supportato carichi eccezionali ed ha preso randellate anche a causa del suo stile poco “bailado”. Tutto sommato il solo infortunio al piede non lo può far considerare un giocatore fragile. Assolutamente senza paura tra i tackle, robusto nello sforzo, non ha dato segni di calo fisico dopo tutto il lavoro effettuato.

Capacità di ricezione eccellente nello spazio, ma non è adatto a fare il lavoro all’infuori di situazioni come queste, pur avendo mani morbide e non litigiose con la palla. Elusività e capacità di muoversi e di spostare l’equilibrio in fase di placcaggio e di contatto per extrayard di guadagno.

Velocità perimetrale assolutamente adeguata, che punisce gli avversari anche di poco in ritardo, accelerazione rapida che permette lunghe corse e costringe gli avversari ad angoli perfetti se non vogliono finire lunghi e distesi, come sottolineava nfl.com, la metà dei suoi TD è arrivata da corse oltre le 40 yard.

Punti deboli

Pecca di agilità laterale e capacità di fare i cosiddetti “start/stop/start”, come sottolineato in alcune analisi, è uno di quelli che fa un taglio e scappa, inutile aspettarsi dei balletti, per lui le corse sono tutte delle 40 yard dash.

Pass protection molto poco evoluta, mani inconsistenti, appoggio totale al difensore, agisce di potenza pura ma, ovviamente, le dimensioni lo penalizzano contro tutte le taglie più grosse di lui. A suo pro dico che comunque l’impegno c’è.

Non è un punitore di tackler, si espone troppo al contatto ed il suo stile prettamente fisico, ne risentirà in una lega dove sono tutti mediamente più grossi-più veloci-più cattivi.