War Room: Alex Carter

Photo of Alex CarterData di nascita

n/A

Ruolo e College

CB – Stanford (Pac-12)

Altezza e peso

6’0″ (183 cm) 196 lbs (89 kg)

Classe

Junior

Carriera collegiale

Da true freshman nel 2012 fu subito sbattuto starter e si guadagnò l’All-Pac-12, la prima di tre consecutive. Nel 2014 è stato un faro della secondaria dei Cardinal con 10 passaggi difesi, 41 tackle, un forced fumble e un intercetto. La decisione di saltare l’anno da senior è una grave perdita per Stanford e fa capire una cosa non indifferente: se il ragazzo completerà gli studi, il suo impiego immediato potrebbe essere un po’ più complicato.

Overview

Alex Carter è un eccellente press corner che può affrontare praticamente tutte le taglie di ricevitori della lega. Gioca con decisione sia per quanto riguarda il movimento dei piedi sia per quanto riguarda la parte superiore del corpo ed il college da cui proviene è garanzia di intelligenza tattica ed attenzione. Ammanca della velocità (iniziale e massimale) d’elite, ma è senza dubbio uno dei cornerback più adatti ad una francighia portata al man coverage.

Lati positivi

Piedi estremamente disciplinati che gli consentono di non andare fuorigiri nell’uno contro uno, ed allo stesso tempo gli consentono rapide risposte ai contromovimenti. Anche e ginocchia contribuiscono a movimenti fluidi e rapidi, facendogli recuperare qualcosa rispetto alla sua velocità non eccezionale. In più è un giocatore che tiene bene il motor, sia contro il passaggio a uomo, sia contro le corse perimetrali, evitando di farsi ingaggiare dal WR alla ricerca del blocco.
Pur essendo un giocatore fisico come si può vedere sulle tracce profonde con i big target, ha accuratezza nello scegliere contatto o copertura sullo scrimmage, non è un tackler eccessivamente violento, ben controllato che riesce a portare placcaggi completi con poco rischio di sfuggita.
Eccellenti abilità in copertura, tiene bene gli occhi sul quarterback pur non smarrendosi negli spazi, legge bene le tracce e reagisce con prontezza per anticipare la ricezione o “rovinare la festa” al ricevitore. Spalle al lancio, denota bravura a girare la testa al momento giusto anche se nella specialità non è propriamente elite, e le dimensioni lo aiutano a vincere le palle 50/50 di solo fisico

Lati negativi

Non ha un’ottima velocità sul lungo ma non brilla nemmeno sul breve, ma l’altezza e la bravura nei cambi di direzione costringeranno a lanci molto accurati se si vuole far arrivare il pallone. Per lo stesso motivo è stato utilizzato molto scarsamente per i blitz in cui occorre primo passo bruciante, anche se l’altezza è molto funzionale per costringere i QB a parabole alte e lente.
La consapevolezza di una velocità non fulminea lo porta ad usare un po’ troppo le mani sulle tracce profonde, con forte rischio di penalità.