Ohio State Buckeyes: quick preview 2016

ohio-state-76-Football Nation Ranking: n. 6

Head Coach: Urban Meyer (4th year, 50-4)

Record 2015: 12-1

Match da non perdere: at Oklahoma (Sep. 17), vs. Michigan (Nov. 26)

Pat Elflein
Pat Elflein

Punto di forza: le tante perdite che hanno caratterizzato l’offseason dei Buckeyes non dovrebbero crare troppi scompensi al programma di Coach Meyer, prontro a ripartire puntando sui numerosi talenti reclutati nei suoi quattro anni di permanenza a Columbus; tra questi spiccano gli uomini di linea Pat Elflein, centro spostato a guardia in primavera, e Billy Price, LG, componenti di quel nucleo centrale completato dall’emergente Demetrius Knox che farà da colonna portante di una OL completamente rinnovata all’esterno, dove partiranno titolari Jamarco Jones e Isaiah Prince.

Punto debole: incredibilmente dopo anni passati ad ammirare le gesta di Ezekiel Elliott, Ohio State potrebbe trovarsi in estrema difficoltà nel muovere la palla a terra, vista la mancanza di un erede per il secondo miglior runner di sempre nella storia dell’università; il redshirt freshman Mike Weber, four-star prospect 2015 da Detroit sembra essere l’unico candidato spendibile per succedere a Zeke, diventando il nuovo leader di un backfield in cui potrebbe ricoprire un ruolo di fondamentale importanza l’halfback Curtis Samuel, giocatore versatile, che ha accumulato 421 yards, 3 TD, di total offense, utilizzabile anche come WR.

First look offense: dopo che il dualismo con Cardale Jones ne ha probabilmente frenato l’esplosione, J.T. Barrett, 992 yds, 11 touchdown pass, 4 intercetti, è pronto a riprendere le redini dell’attacco dei Buckeyes, e proseguire su quel sentiero che lo aveva portato a chiudere in quinta posizione nella classifica del Heisman Trophy al termine della freshman season, nel 2014; il suo braccio e le spiccate abilità di scrambler, ha corso per 682 yards e 11 TD la scorsa stagione, dovrebbero rappresentare una garanzia di infallibilità per la squadra allenata da Urban Meyer, alle prese con un’ampia ricostruzione in quasi tutti i reparti.
Uno di questi, sicuramente tra i più colpiti dai numerosi addii, è quello dei wide receiver, dove i senior Corey Smith e Deontre Wilson faranno da chioccia ai tanti giovani compagni in rampa di lancio, come l’interessantissimo sophomore Noah Brown, messosi in luce durante lo spring game e pronto a diventare il nuovo go-to-guy del team; Parris Campbell e i true freshman K.J. Hill e Austin Mack faranno anche loro parte di un passing game che coinvolgerà pure i tight end Marcus Baugh e Chase Hounshell.

First look defense: un altro Bosa, il fratello minore Nick, considerato il miglior DE del paese a livello di high school, vestirà la divisa dei Buckeyes, e già quest’anno potrebbe essere parte integrante di una linea che presenta molte valide alternative, sia all’esterno, dove troveranno spazio Sam Hubbard, 8.0 tackles for loss, 6,5 sacks, e Tyquan Lewis, 14,0 tkl for loss, 8,0 sacks, sia all’interno, in cui saranno promossi starter gli ex backup Tracy Sprinkle e Michael Hill, entrambi già visti all’opera in rotazione nel 2015.
Molto solido il reparto linebacker, potenzialmente il migliore della Big Ten, con Chris Worley, 17 tackles, e Dante Booker, 22 placcaggi, che andranno ad affiancare il leading tackler Raekwon McMillan, uomo di punta di una D che recupera un solo giocatore nelle secondarie, il cornerback Gareon Conley, autore di 2 INT e 5 broken pass la stagione passata; saranno lui e Marshon Lattimore ad occupare le secondarie di Ohio State, lasciando l’ex star liceale di basket Malik Hooker e Erick Smith a difendere la zona profonda del campo.

Raekwon McMillan
Raekwon McMillan

NFL Prospect to watch: playmaker difensivo di indubbio valore, Raekwon McMillan è stato il miglior colpitore dei Buckeyes nel 2015, mettendo a segno 119 placcaggi e 4.5 tackles for loss nella sua seconda stagione a Columbus; abile in fase di lettura, buon conoscitore del gioco ed in grado di proteggere adeguatamente la propria zona di competenza nelle azioni di passaggio, è dotato di un’ottima tecnica di placcaggio e possiede le doti fisiche ed atletiche necessarie per contrastare ogni tipo di avversario che si trova di fronte. Veloce ma non proprio rapidissimo negli spazi brevi, deve migliorare come blitzer per essere più convincente in fase di pass rushing, ed è quello che sicuramente proverà a fare nella stagione che potrebbe chiudere, in anticipo, la sua carriera universitaria; tra i top prospect del ruolo, se deciderà di dichiararsi sarà un altro prodotto di OSU che rischia seriamente di essere chiamato nel corso della prima tornata di scelte.