Texas Bowl 2015: preview

Nubi all’orizzonte per Lousiana State, per la quale il Texas Bowl potrebbe anche rappresentare la fine di un’epoca, viste le tante incertezze che persistono sul futuro di Les Miles, il capo allenatore che ha guidato, con successo, i Tigers nelle ultime stagioni; un futuro che invece, per Texas Tech sembra ormai essere deciso e delineato, dando continuità al progetto messo in piedi da Kliff Kingsbury nonostante l’epurazione che ha coinvolto ben tre membri del suo staff difensivo, compreso il coordinator Mike Smith, sostituito, a stagione in corso, da David Gibbs.

Patrick Mahomes
Patrick Mahomes

Chiamato al capezzale di uno dei reparti difensivi peggiori dell’intera nazione, 574 yards concesse, in media, a partita, il nuovo DC ha cercato di dare una sistemata al gruppo e, nelle ultime settimane, far leva sull’orgoglio dei suoi giocatori invitandoli a dare una dimostrazione delle loro reali capacità nel match che, in molti, presentano come una cavalcata trionfale per la rushing offense di LSU; guidata dai linebacker Micah Awe, 109 tackles, e Dakota Allen, che dovrebbe recuperare nonostante il problema alla caviglia, la defense dei Red Raiders proverà a mettere un freno alle ambizioni avversarie, dando finalmente manforte ad un attacco capace di produrre come pochi altri in FCS.

Merito, oltre che dell’”Air Raid” di Kingsbury, di Patrick Mahomes, che ha lanciato per 4,283 yards e 32 TD pass, 14 intercetti, in stagione regolare, consentendo a ben dodici suoi compagni di raggiungere la doppia cifra delle ricezioni messe a segno; una classifica capitanata da Jakeem Grant, unico receiver di Texas Tech a tagliare il traguardo delle 1,000 yards, 1,143 yds e 7 touchdowns, e protagonista indiscusso di un attacco che può contare anche sul runningback DeAndre Washington, 1,455 yards, 14 TD, rivelatosi una vera e propria spina nel fianco per le difese affrontate. A loro e a Reginald Davis, target prediletto dal proprio QB in redzone che dovrebbe ricevere molti più palloni vista l’assenza, causa sospensione, di Devin Lauderdale, dovranno essere rivolte le maggiori attenzioni da parte della D di LSU.

Tre’Davious White e Dwayne Thomas sulle sideline, Jamal Adams, 56 tackles, 4 intercetti, e Jalen Mills sul profondo, saranno indubbiamente chiamati agli straordinari in quel di Houston, dove cercheranno di arginare il dirompente e produttivo attacco aereo avversario sfruttando il buon lavoro, in fase di pass rushing, che sono in grado di fare i due end titolari dei Tigers, Lewis Neal, 8.5 tackles for loss, 7.0 sacks, e Arden Key, 4.0 sacks, 1 fumble recovered, già determinanti in diverse occasioni durante la regular season; nella mediana guidata da Kendall Beckwith, 65 stops, sarà invece il weakside linebacker Deion Jones, 80 placcaggi, 10.5 tackles for loss, a supportare la passing defense, situazione di gioco in cui ha già inciso, mettendo a segno 3 pass defended e 2 intercetti, 1 dei quali riportato in meta.

Leonard Fournette
Leonard Fournette

Sul lato opposto della palla occhi puntati su Leonard Fournette, probabilmente il miglior runningback del panorama universitario, che oltre ad allontanare le voci che lo vogliono lontano da Baton Rouge nel 2016, alcuni pensano che possa addirittura rinunciare a giocare per giungere integro all’appuntamento con il Draft NFL 2017, cercherà di accumulare le 259 yards necessarie per diventare il quattordicesimo giocatore negl’ultimi vent’anni a correre per 2,000 yds in stagione; dopo aver concluso con 1,741 yards e 18 touchdowns il torneo 2015, sfoderare una prova di altissimo livello contro una delle peggiori rushing defense della nazione sembra essere ampiamente alla sua portata, ma per riuscirvi avrà bisogno della collaborazione di una linea che si poggia sulle spalle del solito, ottimo, Vadal Alexander. Al QB Brandon Harris, 1,904 yds, 12 TD pass, 5 INT, e al WR Malachi Dupre, 602 yards, 6 TD, toccherà invece il compito di provare a diversificare il gioco, provando a mettere in aria l’ovale per togliere pressione e attenzioni dal numero 7.

Previsioni: inutile dire che le giocate del già citato Fournette sono quelle che, più di qualsiasi altre, possono incidere sull’esito del Texas Bowl, e molto probabilmete le trame del match, sia da parte di Louisiana State che da parte di Texas Tech, si svilupperano intorno a lui, alle sue corse, e al traguardo che vorrebbe raggiungere per entrare nella storia della NCAA; su una sideline, Kingsbury, coadivuato da Gibbs, proverà a trovare il modo per fermarlo, sull’altra, Miles, invece, cercherà ogni possibile modo per sfruttare al meglio le sue qualità e chiudere in bellezza una stagione altalenante.