RoarTo…?

Ok, forse non è ancora il caso di cavare dalla cantina la bottiglia buona, ma un mattoncino l’abbiamo messo. Ed averlo messo in week #1 contro un avversario divisionale ce lo fa vedere diverso, più bello, forse con un valore sovrastimato rispetto a quello che è.

Per ora è solo una W, che ci dà il comando della Division in solitario, e per questo va visto, ora passiamo oltre cercando di vedere quello di buono che è successo, e quello di meno buono.

Partiamo dagli elementi positivi, che iniziano sicuramente da una difesa arrogante e che, come gli si chiedeva l’anno scorso, sposta l’inerzia delle gare, segnando. Lo fa con una prima linea dirompente (Ngaokue, Campbell, Fowler) che contribuiscono in maniera fondamentale a mettere a segno ben 22 stop dietro la linea di scrimmage (10 sack, 12 TFL) ed a riportare un fumble in endzone grazie proprio a DFJ. Qui ovviamente non possiamo sapere quanto faccia il personale e quanto i coach, ma una menzione a mister 60 milioni Calais Campbell occorre farla, perchè di rado, da queste parti, abbiamo assistito all’arrivo di free agent veramente interessati a muovere le chiappe per ripagare i loro contratti faraonici, e Calais sembra essere intenzionato a farci cambiare idea a riguardo. Campbell si è presentato al NRG Stadium sfoggiando una serie di movimenti del corpo e di tecnica delle mani e delle braccia per cui ho pensato più volte “beh, 60 milioni per una volta non li abbiamo buttati al cesso”.

I dieci sack della squadra, che hanno avviato il simpatico gioco di parole di Sacksonville, da parte del profilo twitter della squadra, sono il massimo registrato in NFL dal 2014 quando Washington mise a segno la doppia cifra indovinate chi? Jax, ovviamente.

La secondaria, in altri momenti, avrebbe guadagnato la copertina di un pezzo di analisi, perchè non capita frequentemente di tenere una squadra a 19 ricezioni su 32 target ma soprattutto tenere DeAndre Hopkins a 55 yard in 16 tentativi di lancio su di lui. Il merito di questo piccolo capolavoro personalmente lo assegno alla linea offensiva dei Texans, ma anche a Tom Savage e DeShaun Watson, i primi per l’evidente impreparazione nell’affrontare un front seven apparso molto in forma, il secondo per letture lente e scarsa mobilità che gli hanno procurato sei sack e due fumble, il terzo perchè gettato nella mischia improvvisamente ha mostrato entusiasmo e miglior mobilità, ma anche letture affrettate (12 su 23) in una raga certo complicata ma non compromessa perchè 30 minuti e sotto 19-0 non è propriamente una gara già buttata nel cesso.

Rimane comunque la buona prova della coppia A.J. Bouye e Jalen Ramsey che hanno difeso bene il lato di Hopkins e sono capitolati solo in una situazione di goal line. Analizzando il drive dell’unica segnatura, questo si compone di 17 play, con 4 corse di Lamar Miller (7 yard, 0 yard, 2 yard, 7 yard), una di Ervin (4 yard) e una di Watson (9 yard); un passaggio su Fiedorowicz (10 yard, la migliore giocata), uno su Anderson (incompleto), due su Ellington (uno incompleto e uno intercettato con intercetto annullato da penalità), e sette passaggi su DeAndre Hopkins (8 yard, 8 yard, Offensive Pass Interference di Hopkins, incompleto annullato da penalità, incompleto, 7 yard, 4 yard + TD). Nel complesso può ben rappresentare la difesa di Jax, buona ma non eccellente sulle corse. capace di frustrare gli avversari e di produrre momenti di cambio di inerzia, ma inevitabilmente legata ad un eccesso di foga per le tante penalità.

La seconda nota positiva è il riuscito spostamento del baricentro dell’attacco verso le corse, grazie all’eccellente prestazione di Leonard Fournette, rookie dal penitenziario della Louis… pardon, da Louisiana State, che alla prima gara di stagione ha stampato subito 100 yard in 26 corse, sfiorando le 4 yard per portata contro una difesa sostanzialmente immutata dall’anno scorso dove aveva concesso una media di meno di 100 yard a gara.

Chris Ivory, altro FA pagato a peso d’oro la precedente offseason, ha contribuito con 42 yard su 9 corse risultando il rusher più efficiente. Il suo uso più efficace è stato sui primi down del primo tempo, dove ha guadagnato un primo down ed ha più che dimezzato un 1st&20. Ivory ha giocato praticamente sempre right tackle e right guard, dove è stato produttivo mentre al centro ha prodotto veramente poco, appare comunque un buon modo per sparigliare le carte alle linee avversarie sui primi down soprattutto per una maggiore esperienza. Non si vedono avvisaglie quindi di un vero rushing committe che avevamo ipotizzato sulle precedenti esperienze di Marrone, ma di opzioni valide, se ben utilizzate, a corollario di Fournette.

Non dimentichiamoci che a roster per Jacksonville c’è ancora T.J. Yeldon, con problemi muscolari ma che è tornato ieri ad allenarsi appieno con i compagni. Selezionato con pick #36 al Draft 2015, Yeldon in due stagioni ha corso per oltre 1.200 yard e 3 TD ed ha ricevuto per quasi 600 yard e 2 TD. Il suo recupero è fondamentale per trasformare l’attacco via terra di Jax in una vera arma competitiva.

Le note BOH sono essenzialmente due. La prima è comunque tendenzialmente positiva, ovvero un Blake Bortles comunque in grado di non far disastri e, fino a metà terzo quarto, di mettere a referto statistiche più che accettabili, anzi buone per una squadra che vuole fare dell’attacco via terra un suo marchio di fabbrica. La seconda è il vero valore dell’avversario, apparso difensivamente sottotono soprattutto in passrush dove teoricamente dovrebbe brillare, molto nervoso in quanto a penalità (9 per 94 yard), e in confusione in attacco, tanto da cambiare quarterback a metà gara per dare la scossa ad un offense asfittica.

Resta da vedere come gli elementi positivi di Jax e gli elementi negativi di Houston si siano legati ed in che misura. E questo non è poco.

Le note negative sono per ora due, e comunque non sono indifferenti. La prima è l’infortunio di Allen Robinson che ha lasciato a Houston il crociato anteriore. Marqise Lee e Allen Hurns ovviamente saranno quelli su cui Marrone si appoggerà maggiormente. Il veterano Arrelious Benn, uno dei giocatori chiave nello special team, sarà sicuramente spostato maggiormente a ricevitore. Il rookie undrafted Keelan Cole ha giocato contro Houston ma non ha fatto ricezioni. L’unico altro ricevitore del roster Amba Etta-Tawo, UDFA della practice squad. Receiver liberi da contratto se ne vedono pochi, se non forse Victor Cruz che ora si è dato alla ristorazione.

Il secondo è l’inquetantissimo monte-penalità rimediato contro Houston. un aspetto che non sembra essere cambiato dall’anno passato ma che contro i Texans ha preso una piega quasi comica quando ho scoperto che su dieci penalità, ben otto hanno prodotto first down automatici per i Texans.

Pazzi e talentuosi, dove arriveremo?