Georgia Tech Yellow Jackets: quick prevew 2015

Football Study Hall Ranking: 19

Head Coach: Paul Johnson

Record 2014: 11-3

Match da non perdere: Virginia Tech (Nov. 12)

Punto di forza: i Yellow Jackets hanno a disposizione uno dei migliori dual-threat quarterback della Conference e dell’ intera nazione, Justin Thomas, che ha chiuso lo scorso anno con 1,719 yards lanciate, per 18 TD pass e 6 INT, e 1,086 yds corse, 8 touchdowns; dotato di un discreto braccio che gli consente di sfruttare a suo favore le attenzioni che le difese avversarie dedicano alla triple option di coach Johnson, ha i numeri per decidere le sfide con i big play che lo hanno reso celebre.

Punto debole: la difesa ha chiuso al settantanovesimo posto del ranking nazionale lo scorso anno, ma sembra che le cose, ad Atlanta, possano solo migliorare, visto che in quanto a talento, Georgia Tech pare aver una discreta profondità a roster; toccherà al DC Ted Roof capire come sfruttarlo al meglio.

Justin Thomas

First look offense: Georgia Tech è stata una delle sorprese del 2014 grazie ad un attacco esplosivo da oltre 38 punti a gara, a tratti devastante in redzone con l’82% di realizzazione, il tutto senza un assillante bisogno di senior. Per lunghi tratti abbiamo ammirato una squadra che nella NFC South avrebbe probabilmente conteso il titolo ai Carolina Panthers…
La fioritura del QB Justin Thomas ha sicuramente reso la vita più semplice all’attacco option, che ha trovato risposte concrete anche dal passaggio con oltre 1.700 yard. Con il ritorno di ben sei dei sette lineman offensivi con esperienze da starter (manca solo Shaquille Mason, l’anno scorso 2nd Team All-ACC), di cui bel tre tra gli osservati speciali per gli onori individuali, come Freddie Burden, Bryan Chamberlain e Trey Braun, il grosso sembra fatto.
Perchè non si vuole essere banali, e ne football non c’è pressochè nulla di banale, ma l’attacco di GTech presenta un sistema di assimilazione per i due back che compongono l’attacco option con il QB, ed i WR implicati nel processo, relativamente semplice sulla carta. La sicurezza in questo sistema è segnalata anche dal lavoro di recruiting che ha portato Johnson a caricarsi di RB nello scorso signing day, solo nell’anno in cui ha perso così tanti elementi proprio in questo ambito (otto dei primi dieci back, due dei primi tre receiver puri). Tra gli A-back però torna anche il senior Broderick Snoddy che in 28 portate ha fatto un incredibile 10,1 YPC, e tra i B-back sono attesi Patrick Skov trasferitosi da Stanford e l’ex linebacker Marcus Allen. E poi? Per una squadra che ha mandato a tabellone 10 back nel 2014, c’è la speranza che tra gli otto freshman che si allenano con la squadra, ci sia abbastanza talento e poca propensione all’errore.
Per i receiver, chiamati ad un gioco di blocco frequente e corsa sul profondo, il discorso è molto simile ai RB, con la depth che presenta il junior Micheal Summers ed i sophomore Antonio Messick e Ricky Jeune in testa, il resto emergerà dalla “marmaglia”.

First look defense: la difesa invece presenta tratti di continuità molto forti, avendo perso veramente poco sia sugli starter che sulla doppia profondità, il compito principale è che non presenti la continuità di gioco con l’anno scorso, dove ha concesso troppo alle giocate standard avversarie. Molti giocatori sophomore (o addirittura frosh) quest’anno sono dei junior e questo, a livello di esperienza non è secondario, e con un bilancio di soli tre starter andati ed un lineman Jabari Hunt-Days che torna da una sospensione, c’è da sorridere.
Sul fronte, tiene banco la questione della leggerezza della linea che presenta tackle sotto le 290 libbre ed end sotto le 240. Questo significa velocità, ma nonbasterà probabilmente ad avere la meglio contro squadre attrezzate con dighe sulla linea, ciò non toglie che elementi come il sophomore KeShun Freeman (l’anno scorso leader in pass rush), il tackle Adam Gotsis ed il rientrante Hunt-Days che ormai sfiora le 300 libbre, siano giocatori di tutto rispetto. La linea dei linebacker dovrebbe essere verosimilmete formata dal feroce placcatore P.J. Davis, e Tyler Marcordes e Beau Hankins.
La secondaria merita assolutamente più supporto, dopo che nella scorsa stagione i quattro titolari misero assieme 12,5 TFL, 12 intercetti e 24 passaggi abbattuti. La safety Jamal Golden guida una unità pressochè intatta dall’anno scorso con i corner D.J. White e Chris Milton e la SS Desmond Smith, carica di senior nei titolari, e di sophomore come backup. Se non ci saranno stravolgimenti dall’infermeria e arriverà un aiuto dal fronte, l’unità potrebbe passare una eccellente annata.

Adam Gotsis

NFL Prospect to watch: Il senior NT Adam Gotsis è il fulcro di una linea difensiva che deve obbligatoriamente e notevolmente migliorare in questa stagione. Giocatore versatile e dirompente sul interno, ancora grezzo ma con un pacchetto di abilità degne del livello superiore, unisce lunghe braccia ad una forza bruta che mette in crisi anche i double team in NCAA, ha fatto molta strada da quando giocava rugby e stella football australiano a Abbotsford, in Australia. 6’5″ per 282 libbre, 2nd Team All-ACC l’anno scorso, dopo aver giocato DT, è stato comodamente spostato al centro e questo consentirà a Jabari Hunt-Days ritrovare il suo meritato posto nella linea. Mentre Gotsis rimane completamente trascurato a livello nazionale, è sul radar degli scout NFL, che potrebbe alla fine lo utilizzare in più posizioni.