Oregon State Beavers: quick preview 2015

oregon-state-13bFootball Study Hall Ranking: n. 70

Head Coach: Gary Andersen (1st year)

Record 2014: 5-7

Match da non perdere: vs. San José State (Sep. 19), vs. Oregon (Nov. 28)

Isaac Seumalo
Isaac Seumalo

Punto di forza: la linea offensiva potrà certamente è una garanzia che tornerà certamente utile al nuovo coach dei Beavers, Gary Andersen, sbarcato a Corvallis dopo un ciclo vincente con Utah State prima e Wisconsin poi; compatta ed esperta, oltre a presentarsi ai nastri di partenza con i cinque che sono scesi in campo nel rush finale della scorsa stagione, il C Josh Mitchell, le OG Fred Lauina e Gavin Andrews, gli OT Sean Harlow e Dustin Stanton, recupera anche il valido Isaac Seumalo, centro titolare reduce da due infortuni, e altrettante operazioni, ai piedi.

Punto debole: la difesa ha perso i primi sei placcatori dell’anno passato, e rimpiazzarli, per il nuovo DC Kalani Sitake, che intende schierare Oregon State con formazioni multiple, partendo da una 3-4 di base, non sarà per nulla semplice; a rendergli leggermente più fattibile l’impresa potrebbero però essere due ritorni, quello del DE Jalen Grimble, frenato da diversi problemi fisici dopo il trasferimento da Miami, e quello del NT Kyle Peko, che pare aver risolto i guai accademici che gli impedivano di scendere in campo.

First look offense: aria di novità tra le foreste di Corvallis, dove non è solo cambiata la guida tecnica, ma anche il timoniere offensivo dopo la partenza, direzione NFL, di Sean Mannion, e il transfer di alcune sue riserve, come il primo backup Luke Del Rio; usciti di scena tutti i veterani, Oregon State ha deciso di puntare con decisione su un giovane, e stando a quanto emerso durante la primavera, affidare lo starting job a Seth Collins, stella dell’ultimo recruit; la matricola, messa in concorrenza con Nick Mitchell e Marcus McMarylon, entrambi redshirt freshman, ha lavorato piuttosto bene con il first team, costruendo un buon legame con i ricevitori, e soprattutto con il potenziale #1, Victor Bolden, 748 yards e 2 TD nel 2014.
Prima opzione di un gruppo che potrebbe rivelarsi molto produttivo in una up-tempo offense, guiderà sul campo i sophomore Hunter Jarmon, 334 yds, 1 touchdown, e Jordan Villamin, 578 yards, 6 TD, talenti interessanti ai quali si uniranno Richard Mullaney e il TE Caleb Smith, autore di 20 prese, per 202 yds e 2 segnature, lo scorso anno, e pronto a diventare un target importante nel nuovo sistema diretto da Dave Baldwin.

First look defense: poco esperto, ma decisamente intrigante, il reparto linebacker, che sotto l’attenta guida di Sitake dovrebbe puntare maggiormente su velocità e atletismo, schierando all’esterno i giovanissimi Darrel Songy, sophomore, e Bright Ugwoegbu, redhirt freshman, e all’interno i, leggermente, più esperti Caleb Saulo e Rommel Mageo, 23 placcaggi, entrambi già scesi in campo nel corso del passato torneo.
Profondamente rinnovate anche le secondarie, che cercheranno di sfruttare al meglio l’esperienza garantita dal senior CB Larry Scott, 43 tackles, 11 pass defended, e trovare nuova linfa in una coppia di safety che pare fornire ottime garanzie in ottica futura, Cyril Noland-Lewis, 27 stops, 2.0 sacks, e Justin Strong, schierato nel ruolo di nichel, 56 placcaggi, in cui, a sua volta, dovrebbe essere sostituito da Devin Chapell, walk-on che ha lottato anche per il secondo spot di cornerback con il freshman Dwayne Williams.

Storm Woods
Storm Woods

NFL Prospect to watch: rapido, agile, abile a ricevere anche al di fuori del backfield, Storm Woods è il tipo di runningback che stava cercando Andersen, e che magicamente si è già trovato a roster, del quale fa ormai parte da quattro stagioni; senior, giunto alla sua ultima apparizione con la divisa dei Beavers, il numero 24 ha la possibilità di tagliare finalmente il traguardo delle 1,000 yards corse in stagione quest’anno, quando dovrebbe essere maggiormente coinvolto dal nuovo playbook; fisicamente ben costruito, ha collezionato 2,183 yds su corsa, 932 yards su ricezione, e realizzato 26 touchdowns nei tre anni passati ad Oregon State.