Michigan Wolverines: quick preview 2016

michigan-12-matteFootball Nation Ranking: n. 7

Head Coach: Jim Harbaugh (2nd year, 10-3)

Record 2015: 10-3

Match da non perdere: ay Michigan State (Oct. 29), at Ohio State (Nov. 26)

Chris Wormley
Chris Wormley

Punto di forza: la difesa ha trascinato i Wolverines la scorsa stagione, e dopo aver chiuso al quarto posto della nazione nel 2015 può ancora migliorare sotto la guida di Don Brown, l’allenatore che ha condotto Boston College fino alla vetta della NCAA; Chris Wormley, 14,5 tackles for loss, 6,5 sacks, coadivuato all’esterno da Taco Charlton, 30 placcaggi, e Ryan Glasgow, 15 stops, 1,0 sack, affiancato all’interno da Maurice Hurst, saranno i leader di una linea difensiva che ha svolto un lavoro fondamentale in pass rushing l’anno passato.

Punto debole: il running game di Michigan non ha funzionato come Coach Harbaugh sperava, e nonostante l’anno di esperienza in più alle spalle sarà difficile vedere un miglioramento da parte dei veterani De’Veon Smith, 753 yards, 6 TD, e Drake Johnson, 271 yds, 4 touchdowns, principali protagonisti del backfield nella passata stagione; un altro senior, Ty Isaac, 205 yards, 1 TD, e qualche underclassemen proveranno a fornire il loro contributo alla causa, nella speranza di aumentare una produzione decisamente deficitaria.

First look offense: ad un anno di distanza Jim Harbaugh è di nuovo alle prese con la nomina dello starting quarterback, con un altro transfer in procinto di prendere le redini dell’attacco dei Wolverines; John O’Korn, ex Houston, sembra infatti aver battuto la concorrenza del junior Wilton Speight e del senior Shane Morris in primavera, guadagnandosi la chance di partire titolare al day one, contro Hawaii, e sistemarsi alle spalle del centro Mason Cole, il giocatore scelto dal coaching staff per sostituire Graham Glasgow in una linea difensiva che cambia, appunto, un solo elemento, inserendo il sophomore Grant Newsome sull’estremo sinistro.
Le guardie Ben Braden, Kyle Kalis, e il right tackle Erik Magnusson completano un reparto che si avvarrà della collaborazione del fullback Harry Poggi e del tight end Jake Butt, uno dei pilastri del gioco aereo di Michigan, rivelatosi già fondamental la scorso anno con 54 prese per 651 yards e 3 TD messi a segno; lui e i receiver veterani Amara Darboh, 727 yds, 5 touchdowns, e Jehu Chesson, 764 yards, 9 TD, saranno i terminali principali di un passing game che può contare anche su Drake Harris e Perry Grant, già visti all’opera in autunno.

First look defense: la perdita di ben tre starter in mediana ha condotto il coaching staff ad operare una scelta ben definita, spostando il fenomenale Jabrill Peppers più avanti, sulla linea dei linebacker, dove troveranno spazio i senior Mike McCray e Ben Gedeon, 34 placcaggi, inside LB che hanno scalato la depth chart in primavera e che si aggiungeranno a Lawrence Marshall, pronto a fare il suo ingresso sul terreno di gioco, al posto di un lineman, quando Michigan deciderà di passare alla 3-4 e schierare un BUCK.
Jourdan Lewis, 2 intercetti e ben 20 broken pass all’attivo nel 2015, continuerà a proteggere la sideline sul lato opposto a Channing Stribling, 2 INT, mentre Dymonte Thomas, giocatore all’ultimo anno che ha accumulato parecchia esperienza come backup nelle scorse stagioni, si unirà a Delano Hill, 46 tackles, sul profondo; una certa attesa ad Ann Arbor si è poi sviluppata intorno a Rashan Gary, top recruit dell’ultima classe che potrebbe già fornire un contributo importante sulla linea, fungendo da backup principale in tutte e quattro le posizioni vista la versatilità mostrata nel corso della sua carriera liceale.

Jabrill Peppers
Jabrill Peppers

NFL Prospect to watch: playmaker eccezionale, in grado di ricoprire più ruoli, in difesa, in attacco, negli special team, riuscendo ad essere sempre e comunque determinante, Jabrill Peppers è un talento assoluto, che oltre ad elevare le quotazioni dei Wolverines è portato, come pochi altri, a cambiare il corso delle partite con giocate decisive; ottimo placcatore, ha chiuso con 45 tackles all’attivo lo scorso anno, giocando principalmente come nichelback, ma trovando spazio anche come cornerback, safety e linebacker, le sue doti di blitzer e l’aggressività con cui è solito attaccare il backfield avversario hanno fatto si che il nuovo DC Don Brown decidesse di utilizzarlo definitivamente in quest’ultimo ruolo nel 2016. Veloce, istintivo, rapido a leggere lo sviluppo dell’azione, offre una buona garanzia in copertura, 10 pass defended, ma deve indubbiamente migliorare sotto quest’aspetto, visto che spesso tende a fidarsi troppo dei propri mezzi e lascia che i WR affrontati creino facilmente separazione. Autore di 2 touchdowns su azioni di corsa, vista la sua capacità nell’evitare gli interventi degli avversari avrà la possibilità di imporsi anche come returner tra i professionisti.