NCAA Championship Week: B1G

Nel fantastico teatro del “Lucas Oil Stadium” domenica notte italiana andrà in scena l’epilogo finale della Big Ten e ciò la sfida per la corona che vedrà scontrarsi da una parte i vincitori della Big Ten West gli Iowa Hawkeys opposti ai vincitori della Big Ten East gli Spartans di Michigan State

Le 2 Stagioni a confronto:

Iowa arriva al championship con un record di 12-0 che la annovera nel gruppo ristretto(2) delle squadre imbattute.

Il cammino degli Hawkeys non è sicuramente quello che si definirebbe ostico e se visto a ritroso Iowa nel suo calendario ha incontrato solo 2 squadre nella top 25 del ranking. Detto questo va dato atto alla squadra di Kirk Ferentz di non aver mollato e di avere lottato in ogni singola partita riuscendo più volte a superare le avversità. Con Pittsburg riuscendo a vincere la partita allo scadere grazie ad un FG o con Wisconsin in un combattuto 10-6.

Michigan State dal canto suo ha avuto un calendario tutt’altro che semplice già da inizio schedule dove spicca la vittoria su Oregon(sottovalutata considerando la forza dei Ducks da sani) e le seguenti sudate W con Purdue e Rudgers. La partita della svolta è sicuramente stata la rocambolesca vittoria su Michigan con il punt ritornato per un TD allo scadere quando la sconfitta sembrava già archiviata. La fortuna di quella vittoria però ha presentato il conto nella sconfitta 39-38 con Nebraska maturata con una giocata finale irregolare. Ma gli Spartans non si sono scoraggiati riuscendo nell’incredibile upset su Ohio State per 17-14 e la successiva distruzione di Penn State per 55-16

Le 2 Squadre a Confronto

Mai come in questa sfida possiamo parlare di 2 squadre con la stessa filosofia di gioco che si affronteranno.

Offensivamente entrambe le squadre hanno sposato una ProStyle offense molto fisica, caratterizzata dall’uso predominante del gioco di corsa atto al controllo del tempo tramite drive molto lunghi.

Difensivamente le 2 squadre si assomigliano moltissimo è presentano un front seven dominante che ha come primo obbiettivo quello di annullare le corse.

 

IOWA:

 

Un primo dato che balza agli guardando il roster di questa squadra è il numero eccezionale di Senior presenti con addirittura 25 giocatori.

Gli Hawkeyes hanno chiaramente dato un impronta al loro gioco che consiste nel correre, correre e ancora correre. Ed è evidente che l’obiettivo è stato raggiunto se consideriamo che durante la stagione a causa degli infortuni, Iowa è stata costretta a ruotare ben 3 Starters nella posizione di running back e tutti hanno avuto successo; Wadley(450 yards 7TD), Daniels Jr.(590 yards 8 TD) e soprattutto Jordan Canzeri(960 yards 12 TD) hanno trovato spazio e tutti e 3 hanno avuto una partita in cui hanno superato la soglia delle 195 yards corse. Nonostante il gioco abbia maggiormente percorso le vie a terra non va comunque sminuito l’apporto del Qb C.J. Beathard , atleta mobile capace di guidare l’attacco e di innescare il gioco aereo quando serve(2350 yards per 60% di completi 14 TD e soli 3 Intercetti). Tutto l’attacco costruito attorno ad una Offensive line di livello fulcro vero e proprio della fase offensiva

Se attaccando le vittorie sono state ottenute dominando con la linea offensiva, il discorso si può parallelamente fare anche per la difesa: la caratteristica principale e obiettivo primario degli Hawkeys è stato prima di tutto fermare le corse. E non è un caso che Iowa sia 6th in tutta la nazione concedendo solo 110 yards a terra a partita. Riuscendo ad annullare completamente il gioco su corsa la difesa ha potuto concentrarsi nel creare pressione sul qb e in generale nella ricerca del turnover e risultati sono stati eccellenti: 27 sacks, 17 intercetti(top 10 nella nazione), 8 Fumbles forzati e ben 4 Td segnati dalla difesa. Esempio lampante della stagione di Iowa difensivamente è stata l’ultima partita contro Nebraska in cui gli Hawkeyes hanno forzato Tommy Armstrong a commettere ben 4 intercetti, uno dei quali ritornato per un touchdown.

MICHIGAN STATE

 

Gli Spartans sono riusciti ad arrivare fino al championship nonostante una stagione segnata dagli infortuni.

Era chiaro ad inizio anno che Michigan State sarebbe stata in grado di controllare la linea di scimmage grazie ad una offensive line che pareva essere una delle più forti dell’intera nazione. Purtroppo le cose non sono andate come previsto a causa dei numerosi infortuni tra i quali spiccano quelli del LT Jack Conklin seguito a breve distanza da quello del suo backup Dennis Finley. Ad un certo punto gli Spartans sono stati costretti a schierare il centro Jack Allen sull’esterno per mancanza di alternative e la fase offensiva ne ha risentito. L’incapacità di correre ha portato la squadra a cercare con maggior frequenza la via aere esponendo però il loro Qb Connor Cook alla pressione degli avversari (e non è un caso che si è arrivati all’infortunio alla spalla di qualche settimana fa).

Parlando di Cook è indubbio che lui sia l’arma principale della squadra di Dantonio. Nonostante le percentuali non eccelse (57% di completi) il Senior ha dimostrato di saper trascinare la squadra sulle sue spalle mettendo insieme 24 TD e soli 4 Int con un Rating di 146.7

Adesso l’infortunio di Cook sembra completamente risolto come paiono rientrati i problemi sulla offensive line e contro Penn State i risultati sono stati evidenti strapazzando una difesa che comunque era competente. Gli spartans possono riprovare a percorrere le vie su terra con più convinzione e un maggior sforzo andrà chiesto al trio di running back Scott, Holmes e London.

Difensivamente la stagione di Michigan State non è cominciata molto meglio e anche qui gli infortuni ci hanno messo lo zampino: degli 8 giocatori disponibili nelle secondarie ad un certo punto solo 2 erano sani. Il colpo più tosto è arrivato quando, dopo 2 partite, il giocatore più talentuoso del gruppo Vayante Copeland ha chiuso la stagione a causa di un infortunio; questo sommato all’infortunio del LB Ed Davis in preaseason è il principale motivo delle prestazioni non eccelse delle secondarie quest’anno.

Ma la forza degli spartans sta senza ombra di dubbio nell’avere un front seven di altissimo livello guidato dal DE Shilique Calhoun(già in odore di draft e di una possibile chiamata al 1 giro) e dal sophomore e rilevazione dell’anno il DE Malik McDowell.

 

GAME PLAN

Incredibilmente il progetto di entrambe le squadre pare poter essere il medesimo. Entrambe offensivamente devono cercare di stabilire un gioco di corsa credibile in modo da non costringere il proprio attacco a diventare monodimensionale mentre difensivamente l’imperativo appunto è fermare la corsa.

Iowa pare avere un vantaggio difensivo contro il gioco di corsa mentre Michigan State sembra avere le armi in più per portare pressione al Qb con il proprio front seven.

 

GIOCATORI CHIAVE

 

Tralasciando i 2 QB che ovviamente saranno al centro dell’attenzione uno sguardo particolare andrà rivolto tra le file di Michigan State a Malik McDowell

Il ragazzo 6’6 per 275 libbre va considerato uno dei migliori giocatori mai recrutati da Dantonio nella sua permanenza a Michigan State. Dopo un anno di ambientamento da freshaman McDowell è esploso con tutto il suo atleticismo quest’anno mettendo insieme 37 tackles di cui 11 per perdita di yards e ben 4,5 sacks a cui va aggiunto un intercetto riportato in TD proprio settimana scorsa contro Penn State. Sarà fondamentale il suo apporto sia nel portare pressione a Beathard sia nel cercare di limitare le corse di Canzeri il tutto contro una linea che ha concesso la miseria di 12 sacks in stagione

Per Iowa sarà critico l’apporto del loro miglior talento nelle secondarie Desmond King 5’11 per 200 pounds.

Sebbene il reparto di DB non sia di certo il punto forte della squadra King arriva da una stagione strepitosa con ben 8 intercetti e 11 passaggi deviati. Considerando che Michigan State potrebbe essere costretta a lanciare nel caso il loro gioco di corse non funzioni è essenziale il suo apporto ed è probabile che il talentuoso CB venga schierato prevalentemente in copertura su il WR degli Spartans Burbridge la loro principale arma offensiva sul gioco aereo

 

PREVISIONE:

Mi aspetto sicuramente una gara molto fisica e dal punteggio relativamente basso in cui prevarranno in gran parte le difese. Iowa ha sicuramento dimostrato molta più concretezza nell’arco della stagione ma Michigan State sembra aver trovato il bandolo della matassa proprio nelle ultime 2 partite giocate. Presumendo che entrambi i front seven riescano a limitare il gioco di corsa avversario la differenza potrebbe arrivare dalle prestazioni dei 2 Qb ed è indubbio che per quanto dimostrato finora Connor Cook abbia un ampio vantaggio sul suo rivale. Vedremo come i 2 qb saranno in grado di connettersi con le proprie principali armi offensive e rispettivamente Burbridge per gli Spartans e Teveaun Smith per gli Hawkeyes.

Final Score: Michigan State 23 Iowa 17

 

[Emanuele Addondi]