Virginia Cavaliers: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 77

Head Coach: Bronco Mendenhall (2nd year, 2-10)

Record 2016: 2-10

Match da non perdere: vs. William & Mary (Sep. 3), at North Carolina (South’s Oldest Rivalry, Oct. 14), vs. Virginia Tech (Commonwealth Cup, Nov. 24)

Micah Kiser

Punto di forza: la difesa è stata una delle poche cose salvabili dei Cavaliers nella passata stagione, e nonostante la perdita di tanti titolari dovrà ancora dare la spinta giusta alla squadra quest’anno, nel tentativo di invertire una rotta che coach Mendenhall non è riuscito a cambiare nel suo primo anno a Charlottesville; fondamentali sono le conferme nel gruppo linebacker, guidato da Micah Kiser, senior che si è laureato leading tackler del team con 133 placcaggi e 10.0 tackles for loss, e che guiderà un quartetto di cui faranno parte Chris Peace, 53 stops, Jordan Mack, 4.0 tkl for loss, e Malcom Cook, OLB al rientro da un infortunio.

Punto debole: la linea offensiva ha perso altri pezzi, e dopo aver già faticato a fornire un contributo sia in fase di pass protection che in run blocking lo scorso anno dovrà cercare di trovare rapidamente un amalgama per evitare ulteriori problemi nella stagione alle porte; i transfer laureati da Notre Dame Colin McGovern e Oklahoma State Brandon Pertile, candidati a partire titolari negli spot esterni della OL, sono le soluzioni immediate per cercare di sistemare le cose e dare una mano all’unico giocatore ritornato rispetto al 2016, la guardia destra Jack McDonald, con Jack English l’elemento più esperto del gruppo.

First look offense: nonostante qualche prestazione non proprio convincente che l’avevano addirittura portato a perdere il posto, Kurt Benkert, 2,552 yards, 21 TD pass e 11 INT lanciati lo scorso anno, tornerà a ricoprire il ruolo di starting quarterback, sfruttando anche il mancato arrivo di Marvin Zanders, che dopo aver lasciato Missouri ha rinunciato al trasferimento nei Cavaliers, dando così più solidità alla posizione dell’ex di East Carolina e una speranza alla matricola Lindell Stone di entrare subito a fare parte della depth chart.
Il senior Doni Dowling, 626 yds, 4 touchdowns, e lo junior Olamide Zaccheaus, 584 yards, 7 TD, saranno ancora i target principali all’interno di un gruppo che può contare sui vari Andrew Levrone, Warren Craft, Joe Reed e Hasise Dubois, già ampiamente coinvolti nel passing game la stagione passata, mentre Daniel Hamm, ragazzo che può essere allineato anche come slot, sarà una delle nuove alternative nel backfield; ad effettuare più tocchi dovrebbe essere Jordan Ellis, 61 yds e 1 segnatura, che in primavera pare aver superato la concorrenza della matricola Lamont Atkins, uno dei talenti più promettenti sbarcati a Charlottesville.

First look defense: Nick Howell continuerà a puntare con decisione sulla sua 3-4 dando ulteriore fiducia a Andrew Brown, pass rusher tornato alla ribalta l’anno passato con 13.0 tackles for loss e 6.0 sacks messi a segno, che ha dimostrato di lavorare molto bene in coppia con l’altro end Eli Hanback, autore di 36 stops e 4.5 placcaggi per perdita di terreno; in mezzo a loro spazio a Juwan Moye, sophomore che dovrà sostituire il produttivo nose tackle Donte Wilkins, laureatosi al termine della scorsa season.
Juan Thornhill, 45 tackles, 3 intercetti, 7 broken pass, e Myles Robinson si giocheranno anche durante la regular season lo spot a fianco di Blanding nel back-end, mentre Tim Harris, fermato da un infortunio in autunno, tornerà a ricoprire il ruolo di cornerback sul lato opposto a Bryce Hall, che ha chiuso il suo anno da matricola con 2 INT e 5 pass defended all’attivo.

Quin Blanding
Quin Blanding

NFL Prospect to watch: la sua scelta di rimanere a Charlottesville per il senior year ha un po’ sorpreso, ma Quinn Blanding l’ha effettuata ponderando tutta una serie di fattori che dovrebbero portarlo ad essere uno dei pezzi più pregiati della prossima classe, soprattutto in virtù delle sue qualità in fase di copertura, che lo rendono una delle safety più complete dell’intero Draft NFL 2018; tackler esperto e produttivo, ha messo a segno 118 placaggi nella junior season, ha dimostrato di saper leggere rapidamente lo sviluppo del gioco e reagire di conseguenza.
Abile a mantenere gli occhi costantemente sul quarterback avversario, utilizza sempre molto bene la visuale periferica per tenere sotto controllo tutto quello che accade nei suoi dintorni, il che gli ha permesso di togliere spesso la palla dalla dalle mani dei ricevitori avversari; dotato di un buon fiuto per l’ovale, 6 INT e 14 broken pass in carriera, e di un’ottima coordinazione, riesce quasi sempre a raggiungere la palla nel punto più alto, non dispone di una velocità elitaria ma la sua conoscenza del gioco gli consente di essere sempre nella zona assegnatagli.