NCAA Top 30 freshman 2015

30. Josh Sweat, DE, Florida State

L’infortunio al ginocchio rimediato nel mese di settembre ha concluso prematuramente la sua stagione l’anno scorso, facendolo inesorabilmente scendere nelle classifiche di gradimento dei recruiter, ma Josh Sweat, se sta bene, ha una marcia in più rimane uno dei migliori prospetti del paese. Il suo ritorno al 100% è ovviamente l’elemento più importante di questa offseason che va a terminare, ma è normale aspettarsi da lui anche più di una capatina in campo in una squadra che ha visto la dipartita di tre starter sulla linea difensiva, tra cui entrambi gli End titolari.

29. Will Grier, QB, Florida

Tutto sta nelle mani di Jim McElwain, appena arrivato da Colorado State per trasformare Will Grier in un prospetto a quarterback veramente importante per una squadra come Florida che l’anno scorso faticò a muovere la palla sotto la guida di Jeff Driskel e Treon Harris. La scelta di Muschamp di redshirtarlo l’anno scorso non ha pagato grandi dividendi al coach poi licenziato ed ora DC ad Auburn, e se lo dovrà peraltro guardare bene in Film Room perchè se lo troverà davanti probabilmente come starter dei Gators, avendo, secondo gli esperti, diverse delle caratteristiche che McElwain ha sviluppato in Garrett Grayson nei suoi anni ai Rams.

28. Damian Prince, OL, Maryland

La profondità sulla linea offensiva deii Terrapins, ha permesso a Prince di redshirtare la sua prima stagione e prepararsi meglio alle difese della B1G ormai avvezze a linee offensive granitiche. Questa decisione sembra aver dato i suoi frutti, dal momento che il “principe” ha passato un sacco di tempo questa primavera a lavorare come starter right tackle per le tartarughe. Reclutato come guardia, ma in grado di giocare in qualsiasi punto della linea ad eccezione del Centro, Prince farà parte di un gruppo di Terps che devono rimpiazzare tre starter sulla linea, primariamente, ma soprattutto devono risollevare un attacco su corsa drammaticamente inefficace nel 2014.

27. Blake Barnett, QB, Alabama

Coach Nick Saban non ha mai fatto giocare un true freshman a quarterback durante il suo mandato a Tuscaloosa, ma Blake Barnett potrebbe essere colui che rompe questo incantesimo. Ovviamente non è scontato che metta sotto il senior Jake Coker e tutti gli altri passer dei Crimson Tide nel 2015, ma Barnett appare diverso da qualsiasi altro giocatore che lo ha preceduto agli occhi di Saban che lo ha lungamente utilizzato da early enrollee come titolare nel lavoro primaverile. Coker potrebbe finire per essere lo starter, ma non è detto che lo sia ancora quando si farà novembre.

26. Jacques Patrick, RB, Stato Florida

Dalvin Cook è il runningback starter indiscusso nella depth chart di Florida State dopo una stagione da oltre 1.000 yard come matricola lo scorso anno. Sembra una bestemmia ma non importa tanto chi sostituirà Jameis Winston come quarterback, i Seminoles concentreranno i loro sforzi per stabilire la corsa come opzione primaria nel 2015. Patrick ha impressionato durante la sessione di primavera, e dovrebbe già essere la prima opzione come backup dietro Cook quando la squadra aprirà la stagione, in grado di fornire un bel cambiamento di ritmo tale da scompaginare le carte in tavola.

25. Terry Beckner Jr., DT, Missouri

La reputazione di Missouri nello sviluppo di alto livello delle linee difensive, è stata una motivazione importante per per Terry Beckner Jr. che ha scelto di rimanere vicino alla sua casa ad East St. Louis per college. Peraltro, a differenza di tanti altri Tigers, trasformatisi negli anni di college in fenomeni difensivi, Beckner rischia di esserlo già, con le sue enormi doti atletiche così necessarie per un torneo massacrante quale è la SEC. David Morrison del Columbia Daily Tribune ha osservato che Beckner ha portato 117 placcaggi durante il suo ultimo anno di high school, che fa ben sperare per la sua capacità di sostituire nelle statistiche gente come Shane Ray e Marcus Golden.

24. CeCe Jefferson, DE, Florida

Qualcuno dalle parti di Gainesville si dev’essere cagato addosso nel lasso di tempo tra la firma della LOI da parte di Jefferson, ed il suo deposito nella sede di Florida, che ha assicurato a McElwain un giocatore importante per la ricostruzione del programma. Jefferson è il vero affare della classe di recruiting 2015, come ha dimostrato al liceo, quando ha dominato le opposte linee offensive ed ha scintillato anche negli all-star game. In molti, giù nelle paludi sognano già di aver trovato il degno sostituto di Dante Fowler Jr.

23. Christian Wilkins, DT, Clemson

Uno dei giocatori che più è cresciuto di interesse prima della scadenza del recruiting 2015, Christian Wilkins ha legittimato questa scalata nell’Under Armour All-America che lo ha visto registrare un sack in difesa e bloccare un punto addizionale, riportato da lui stesso all’altro capo del campo. La congiunzione sportiva vuole che Clemson debba riassemblare tutta la linea difensiva nel 2015, e Wilkins pare cada proprio a fagiuolo per essere uno dei prossimi starter: è un po’ più longilineo di un DT standard, ma ai Tigers dopo l’esperienza Beasley non credo si facciano molti problemi in fatto di misure standard, e questo peraltro aggiunge un innegabile elemento di velocità al giocatore.

22. Neville Gallimore, DT, Oklahoma

La recluta canadese sarà da subito, come minimo, un giocatore chiave di rotazione per l’interno della linea difensiva, se non la soluzione definitiva per la sostituzione di a starter di Jordan Phillips. I Sooners hanno un sacco di pezzi chiave che ritornano al loro posto in difesa, ma la capacità di Gallimore per fare giocate chiave a Defensive Tackle contribuirà in modo significativo ad una squadra che cerca già da un po’ di tornare a giocarsi il titolo nazionale.

21. Trent Thompson, DT, Georgia

È logico aspettarsi molto dal miglior giocatore della classe 2015 del recruiting, secondo 247sports, Trent Thompson ha il potenziale per farsi ricordare come uno dei migliori giocatori di college football quando la sua carriera a Georgia sarà finita. Per lasciare questo segno, probabilmente inizierà in fretta, date le esigenze di Georgia di riempire il posto a tackle quanto prima, con la qualità necessaria. Il mix di forza, esplosività e accelerazione deve solo essere messo a disposizione della squadra con criterio, per rendere al massimo.
La defensive line dei Bulldogs sta attraversando una serie di modifiche e ci sarà senza dubbio un posto per Thompson, che è la punta di diamante del recruiting della squadra nella sua ultima classe. Fisicamente, dovrebbe essere in grado di intervenire subito e giocare. Sarà una grande arma sui terzi down per il defensive coordinator Jeremy Pruitt, per cui mantenere Thompson in Georgia e strapparlo alle concorrenti della SEC è stato già di per sé una vittoria.

20. Breiden Fehoko, DT, Texas Tech

La difesa di Texas Tech ha bisogno di una correzione importante dopo aver concesso agli avversari ben 6,2 yard per giocata la scorsa stagione, vanificando il lavoro dell’attacco considerato assolutamente scoppiettante. Quest’anno c’è speranza per una inversione di tendenza, con l’arrivo del nuovo coordinatore David Gibbs. E Gibbs deve essere ottimista circa la sua linea difensiva per la prossima stagione, in particolare con Fehoko, uno dei migliori 50 prospetti della nazione. Il nativo delle Hawaii ha registrato 16 sack e sei fumble forzati nel suo ultimo anno in HS. Aspettatevi Fehoko immediatamente in campo, e proficuamente, per i Red Raiders nel 2015.

19. Jamal Peters, S, Stato Mississippi

I Bulldogs hanno perso alcuni starter chiave della squadra dello scorso anno che ha fatto inizialmente gridare al miracolo, e conteranno sicuramente sulle matricole di talento per contribuire subito. Dan Mullen non ha generalmente fatto affidamento su true frosh, ma Peters sarà immediatamente coinvolto nella secondaria e giocherà un ruolo importante nella ricostruzione della difesa della squadra in una come sempre difficile SEC West.

18. Marlon Humphrey, CB, Alabama

Uno dei giocatori più veloci della NCAA, Marlon Humphrey ha potuto lavorare in tranquillità sulla tecnica data la scorsa stagione da redshirt, con una Alabama piena di cornerback di valore a cui rivolgersi, e nel frattempo si è dilettato con la squadra di atletica, con buonissimi risultati nella staffetta 4×400 metri. Ora è pronto a dare il suo contributo ad una squadra che ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giocatori di secondaria, e metterà a disposizione le sue straordinarie doti di recupero ed il naso per la palla, ed ovviamente le sue gambe che ne hanno già fatto una stella dell’atletica, giù a Tuscaloosa.

17. Dillon Bates, LB, Tennessee

Dillon Bates, tra i giocatori che abbiamo citato finora, è l’unico che ha messo veramente i piedi in campo, e da true frosh aveva già fatto sei placcaggi nelle prime quattro partite di Tennessee, prima dell’infortunio muscolare che lo ha fermato e che ha costretto i Volunteers a spenderci una redshirt per salvare un anno della sua eleggibilità, e dopo aver trascorso l’anno scorso come backup del WLB Jalen Reeves-Maybin, sembra un candidato autorevole nella posizione di MLB, anche se occorre per lui mettere su massa e passare dalle 220 libbre dell’anno scorso, alle auspicate 240 come vorrebbe coach Butch Jones.

16. Solomon Thomas, DE, Stanford

Una linea difensiva carica di veterani ha reso possibile per Stanford l’anno di Redshirt per Thomas, un tempo addizionale per farlo sviluppare, che dovrebbe pagare con una performance degna delle 5 stelle con cui era stato valutato come il secondo miglior SDE nella classe del 2014. I Cardinal sono riusciti ad affrontare grandi perdite per la difesa in ognuno degli ultimi anni senza avere un sostanziale calo della qualità. Thomas dovrebbe far parte di questo progetto di mantenimento, senza contare che Stanford è sinonimo di standard mentali molto alti.

15. Christian Kirk, WR, Texas A&M

Texas A&M ha cinque ricevitori produttivi che tornano dall’anno scorso, ragionevole pensare che per gli ultimi arrivati nel reparto, rimangano solo le bricione. Ma Christian Kirk non non credo finirà a fare il sesto o settimo receiver, avendo già lasciato il segno durante gli allenamenti di primavera: le piccole dimensioni ne fanno un prospetto perfetto per lo slot e per i ritorni, su cui si è esibito nel marzo scorso. Per la stagione 2015, il miglior prospetto dell’Arizona è pronto, e per l’occasione lui e Kyle Allen, nemici ai tempi della HS a Scottsdale, saranno giocoforza gomito a gomito per riportare TAMU dove l’avevano lasciata Manziel, Evans e Matthews.

14. Byron Cowart, DE, Auburn

Le panne difensive di Auburn della scorsa stagione si possono addossare grandemente all’andamento della linea ed alla sua incapacità di mettere pressione sul quarterback: 21 sack in 13 partite, di cui solo 10 in gare di conference. Byron Cowart deve fornire un forte impulso a questo numero, con le sue potenzialità da linebacker in un corpo da defensive end.
Cowart ha scelto Auburn su Florida “grazie” al licenziamento di Will Muschamp, riassunto poi come DC in Alabama, ed assieme all’End Carl Lawson, che ha saltato la scorsa stagione per un crociato anteriore, darà ad Auburn un deciso colpo di gas ad una asfittica passrush.
Con Muschamp coordinatore, a Auburn si aspettano dei Tigers in netto miglioramento in difesa. Cowart è un pezzo fondamentale del puzzle per Muschamp, e quest’ultimo è il mentore di Cowart, l’alchimia deve per forza scattare.

13. Jeff Jones, RB, Minnesota

Minnesota si è permessa il lusso di tenere Jeff Jones a guardare la scorsa stagione, dato che il senior David Cobb ha chiuso una stagione da 1.200 yard e ha finito per correre per più di 1.600 yard. Ma ora che Cobb ha tolto le tende, è l’occasione per Jones di essere il punto focale dell’attacco dei Golden Gopher, e le sue quattro stelle promettono sicuramente bene: nativo di Minneapolis, con 92 TD e oltre 4.600 yard in HS, Jones è stato MVP del Under Armour All-America 2014, accumulando 72 yard tra pass e run, con un touchdown su ricezione. Con Minnesota che ha perso anche un bersaglio non indifferente con la partenza del tight end Maxx Williams, la capacità Jones di ricevere fuori dal backfield sarà un bene prezioso.

12. Tyron Johnson, WR, LSU

Malachi Dupre è entrato la scorsa stagione true freshman ed è diventato subito un playmaker, come a ribadire la portentosa magia che avvolge un programma che sforna campioni ma li perde troppo in fretta. Quest’anno sarà la volta di Johnson. Come Dupre, Johnson è un prospetto di altissimo valore da New Orleans che dovrebbe essere immediatamente impiegato a causa della sua rapidità eccezionale e delle sicure mani. Si sono sprecati i confronti con l’ultimo fantastico receiver uscito da Baton Rouge, Odell Beckham, Jr., ma tutto lascia il tempo che trova, ad esclusione della pressione sul ragazzo, già altissima prima ancora che metta i piedi in campo per la sua prima gara ufficiale.

11. Daylon Mack, DT, Texas A&M

Texas A&M è apparsa, nel 2014, in forte difficoltà in difesa, se si esclude la matricola defensive end Myles Garrett. Il probabile inserimento di Daylon Mack nel mezzo della linea potrebbe rivoltare come un calzino l’opinione sul reparti, facendolo diventare un punto di forza. Con velocità e agilità normalmente riservate ai linebacker, ha i numeri per essere devastante, basta chiedere aiquarterback e runningback che ha letteralmente sbranato durante l’Under Armour All-American.

10. Martez Ivey, OT, Florida

Florida deve ricostruire, e questo si era abbondantemente capito. Un po’ lo deve fare per creare una discontinuità con gli ultimi anni di magra, ed un po’ per le necessità come la linea offensiva, gravemente carente di uomini di esperienza, dopo aver perso quasi tutti gli starter del 2014 ad esclusione della guardia Trip Thurman. È evidente che il cuore di questo sport, che sembra così moderno, è ancora antico, ovvero nelle linee, dove si vincono i campionati. Questa primavera i Gators hanno lavorato con solo otto bloccatori borsisti, e tre di questi sono matricole che avevano redshirtato lo scorso anno. Martez Ivey, cinque stelle, dopo essere stato conteso tra Auburn e Florida, è nel mazzo dei linemen che verranno provati durante l’estate, e la sua reputazione lo mette già nel radar degli addetti ai lavori come RT, pur avendo la fisiologica necessità di aggiungere massa muscolare al suo corpo.

9. Calvin Ridley, WR, Alabama

Quello che era fondamentalmente un ruolo a monologo l’anno scorso con Amari Cooper, avrà probabilmente un cast molto più folto il prossimo autunno ad Alabama, dato che nessuno dei WR dei Crimson Tide appare in grado di sfiorare la produzione, e l’efficacia, di Cooper nel 2014. Uno che potrebbe raggiungere (o almeno avvicinare) quel potenziale prima di altri è Calvin Ridley, top-rated wideout della classe 2015. In primavera, Chris Black, Robert Foster e ArDarius Stewart si sono litigati il posto di starter, ma l’arrivo di Ridley in estate rischia seriamente di scompaginare tutte le carte. I mostri sacri con cui confrontare le stagioni da rookie, come Cooper appunto, o Julio Jones, farebbero tremare i polsi a parecchi, vedremo come se la caverà e cosa riuscirà a cavarne fuori il “mago” Lane Kiffin.

8. Canton Kaumatule, DE, Oregon

Ad Eugene piace avere giocatori di impatto provenienti dalle Hawaii: finita l’era Marcus Mariota, promette di iniziare quella di Canton Kaumatule, recruiting a 5 stelle da Buckner, lungo la linea difensiva. Kaumatule ha giocato sia DE che Offensive Tackle al liceo, e sebbene possa finire a giocare sulla linea offensiva con le papere di Oregon, per ora il suo migliore adattamento è a fare l’edge, dove potrebbe sfruttare la rapidità di uscita allo snap, riempiendo il posto lasciato libero da Arik Armstead diventato professionista. Con il suo fisico ancora tutto sommato longilineo per il ruolo (6’7″ 290), può ancora mettere su massa, rischiando di diventare una sorta di gigantesco Shawn Oakman, bei ricordi di sponda Baylor.

7. Kahlil McKenzie, DT, Tennessee

Tennessee non è nuova a matricole buttate presto nella mischia, coach Butch Jones ha inviato circa due dozzine di giocatori del primo anno sul campo la scorsa stagione, anche se con risultati a volte deludenti come il nono posto in conference per difesa sulle corse. Un’altra ondata di nuovi arrivati ​​saranno molto probabilmente chiamati a dare manforte ai veterani, e tra questi spicca di sicuro Kahlil McKenzie. Massiccio collassatore di tasche che completa perfettamente il defensive end Derek Barnett, McKenzie si muove molto più velocemente di quello che ci si aspetterebbe per un giocatore della sua stazza. Il figlio dell’ex linebacker di Tennessee ed attuale GM dei Raiders, Reggie McKenzie, Kahlil non ha giocato il suo ultimo anno di liceo, dopo l’ineleggibilità in seguito ad un trasferimento, ha continuato comunque a lavorare fuori dal campo e affinare le sue capacità, da junior fu devastante con 12 sack e 74 placcaggi.

6. Derwin James, S, Florida State

Florida State ha visto partire tanti ragazzi quest’anno, e la partenza più vistosa è senza dubbio quella di Winston, ma dove i Seminoles hanno più bisogno di rinforzi è nella secondaria. Uno comunque è già arrivato, come early enrollee, ed ha fatto vedere già che un posto l’ha prenotato: Derwin James. Con FSU che cercherà di spostare Jalen Ramsey verso il cornerback per puntellare la posizione, James potrebbe trovarsi nella rotazione sia a free che a strong safety. Quest’ultima sembra più probabile, anche se potrebbe essere schierato come situazionale a nickel, e in quanto a grinta sicuramente è già in grado di fare il titolare inamovibile: pare che gli stessi compagni gli abbiano consigliato di “darsi una calmata” durante le spring practice, e lo spring game di FSU lo ha confermato, James per ora gioca con la bava alla bocca.

5. Malik Jefferson, LB, Texas

Coach Charlie Strong ha già cambiato la cultura del programma dei Longhorns con il suo stile e e la sua tenuta della truppa a ritmi alti e senza scuse. I giocatori che ha reclutato devono adattarsi questo approccio, e Malik Jefferson ha la faccia di uno che potrebbe essere il nuovo volto della gloriosa Texas. i Longhorns hanno perso due linebacker, laureatisi, e Jefferson, early enrollee, ha già lavorato con la squadra in primavera, mostrandosi tutto sommato già a proprio agio. L’eccellente mente difensiva di Strong potrebbe essere ciò che serve a Jefferson per diventare da grande promessa a grande realtà, ed affiancarsi subito a Jordan Hicks e Steve Edmond.

4. Jabrill Peppers, S, Michigan

In realtà Jabrill Peppers 2.0: era già tra i giocatori più attesi del 2014 anche grazie alla valutazione 5 stelle da Rivals, ed il premio di Usa Today come miglior difensore della nazione a livello di High School, ma una serie di infortuni alle caviglie gli ha reso impossibile andare oltre a tre gare ad inizio stagione, per poi redshirtare grazie ad un permesso della NCAA a febbraio. Quest’anno torna dopo aver terminato un percorso di spostamento da cornerback a safety che per ora sembra essere piuttosto produttivo, lo vedremo pattugliare il “retro” del campo immaginando che gli saranno dati ampi spazi grazie al suo atleticismo pazzesco, ma lo staff sembra non mettersi limite nell’utilizzo di Peppers sia corner che nickel che safety, oltre a returner.

3. Iman Marshall, CB, USC

Marshall è il cornerback top-ranked nella classe di reclutamento 2015, e la scorsa stagione a Long Beach Poly ha deflettato 16 passaggi. Questo fa di lui un bene prezioso nella Pac-12 pass-heavy di questi ultimi anni. Su Marshall USC, ed il suo coach Steve Sarkisian, punta molto grazie alla sua fisicità alla linea di scrimmage, per calare drasticamente le 20 segnature su passaggio nel 2014. Assieme alla safety Su’a Cravens, questa secondaria deve fare un passo avanti se USC vuole tornare a coltivare sogni di gloria. Listato cornerback, ha un fisico che lo può tranquillamente portare a safety o a nickel, e la sua duttilità lo aiuterà a trovare posto immediato negli starter.

2. Josh Rosen, QB, UCLA

Brett Hundley ha guardato un anno prima di potersi mettere al volante di UCLA, ma Josh Rosen potrebbe non dover aspettare così a lungo. Anche se i Bruins non hanno fatto dichiarazioni ufficiali in merito, tutti i segnali indicano il quarterback a 5 stelle vincente per il ruolo di starter della stagione 2015, anche grazie al suo arruolamento anticipato ed al lavoro primaverile già svolto.
Rosen ha peraltro già esperienza di gioco di fronte a folle di considerevoli dimensioni e con enorme attenzione dei media, dato che il suo liceo il California (San Giovanni Bosco) è stato regolarmente classificato tra i top team nella nazione e spesso passato in televisione. Se si combina questo con un “braccione” e una grande consapevolezza dello spazio, e ci vorrà molto per tenerlo fuori dal campo in questa stagione. In una conference dove il gioco di passaggio è fondamentale, una responsabilità non da poco.

1. Kevin Toliver II, CB, LSU

Toliver era stato inchiodato da LSU praticamente quando aveva smesso di prendere il latte dalla tetta della mamma. Non è una sorpresa, quindi, che abbia firmato e si sia iscritto anticipatamente, così facendo si è regalato una forte possibilità di essere uno dei cornerback titolari dei Tigers nel mese di settembre. Ma se anche Toliver avesse aspettato fino all’estate, sarebbe stato in grado di scavalcare tutti gli altri in campo come uno dei defensive back migliori della covata 2015: l’allineamento all’esterno e la capacità di sportellare con i wideout più fisici lo rende adatto a LSU, dove in primavera ha fatto faville. Jalen Collins è già finito in archivio?