Minnesota Golden Gophers: quick preview 2016

minnesota-12-Football Nation Ranking: n. 51

Head Coach: Tracy Claeys (1st year, 2-4)

Record 2015: 6-7

Match da non perdere: at Penn State (Oct. a), vs Northwestern (Nov. 19)

Shannon Brooks
Shannon Brooks

Punto di forza: dopo una positiva freshman season i runningback al secondo anno Shannon Brooks, 709 yards, 7 TD, e Rodney Smith, 670 yds, 2 touhdowns, si candidano ad essere il miglior tandem di runner della Conference, e riportare i Golden Gophers ai fasti di qualche anno fa, quando sulla coppia formata da Marion Barber III e Lawrence Maroney avevano costruito le loro fortune; il primo più abile a macinare yards con costanza, il secondo più propenso a sfornare big play, consentiranno a Coach Claeys, confermato alla guida del team dopo essere subentrato come HC ad interim la scorsa stagione, di variare spesso le trame di gioco.

Punto debole: la difesa sui passaggi è stata la forza di Minnesota l’anno passato, ma l’uscita di scena dei due corner Briean Boddy-Calhoun ed Eric Murray creerà sicuramente qualche problema al nuovo DC Jay Sawvel, che nonostante possa contare su due ragazzi ceh hanno già visto il campo con costanza lo scorso anno, Jalen Myrick, 1 INT, 2 pass defended, e KiAnte Hardin, 13 placcaggi, avrà bisogno di un po’ di tempo per rinsaldare le secondarie; la buona notizia è che il recupero di Demarius Travis, infortunatosi nel season opener contro TCU la scorsa stagione, riconsegna al reparto il suo leader ed un placcatore eccezionale, che difenderà la zona profonda con il confermato Adekunle Ayinde, 43 stops messi a segno nel 2015.

First look offense: gli obiettivi principali del coaching staff erano due, proseguire nel miglioramento e nella crescita di Mitch Leidner, diventato uno dei QB più affidabili della Conference lo scorso autunno, e trovare dei lineman in grado di innalzare fin da subito il livello di una OL che ha dato più di un problema la passata regular season, incidendo negativamente sullo sviluppo del gioco; il right tackle Jonah Pirsig è l’elemento attorno a cui costruire il nuovo quintetto titolare, che oltre ai ritorni del centro Tyler Moore e del LG Connor Mayes può contare su due importanti innesti, entrambi provenienti dalla NJCAA, la RG Vincent Calhoun e, soprattutto, il left tackle Garrison Wright, giocatore versatile che sa offrire un ottimo supporto sia in fase di blocco che di protezione sui passaggi.
Proprio sui pass i Gophers dovranno trovare una nuova quadratura, visto che non si potrà più fare affidamento sulle doti di playmaker di K.J. Maye, fondamentale in alcune situazioni critiche l’anno scorso; a sostituirlo sarà molto probabilmente Eric Carter, 255 yards, 1 TD, che occuperà il ruolo di slot lasciando a Drew Wolitarsky, 524 yds, 3 touchdowns, e l’interessantissimo sophomore Rashad Still, 194 yards, 3 TD, il compito di allargare le difese avversarie, aprendo gli spazi alle prese del tight end Brandon Lingen, opzione spesso gradita al quarterback numero 7, che lo ha servito in 33 occasioni per 428 yds e 3 touchdowns totali.

First look defense: il linebacking corp si preannuncia come il punto di forza della defense di Minnesota, che può contare sul ritorno a Minneapolis di due titolari di valore come Cody Poock, secondo miglior placcatore della squadra con 99 tackles all’attivo, e Jack Lynn, autore di 76 stops e 11.0 tackles for loss in un anno che lo ha consacrato come uno dei pass rusher più pericolosi ed efficaci dell’intera Big Ten; potenziale playmaker, guiderà la mediana dallo strongside, sul lato opposto all’emergente Jonathan Celestin, 43 placcaggi nella sophomore season.
Davanti a loro una linea difensiva che recupera un solo starter, il DT Steven Richardson, 8.0 tackles for loss, 3.0 sacks, affiancato da Merrick Jackson nel mezzo, ma che lancerà in maniera definitiva i fratelli Ekpe, Hendrick e Scott, cresciuti parecchio durante l’offseason e particolarmente stimolati dall’opportunità di giocare finalmente insieme, da titolari, con la divisa dei Gophers.

Mitch Leidner
Mitch Leidner

NFL Prospect to watch: in pochi lo avrebbero detto un paio di anni fa, quando il ragazzo sembrava orientato a trasformarsi in un novello Tim Tebow, ma MItch Leidner è diventato uno dei quarterback più attenzionati e seguiti dagli scout NFL, che sono saliti spesso a Minneapolis per osservare, di persona, i tanti miglioramenti che ha messo in mostra nel corso della junior season, conclusa con 2,701 yards lanciate, per 14 TD pass e 11 INT; cresciuto come passer, ha completato il 60 percento dei pass tentati nel 2015, nonostante continui a rimanere un dual-threat capace di colpire anche su corsa, 270 yds e 6 touchdowns in autunno, ha decisamente migliorato la tecnica di lancio, a partire dal rilascio fino allo spin dell’ovale. In possesso delle dimensioni fisiche adeguate per imporsi anche tra i professionisti, mobile all’interno della tasca e in grado di correre la palla se necessario, deve ancora trovare una maggiore continuità e diventare più fluido nella gestione degli handoff, visto che spesso risulta facilmente leggibile quando consegna la palla ai propri RB.