Pac-12 weekend roundup: week 4.

I risultati.
Idaho State at Washington 0-56
Utah State at Southern California 14-17
Arizona State at Stanford 28-42
Oregon State at San Diego State 34-30
Utah at Brigham Young 20-13
New Mexico State at UCLA 13-59
Idaho at Washington State 0-42

Il fatto. Il doppio confronto lo stato di Washington e quello dell’Idaho è stato ampiamente vinto dal primo, che grazie alle sue due università di maggior blasone, Washington e Washington State ha rifilato un passivo di 98 a 0 al rivale, lasciando a bocca asciutta sia Bengals che Vandals; i primi hanno perso per 56 a 0 con gli Huskies di Steve Sarkisian, i secondi invece hanno subito 42 punti, senza ovviamente segnarne, dai Cougars di Mike Leach. Per Washington un match incredibile, con 680 yards di total offense quasi perfettamente ripartite tra passaggi, 310, e corse, 370, con il titolare Keith Price che lancia per 213 yds e 3 touchdowns, più uno personale su corsa, e diversi componenti del backfield che riescono a penetrare l’endzone avversaria, realizzando 3 degli 8 TD complessivi; per Washington State invece il QB Connor Halliday la fa da padrone, completando per 346 yards e 4 touchdowns, con i quali si fa perdonare anche i 2 intercetti subiti, prima che il runner Jeremiah Laufasa completi l’opera con altre 2 segnature.

Il meglio. Nella prima sfida con un’altra componente del ranking, Stanford ottiene la terza affermazione stagionale e si conferma al quinto posto del poll, superando l’attuale numero 23 Arizona State con un roboante 42 a 28 che rispecchia solo relativamente l’andamento del match, già ampiamente chiuso nei primi due quarti dai Cardinal, che avanti per 29 a 0 all’intervallo hanno giocato in scioltezza, lasciando molto più campo ai Sun Devils, che addirittura, alla fine, hanno concluso davanti per yards totali conquistate. Kevin Hogan, la cui partita è di fatto durata solo 30 minuti, ha chiuso con 151 yards, 2 TD e 1 intercetto all’attivo, prima che coach David Shaw decidesse di mandare in campo un nutrito numero di riserve e affidarsi maggiormente al gioco di corse per controllare il cronometro.

Il peggio. Unica squadra della Pac-12 ad uscire sconfitta nello scorso weekend, Arizona State non riesce a replicare la rimonta della seconda settimana con Wisconsin, quando aveva vinto dopo essere partita con un bruttissimo 14-3, e perde malamente con Stanford, secondo team della Top 25 incontrato nelle prime tre partite di questa stagione; ancora una volta a non convincere è la difesa, che ha avuto troppi cali di concentrazione nel primo tempo, con errori di copertura e placcaggio che sono costati parecchio ai Sun Devils, andati sotto 39 a 7 prima di provare a imbastire una rimonta che li ha portati a segnare ben 3 touchdowns nel corso dell’ultimo quarto, arrivando a 11 punti da una comeback che avrebbe avuto dell’incredibile.

Travis Wilson
Travis Wison

Best Offensive Player. Il sophomore Travis Wilson, quarterback di Utah che ha guidato gli Utes alla vittoria sui rivali di Brigham Young con una prestazione al limite della perfezione, completando 24 passaggi su 35 tentati per 273 yards, 2 touchdowns e nessun intercetto; titolare già nelle ultime sette partite della sua stagione da matricola, 2012, è il quarto true freshman ad essere promosso starter nella posizione di QB, dove finora ha sbagliato, ma relativamente, una sola partita, quella con Oregon State, persa comunque solo nell’overtime per 51 a 48. Nel match contro i Beavers il secondo anno da San Clemente, California, ha lanciato gli unici intercetti di una stagione che lo ha visto chiudere tre delle quattro partite fin qui disputate senza essersi fatto pizzicare dai difensori avversari.

Best Defensive Player. Il cornerback Steven Nelson, autore dell’intercetto che ha permesso ai Beavers di superare San Diego State nelle battute finali del match e ottenere la terza vittoria stagionale; lo junior da Atlanta, Georgia, ha messo le mani sul pallone lanciato dal quarterback avversario Quinn Kaehler e l’ha riportato fino in endzone dopo una corsa di 16 yards, che a due minuti e trentun secondi dal termine ha portato nuovamente in vantaggio Oregon State, finalizzando, di fatto, l’ottima rimonta orchestrata dal suo compagno di squadra Sean Mannion, quarterback che appena nove secondi prima aveva lanciato il TD del 28 a 30, chiudendo con 367 yards e 3 TD pass all’attivo.

Kris Albarado
Kris Albarado

Best Special Team Player. Il punter Kris Albarado, che ha avuto un ruolo fondamentale nella risicatissima vittoria, 17 a 13, di Southern California, regalando sempre posizioni di campo pessime all’attacco di Utah State, che in ben cinque dei sette drive offensivi ha dovuto partire da dentro le proprie 20 yards; fin qui piuttosto preciso in stagione, ha ottenuto una media superiore alle 40 yards a punt, il giocatore originario di Lake Charles, Louisiana, ha già superato le 50 yards in tre occasioni in questo 2013, arrivando a coprire una distanza massima di 64 yards.