Kent State Golden Flashes: quick preview 2015

Football Study Hall Ranking: 97

Head Coach: Paul Haynes (3rd year, 6-17)

Record 2014: 2-9

Match da non perdere: at UMass (Oct. 17), at Akron (Wagon Wheel, Nov. 27)

Punto di forza: Un difesa assai flessibile, capace di sostenere gli urti, esperta quanto basta per tenere a galla la squadra, totalmente confermata dall’anno scorso, a cui si aggiungono un paio di transfer interessanti ed altrettanti “rientri” da lunghi infortuni.

Punto debole: Un attacco incredibilmente sterile che ha avuto una sola offseason per essere rimodellato, che questo tempo possa bastare è un dubbio più che legittimo, specialmente dopo aver ulteriormente perso i due principali ricevitori del 2014.

Travion Durham

First look offense: un attacco estremamente sbilanciato sul passaggio si porta dietro pochi benefici e molte controindicazioni. L’attuale QB junior Colin Reedon, che verrà verosimilmente confermato, l’anno scorso ha dovuto subire una grossissima pressione dovuta ad un parco runningback giovane, inesperto e poco utilizzato, il risultato è stato un rapporto TD/INT di 14/16 ed una percentuale di completi di un soffio sopra il 57%. I runningback però beneficiano del ritorno del Senior Trayion Durham, all’epoca perfetto accompagnatore dello speedster Dri Archer, e completano il loro parco con il junior Nick Holley, il sophomore Miles Hibbler, il redshirt freshman Raekwon James, ed il freshman P.J. Simmons.
Il parco ricevitori ha perso i due top scorer 2014, ma potrà fare conto sull’affidabile slot Ernest Calhoun (66% di prese), sul sophomore Kris White, chiamato in causa 43 volte nel suo anno da freshman. questi due pur utilizzati limitatamente nel 2014, hanno espresso numeri che fanno ben sperare. A loro si aggiungono le abilità di Holley fuori dal backfield, ed il parco sarà completato da Josh Boyle, James Brooks, Charles Chandler e William Woods, mentre per i TE il nuovo starter verosimilmente sarà Brice Fackler.
La linea può dirsi al riparo da stravolgimenti, con il ritorno quasi in blocco dei suoi giocatori più esperti (Reno Reda, Wayne Scott, Alex Nielsen, Nathan Puthoff), ad esclusione del RT Terrell Johnson verosimilmente sostituito da uno tra Brock Macaulay o Jake Witucki.

First look defense: la prima buona notizia è un ritorno quasi in blocco di tutta la difesa, con l’aggiunta di Devante’ Strickland assente l’anno scorso per tutta la stagione. Con lui, la linea dei LB, considerata tra le migliori della MAC, ritornerà i primi cinque giocatori per esperienza, come il senior Matt Dellinger, ed i junior Elcee Refuge e Darius Redmond, e l’eccellente sophomore Marques Moore già utilizzato nella maggior parte delle gare dell’anno scorso.
Sulla parte anteriore della linea, Jon Cunningham (NT), Terence Waugh (DE), Nate Terhune (DT) verranno affiancati da due note liete come il ritorno di Chris Fairchild assente nel 2014, ed il trasfer da West Virginia Davonte James.
Dalla secondaria, altre ottime notizie come la conferma dei prime cinque ragazzi per esperienza, ma soprattutto di due safety definite “feroci” come la FS Nate Holley, capace l’anno scorso di 106 placcaggi, e la SS Jordan Italiano (72 + 3 intercetti e 3 fumble forzati). Le posizioni al cornerback sono a loro volta ben messe con l’Ohio State transfer Najee Murray ed il sophomore Demetrius Monday. Il problema di questa secondaria, sulla carta tra le top della MAC, è la profondità dei ruoli, perchè praticamente tutti i backup non fanno più parte della rosa, e ci si affiderà a ragazzi che non hanno nessuna esperienza di NCAA.

NFL Prospect to watch: la free safety Nate Holley, Junior da 5’11” per 200 libbre, e fratello gemello del runningback Nick già citato sopra, è leggermente sottodimensionata come altezza ma sul campo ha dimostrato qualità innegabili guadagnandosi i galloni da starter (3 gare) già nell’anno da freshman con 37 placcaggi. Lo scorso anno come sophomore ha sfondato i cento placcaggi, salendo al terzo posto a livello nazionale per placcaggi a gara (12,5) e si è guadagnato gli onori della prima squadra All-MAC. Un vero e proprio bulldozer, con almeno nove placcaggi in ogni partita e almeno dieci in otto delle 11 partite con 17 contro Bowling Green e dieci contro Akron. In copertura non è altrettanto un fulmine di guerra, ancora senza intercetti, ovviamente si sta parlando di un ambito su cui deve lavorare e che fa da contraltare alla sua enorme importanza contro le corse, ma senza dubbio è uno dei ragazzi più interessanti per KSU questa stagione.

Nick a sinistra, Nate a destra, se non si sono scambiati la maglia…