Hawaii Rainbow Warriors: quick preview 2014.

hawaii-00-Football Study Hall Ranking: n. 98

Head Coach: Norm Chow (3rd year, 4-20)

Record 2013: 1-11

Match da non perdere: vs. Northern Iowa (Sep. 13), vs. Wyoming (Oct. 11)

Punto di forza: il ritorno del runningback Joey Iosefa è vera e propria manna dal cielo per una squadra che ha faticato parecchio la scorsa stagione, chiudendo addirittura al centotredicesimo posto della nazione come rushing offense; un risultato dovuto principalmente alle difficoltà incontrate da Hawaii prima che il senior numero 7 rientrasse effettivamente in campo, collezionando una serie di ottime prestazioni nella fase finale della stagione. Con lui disponibile fin dall’inizio della regular season, ogni cosa dovrebbe essere più semplice.

Joey Iosefa
Joey Iosefa

Punto debole: la mentalità è un grosso problema, visto che Rainbow Warriors erano una squadra che sull’aggressività avevano fondato entrambe le fasi del loro gioco, sia difensivo che offensivo, una caratteristica che sembrano aver completamente smarrito da quando sono passati alle dipendenze di coach Norm Chow, grande allenatore, con un passato anche in NFL, che non pare destinato a diventare un profeta in patria. L’ex OC di tanti team di successo a livello universitario spera di aver trovato la chiave di volta ingaggiando un nuovo defensive coordinator, Kevin Clune, che con i suoi metodi e lo schieramento 3-4 può far si che il reparto arretrato diventi un traino per l’intera squadra.

First look offense: una rosa di quattro nomi porterà alla scelta del nuovo starting QB di Hawaii, dalla quale dipenderà buona parte del futuro di questo programma di football; inizialmente il prescelto dovrebbe essere Ikaika Woosley, che nel finale della passata regular season ha dimostrato di possedere una buonissima intesa con Iosefa, ma alle sue spalle si stanno facendo strada altri tre prospetti, Jeremy Higgins, che ha conquistato consensi in primavera, Taylor Graham, reduce da un infortunio al braccio con cui non lancia, e Beau Reilly, che sta cercando di sistemare i suoi risultati accademici per raggiungere una votazione tale che gli permetta finalmente di scendere in campo.
Dalla loro battaglia uscirà il nome di chi lancerà l’ovale a Scott Harding, ricevitore che ha chiuso con 56 prese per 631 yds e 1 touchdown la scorsa stagione e che quest’anno ritorna come leader di un gruppo che potrà contare anche sui sophomore Keith Kirkwood e Marcus Kemp e sul transfer da Utah Quinton Pedroza, ragazzo che ha già lavorato con il QB coach Jordan Wynn negli Utes e che quindi può essere utile alla causa fin da subito; su di lui, in ottica 2014 ci sono grandi aspettative, un po’ come sul junior Ben Clarke, lineman versatile che può ricoprire sia il ruolo di centro che quello di left tackle.

Beau Yap
Beau Yap

First look defense: il reparto dovrà affrontare un passaggio allo schieramento 3-4 che non si prospetta facilissimo, soprattutto perché il miglior elemento della linea , il senior DE Beau Yap, 5.5 sacks e 12.0 tackles for loss nel 2013, non è ancora chiaro se possa essere utilizzato ancora all’esterno nella disposizione a tre; in primavera ha provato sia nel suo ruolo naturale che in quello di OLB, ma per ora pare che Clune si sia convinto a confermarlo nel primo, affiancandolo all’esperto NT Moses Samia e al collega Kennedy Tulimasealli.
Con Yap rimasto davanti, toccherà al terzo anno Jerrol Garcia-Williams, 67 placcaggi e 3.0 tackles for loss, fare da collante in mediana, cercando di sfruttare le caratteristiche dei suoi compagni T.J. Taumatula, Tevita Latalmua e Jeremy Castro, trasferimento da UCLA che sembra possa dare moltissimo ai Warriors; regna invece parecchia indecisione nelle secondarie, dove è atteso con una certa ansia l’arrivo di ben sei nuovi defensive backs che avevano firmato con Hawaii in inverno e l’unico certo dello starting role è Ne’Quann Phillips, cornerback che ha chiuso il passato torneo con 64 tackles e 2 intercetti.

NFL Prospect to watch: l’unico che può cambiare le carte in tavola e rendere più competitivi i Rainbow Warriors è il già citato runningback Joey Iosefa, che se riesce a restar sano è in grado, come nessun altro suo compagno, di caricarsi sulle spalle la squadra e condurla alla vittoria; giocatore completo, è costruito per lavorare come titolare indiscusso del backfield, assumendosi la responsabilità di portar palla per 25-30 volte a partita.
Non velocissimo ma piuttosto elusivo nel traffico, in appena cinque match disputati nella scorsa stagione ha accumulato 590 yards e 5 touchdowns, mantenendo una media di 31 tocchi e 146 yds conquistate a partita; numeri importanti che oltre a permettergli di raggiungere una certa notorietà in vista del Draft, lo rendono uno dei giocatori che merita maggiore attenzione all’interno della Mountain West Conference.