New Mexico Lobos: quick preview 2015

Football Study Hall Ranking: 104

Head Coach: Bob Davie (4th year, 11-26)

Record 2014: 4-8

Match da non perdere: New Mexico State (Rio Grande Rivalry, Oct. 3), The Air Force (Nov. 28)

Punto di forza: ancora di salvezza di molti college “piccoli”, la triple option a New Mexico assume contorni di ossessione grazie all’offensive coordinatore Bob DeBesse, con poco più di sei lanci a gara, un TD pass ogni due partite, viceversa 3.700 yard corse e 34 TD a mano fanno di New Mexico l’attacco più “run first” di tutta la NCAA ad esclusione delle accademie militari.

Punto debole: La difesa in pratica in tutti i suoi aspetti, dato che l’anno scorso è riuscita nella difficile impresa di subire quasi 36 punti a partita di media, superando i 50 in tre occasioni. Non diciamo nulla di nuovo quando affermiamo che se New Mexico troverà un equilibrio difensivo accettabile, le chance di postseason si alzeranno vertiginosamente.

Jhurrell Pressley

First look offense: L’anno scorso, causa infortunio del QB starter Cole Gautsche, è emerso in posizione di signal caller il freshman Lamar Jordan, imparagonabile a livello fisico al suo predecessore (6 pollici e 50 libbre di differenza) ma con una migliore attitudine al passaggio. Questo ha permesso all’attacco di essere più imprevedibile ed ha fatto decidere a Davie lo spostamento a TE di Gautsche da questo autunno, il suo ultimo in NCAA. Le corse saranno potenziate da una coppia di rusher che assieme portano la palla più di venti volte a gara, Teriyon Gipson e Jhurell Pressley, con una media abnorme di 7,2 yard per carry.
I due migliori ricevitori, tra cui Tyler Duncan, hanno finito il loro percorso in NCAA, ma questo spaventa relativamente, dato che hanno assommato appena 30 ricezioni e meno di 500 yard. Marquis Bundy e Dameon Gamblin, i tight end Reece White e appunto Gautsche, isophomore Chris Davis e Delane Hart-Johnson, il redshirt freshman Matt Quarells, ed i true frosh Sa’von Rollison, Amu Somoye e Q’ Drennan si litigheranno quelle poche palle vaganti che il sistema offre.
La linea perde un guerriero di mille battaglie come LaMar Bratton (50 start in carriera, All-MWC 2014) e la guardia Jamal Price, ma ritornerà quattro giocatori con buona esperienza in linea ed assommerà il transfer Tevia Fonua ed il rFr Aaron Jenkins.

First look defense: L’assenza di talento e di dimensioni, rispetto ad una buona velocità, è ciò che salta più all’occhio per i Lobos. Nel complesso buona parte del front seven ritorna al suo posto (8 su 10 nella linea, 9 su 13 sui LB) ma i giocatori di talento possono essere ridotti al NT Cole Juarez, il rush end/LB Donnie White, il LB Dakota Cox e al MLB sophomore Kimmie Carson.
In secondaria, l’uso massiccio di sistemi a cinque back ha richiesto una dose corposa di personale che non sempre è stata disponibile, i corner Jadon Boatright e Cranston Jones, ed i “nuovi” Isaiah Brown, Juwan Jones, oltre al freshman Blair Manly sono i nomi più interessanti del reparto, che ha perso quasi la metà dei suoi esperti e che probabilmente si troverà ad affrontare problemi di alchimia ed inesperienza.

Dakota Cox
Dakota Cox

NFL Prospect to watch: la bestia si annida proprio dove non te lo aspetti. Dakota Cox, junior, è un ragazzo che alla sua stagione da freshman è stato spedito in campo completando 99 placcaggi e dimostrando costanti miglioramenti di gara in gara. Nel 2014 ha sfondato quota 100, quota 110, arrivando a 116 placcaggi, un intercetto, 2 TFL in appena nove gare, dopo l’infortunio al crociato anteriore che lo ha tenuto fuori le ultime tre gare. 6’0″ per 230 libbre, intelligente nella lettura, con naso per la palla e rapidità, se manterrà (ritroverà) l’integrità fisica, si staglierà di nuovo decisamente in una difesa che ha estremo bisogno di playmaker come lui.