Middle Tennessee State Blue Raiders: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 78

Head Coach: Rick Stockstill (12th year, 72-66)

Record 2016: 8-5

Match da non perdere: vs. Vanderbilt (Sep. 2), at Western Kentucky (100 Miles of Hate, Nov. 17)

Richie James

Punto di forza: la spread offense di MTSU ha prodotto benissimo lo scorso anno raggiungendo l’ottavo posto del ranking NCAA con quasi 518 yards conquistate in media a partita, merito soprattutto di un attacco aereo che ha fatto faville e che promette di dare spettacolo anche nel 2017, avendo recuperato i due migliori target della passata stagione Richie James, 1,625 yards e 12 TD, e Ty Lee, 699 yds e 9 touchdowns; saranno ancora loro i protagonisti principali di un gruppo che presenta tante opzioni, a partire da Patrick Smith, 332 yards, 4 segnature, fino ad arrivare agli emergenti Isaiah Upton e C.J. Windham, ragazzi in rampa di lancio e pronti a far sentire il loro peso sul terreno di gioco.

Punto debole: la linea difensiva ha perso parecchi pezzi e al centro sarà costretta a ruotare diversi elementi per sopperire a dei limiti fisici che presentano entrambi i candidati a diventare starter, Justin Akins e Malik Manciel, che non superano i 120 kg di peso; mancanza di dimensioni che quindi il nuovo DC Scott Shafer, ex HC di Syracuse, dovrebbe appunto sopperire con un’ampia rotazione, nella speranza che all’esterno Walter Brady, transfer da Missouri rimasto fermo una stagione a causa delle regole sull’eleggibilità della NCAA, non abbia perso lo smalto mostrato nella freshman season, quando aveva messo a segno 5.5 tackles for loss e 7.0 sacks giocando backup con i Tigers.

First look offense: coach Stockstill ha vinto la sua scommessa e alla fine ha dimostrato che aver puntato sul talento del figlio Brian è stata la scelta giusta e adeguata per consentire ai Blue Raiders di crescere in fretta e diventare una delle contender più accreditate della Conference USA; a proteggerlo ritroverà Charles Brewer e Carlos Johnson, con il primo che ricoprirà un ruolo di fondamentale importanza sul suo lato cieco, nella posizione di RT, più tre ex backup che dovranno calarsi velocemente nei loro rispettivi starting spot, a partire dal centro Robert Behanan, in primavera provato anche all’esterno come OT su entrambe i lati.
Volti nuovi anche per quanto riguarda il backfield offensivo che molto probabilmente lancerà il talentuoso Maurice Gordon, messosi in luce con il Navarro College, in Texas, e pronto a raccogliere l’eredità dell’ormai ex leading rusher I’Tavious Mathers; alle sue spalle il backup 2016 Terrell West, 168 yards, 1 TD, si dividerà le portate con l’ex WR Desmond Anderson e Shane Tucker, tornato al ruolo originario dopo un anno passato a giocare come receiver.

First look defense: in dodici mesi il corpo linebacker ha trovato una nuova dimensione, ed ora è il fulcro di una difesa che sembra essere sul punto di fare il salto di qualità decisivo, complice l’interpretazione più aggressiva che imporrà il nuovo defensive coordinator, pronto a sfruttare l’esperienza e la tecnica del terzetto di titolari, capitanato dal junior Chris Melton, leading tackler del passato torneo con 102 placcaggi all’attivo; al suo fianco Darrius Harris, 74 stops, 8.5 tackles for loss, e D.J. Sanders, 66 tkl, 2.0 sacks, offriranno il solido valido contributo nell’affrontare le corse, fornendo anche un valido supporto in fase di copertura.
Situazione in cui sarà necessaria una maggiore concentrazione da parte delle secondarie, e soprattutto dai cornerback Charvarius Ward, 2 intercetti e 3 pass defended fatti registrare da riserva, e Mike Minter, la star del reparto con 2 INT e 10 broken pass all’attivo; lui è il giocatore che si occuperà di sbarrare la strada al WE #1 dell’attacco avversario, agevolando il lavoro della confermata coppia di safeties composta da Alex Dale, 61 placcaggi, e Jovante Moffett, 76 tackles.

Brent Stockstill

NFL Prospect to watch: costantemente in crescita nelle stagioni giocate a Murfreesboro, ha fatto un ulteriore passo in avanti lo scorso anno, quando ha iniziato a lavorare con l’OC Tony Franklin, mentore di Jared Goff a Berkeley; dotato di un buon braccio, accurato, preciso, che con il tempo è migliorato anche come potenza, Brent Stockstill è forse andato anche oltre alle aspettative iniziali, diventando uno dei quarterback più produttivi e completi dell’intero panorama NCAA.
Abile game manager, eccezionale conoscitore del gioco e della propria squadra, ha dimostrato di consecere sempre alla perfezione i compagni con cui gioca e sa distribuire l’ovale in ogni zona del campo, dote che ricorda, seppur per ora molto da lontano, un certo Drew Brees, con cui ha in comune un altezza, 182 centimetri, non proprio adatta a ricoprire questo ruolo nel football professionistico; mobile all’interno della tasca, in grado di scramblare se necessario, possiede la freddezza necessaria per gestire la pressione e sarà fondamentale, per il suo futuro, ciò che mostrerà quest’anno, soprattutto contro avversari di livello, come Vanderbilt, Syracuse e Minnesota, che affronterà nelle prime tre uscite stagionali.