South Florida Bulls: quick preview 2015

south-florida-greenFootball Study Hall Ranking: n. 90

Head Coach: Willie Taggart (3rd year, 6-18)

Record 2014: 4-8

Match da non perdere: vs. Memphis (Oct. 2), at Central Florida (Nov. 27)

Marlon Mack
Marlon Mack

Punto di forza: devastante nel suo primo anno in NCAA, il runningback Marlon Mack ha conquistato il First Team della AAC correndo per 1,041 yards e 9 TD; una garanzia per i Bulls e per coach Taggart, che però ha deciso di svoltare verso un gioco più moderno, improntato sulla up-tempo offense, scelta che, incredibilmente, potrebbe portarlo a rinunciare alle galoppate del suo numero 5, rivelatosi comunque un’ottima opzione anche al di fuori del backfield, dove rischia di essere utilizzato parecchio nel 2015.

Punto debole: la difesa ha offerto un rendimento decisamente inferiore a quanto previsto, soprattutto in considerazione di alcune ottime individualità che la compongono, motivo per cui è stato chiamato a Tampa Tom Allen, coordinator esperto che ha immediatamente optato per il passaggio dal più tradizionale schieramento 3-4 al maggiormente innovativo 4-2-5, con l’intento di risvegliare quell’aggressività che rese celebre i Bulls nel recente passato.

First look offense: la partenza improvvisa di Mike White, che ha deciso di trasferirsi in primavera, ha di fatto aperto la lotta per quarterback position, per la quale sono in corsa l’ex backup Steven Bench, 611 yds, 3 touchdowns, 2 intercetti, e il sophomore Quinton Flowers, che pur non avendo mai convinto quando è sceso in campo nel corso del freshman year, sembra essersi conquistato i favori del pronostico in primavera, chiudendo in crescita spring game e sedute di allenamento successive.
Ulteriore ostacolo, per l’introduzione dell’up-tempo offense, la decimazione del reparto WR, che ha perso i primi tre receiver della scorsa stagione e sarà costretto ad affidarsi al transfer da Kentucky A.J. Legree, pronto finalmente ad esordire con la divisa di South Florida, dopo un lunghissimo anno passato a veder giocare i suoi nuovi compagni; lui, Rodney Adams, 323 yards e 2 TD, e il TE Sean Price saranno le prime tre opzioni aeree di un attacco che riparte da una linea profondamente rinnovata, con soli due starter tornati a Tampa, le senior guard Thor Jozwiack e Brynjar Gudmundsson.

First look defense: attesa per vedere all’opera Jamie Byrd, leading tackler del torneo 2014 con 95 placcaggi, nella nuova posizione di “Husky”, ibrido tra safety e linebacker che ricoprirà a partire da quest’anno, in cui si allontanerà dal suo amato back-end per dare manforte ad una mediana che si affiderà al sophomore Auggie Sanchez, 65 stops, e al senior Tashon Whiterhurst, pronto a rilevare lo starting spot se verrà confermata la sospensione di Nigel Harris.
Lamar Robbins affiancherà Johnny Ward, 2 intercetti, nel ruolo di corner, mentre la profondità sarà curata da Tajee Fullwood e Nate Goodwin, 75 tackles, uno dei pochi giocatori esperti rimasti al servizio di Allen, che sarà chiamato a lavorare su una linea decisamente carente in pass rushing, e ricostruita intorno al senior DE Eric Lee, 6.0 tackle for loss messi a segno nel passato torneo.

Nigel Harris
Nigel Harris

NFL Prospect to watch: senza ombra di dubbio è uno dei migliori talenti nel roster dei Bulls, ma sul linebacker Nigel Harris pende una sospensione, comminatagli in primavera, per aver violato alcune regole comportamentali del team, punizione che rischia seriamente di costargli la stagione, quella che, almeno sulla carta, poteva coincidere con la sua definitiva consacrazione. Atletico, aggressivo, veloce, dopo essere arrivato a Tampa senza un ruolo definito ha scalato rapidamente la depth chart facendosi notare per la ferocia con cui attaccava il portatore di palla; qualità che ha sempre caratterizzato il suo stile di gioco e che lo ha reso un colpitore efficace e produttivo, capace di chiudere con 77 placcaggi, 10.5 tackles for loss e 2.0 sacks la sua seconda season in NCAA.