St. Petersburg Bowl 2014: preview.

BITCOIN ST. PETERSBURG BOWL
North Carolina State Wolfpack (7-5) – Central Florida Knights (9-3)
8:00 PM ET, December 26, 2014 – Tropicana Field, St. Petersburg, FL
TropicanaField

Per entrambe le squadre si tratta di un ritorno a Tampa Bay, dopo aver affrontato i South Florida Bulls in stagione regolare, superati agevolmente da ambedue i team nella rincorsa verso i Bowl di fine stagione, un traguardo che North Carolina State non raggiungeva dal 2012, ma che per Central Florida è diventata una tappa quasi obbligatoria da quando a guidare il programma c’è coach George O’Leary.
Infallibile negl’ultimi tre viaggi ai Bowl, il coach dei Knights ha conquistato il traguardo massimo nella storia del college di Orlando la passata stagione, quando ha centrato l’importante affermazione nel Fiesta Bowl, ai danni della favoritissima Baylor; ripartito senza due dei giocatori, Blake Bortles e Storm Johnson, che avevano permesso alla squadra di raggiungere livelli altissimi ed impensabili fino a qualche anno fa, il capo allenatore di UCF è riuscito a bissare il titolo nella American Athletic Conference, ottenendo la vittoria decisiva nell’ultimo match della regular season, contro East Carolina, vinto grazie ad un hail mary confezionato dal nuovo starting QB.
Vittoria all’ultimo respiro che, nel caso dei Wolfpack gli ha invece garantito l’accesso alla sfida di St.Petersburg, consentendo a Dave Doeren, coach al secondo anno a Raleigh, di riscattare la bruttissima stagione 2014, chiusa con appena 3 win e 9 sconfitte; una rivincita che ha avuto un sapore ancora più dolce, visto che l’affermazione decisiva è giunta contro i rivali di North Carolina, schiacciati da un pesantissimo 35 a 7.

Jacoby BrissettProtagonista indiscusso della partita Jacoby Brissett, autore di una grandissima prestazione chiusa con 4 touchdowns, 3 su passaggio ed 1 su corsa personale, situazione di gioco in cui il transfer da Florida ha dimostrato di saper rendere piuttosto bene, sfruttando una spread offense che punta con decisione anche sul running game, punto di forza indiscutibile di N.C. State, che può contare su un backfield ben assortito guidato da Shradrach Thompson, 811 yards e 9 TD, titolare di un gruppo del quale fanno parte anche Matt Dayes, 495 yds e 6 segnature, e Tony Creecy, 282 yards e 2 TD, utilizzati spesso per far rifitiare lo starter; sulle loro portate, e su quelle del quarterback, che in stagione ha totalizzato 498 yds su corsa, si basa il gioco palla a terra dei Wolfpack, piuttosto restii a mettere l’ovale in aria, nonostante i buoni numeri messi insieme dall’ex Gators, 206 completi su 344 per 2,344 yards, 22 touchdowns e 5 intercetti, e la presenza di un valido target come il tight end David Grinnage, con 331 yds e 5 TD secondo miglior ricevitore del team, alle spalle di Bo Hines, efficace in campo aperto ma meno utilizzato in redzone, come dimostrano le 42 prese per 511 yards ed 1 sola realizzazione.
In difesa un aiuto, la defensive line giocherà un ruolo importantissimo, soprattutto in considerazione dei tanti sacks, 26, concessi dalla OL avversaria durante la stagione, statistica assolutamente favorevole alle giocate dei due end Mike Rose, 4.5 sacks e 14.0 tackles for loss, e Art Norman, leader della squadra con 6.5 sacks; in coppia, uniti al DT Tevin Teal, hanno messo costantemente in crisi i backfield avversari nel corso dell’ultimo torneo NCAA, favorendo, quando non riuscivano direttamente a mettere le mani sul quarterback, le penetrazioni dei compagni di reparto, e soprattutto quelle dell’interessantissimo senior linebacker Brandon Pittman, prodotto locale che ci terrebbe a chiudere alla grandissima la sua carriera universitaria, dopo aver già totalizzato 39 placcaggi e 3.0 sacks, facendo leva sulle maggiori attenzioni attirate dal freshman Jerod Fernandez, leading tackler del team con 76 stops e 2 intercetti.

Jacoby GlennDall’altra parte, la defense dei Knights cercherà invece di limitare al massimo il gioco di corse, confermando quanto di buono fatto durante la regular season, che li ha portati a classificarsi come quinti a livello nazionale per yards concesse agl’avversari, 97,4, un numero importante che ha inoltre concesso all’ateneo di Orlando di diventare la terza difesa dell’intera NCAA, trovando una nuova quadratura per una squadra che fino ad un anno fa annoverava nel reparto offensivo i suoi migliori giocatori; a dodici mesi di distanza, ad attirare le attenzioni degli scout, anche in vista di un loro probabilissimo futuro in NFL, sono invece il cornerback Jacoby Glenn, 45 placcaggi e 7 intercetti, e il strong safety Clayton Geathers, 83 tackles e 1.0 sack, che con la sua buonissima tecnica di placcaggio ha sempre saputo supportare adeguatamente la difesa contro le corse, poggiata principalmente sulle spalle del senior LB Terrance Plummer, 92 stops, 12.5 tackles for loss e 3.5 sacks quest’anno.
Con lui, e l’altro safety, il free Brandon Alexander, terzo miglior placcatore del team con 70 tackles all’attivo, sfondare Central Florida passando per vie centrali è pressochè impossibile, e con l’avanzare del match potrebbe diventare un bel problema per i Wolfpack, che via terra rischieranno di non riuscire a conquistare terreno sufficente per spostare la catena del primo down, mentre affidandosi maggiormente al gioco aereo, correranno spesso il rischio di essere intercettati dalle validissime secondarie; ragion per cui, a risultare ancora più fondamentale, sarà la già citata pressione che la D-line di N.C. State sarà in grado di portare sulla tasca, e soprattutto sul sophomore quarterback Justin Holman, 200 completi su 339 per 2,661 yards, 20 TD e 13 intercetti, che non sembra essere molto a suo agio quando deve sfuggire ai cacciatori di teste avverari. Ad aiutarlo proveranno sia il runner William Stanback, 659 yds e 10 touchdowns, che il WR Breshad Perriman, 41 prese per 906 yards e 9 TD, leading receiver di un trio di starter completato da Josh Reese, 477 yds e 3 segnature, e J.J. Worton, 514 yards e 5 TD.

Previsione: Central Florida sembra essere la compagine meglio assortita, e soprattutto quella più in grado di mettere in difficoltà l’attacco avversario, che a sua volta può però contare su due talenti di indiscusso valore come Brissett e Thompson, giocatori in grado di cambiare il corso della partita in qualsiasi momento; se loro due dovessero trovare le chiavi giuste per aver ragione della difesa dei Knights, a quel punto la bilancia potrebbe pendere in favore dei Wolfpack, che possono sempre fare affidamento sulle difficoltà riscontrate fin qui da Holman quando è stato messo sotto pressione.

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