Florida Gators: quick preview 2017

florida-06-Football Nation Ranking: n. 15

Head Coach: Jim McElwain (3rd year, 19-8)

Record 2015: 10-4

Match da non perdere: vs. Michigan (Arlington, TX, Sep. 2), , vs. Georgia (Okefenokee Oak, Oct. 28), vs. Florida State (Sunshine Showdown, Nov. 25)

Antonio Callaway

Punto di forza: il problematico Antonio Callaway, sempre alle prese con le sue vicissitudini off the field è il playmaker in grado di scuotere i Gators e dare una mano a risolvere la situazione traballante che continua a persistere nella posizione di quarterback; sospeso per l’opener contro Michigan, con 54 prese per 721 yards e 3 TD totalizzati nel 2016 si è confermato l’uomo di punta di un reparto che sembra non essere stato più così assortito dai tempi di Tim Tebow, con il senior Brandon Powell, 387 yds, 2 touchdowns, alla guida di un gruppo composto da tanti giovani emergenti, da Tyrie Cleveland, 2 segnature, Freddie Swain, Josh Hammond e Dre Massey, un potenziale crack nella posizione di slot.

Punto debole: il front seven è pieno zeppo di nuovi starter ma a destare più preoccupazioni è il terzetto di linebacker, dove saranno gettati nella mischia tre sophomore già visti all’opera lo scorso anno ma ancora inesperti come titolari; David Reese, nominato Freshman All-American dopo aver sostituito degnamente Jarrad Davis e collezionato 49 placcaggi, è probabilmente l’elemento migliore di un gruppo completato da Kylan Johnson, 33 stops, e Vosean Joseph, ex QB a livello liceale.

First look offense: la battaglia che ha tenuto banco per tutta la passata stagione tra Luke Del Rio, 1,358 yards, 8 TD pass, 8 INT, e Austin Appleby, 1,447 yds, 10 touchdown pass, 7 intercetti, si è arricchito di un nuovo contender, Malik Zaire, ex Notre Dame che ha deciso di trasferirsi dopo la laurea e ha sbaragliato la concorrenza di tutti i colleghi, superando anche i giovani Feleipe Franks e Kyle Trask, redshirt freshman che erano stati tenuti in considerazione dal coaching staff in primavera.
L’ex Irish sembra aver convinto maggiormente nelle ultime settimane e dovrebbe essere lui a partire dietro il centro T.J. McCoy nell’esordio contro i Wolverines, sistemandosi alle spalle di una linea che ha confermato quattro starter, il RT Jawaan Taylor, le OG Fredrick Johnson, Tyler Jordan, e soprattutto il left tackle Martez Ivey, ma non gode di molta profondità; nel backfield Jordan Scarlett, 889 yards, 6 TD, continuerà a coprire il ruolo di runningback primario davanti a Lamical Perine, 421 yds, 1 touchdown, e il veterano Mark Thompson, autore di 2 mete in autunno.

First look defense: il nuovo DC Randy Shannon, che ha allenato in passato la gloriosa difesa degli Hurricanes che conquistò il titolo nazionale, avrà il suo bel da fare per sistemare una linea difensiva che riparte dal promettentissimo junior CeCe Jefferson, pass rusher in crescita che ha totalizzato 6.5 tackles for loss la scorsa stagione e si candida ad essere il giocatore più temuto dalle OL avversarie giocando sul lato opposto al sophomore Jabari Zuniga; nel mezzo Khairi Clark, altro junior visto in campo in rotazione lo scorso anno, affiancherà il valido Taven Bryan, pronto ad aumentare il suo apporto dopo aver accumulato 3.0 placcaggi per perdita di terreno, 1.5 sacks e 1 intercetto nella sua seconda stagione in NCAA.
Nonostante alcune dolorose perdite rimangono sempre difficilissime da superare le secondarie dei Gators che possono contare sul ritorno di del valido Nick Washington, 45 placcaggi, 1 INT, nella deep, dove sarà affiancato dall’emergente Jaewon Taylor in sostituzione dell’infortunato Marcell Harris, leading tackler 2016 con 73 tackles all’attivo; sulle side opposto al veterano Dawson sarà promosso il promettente Chauncey Gardner, MVP dell’ultimo Outback Bowl che potrebbe anche concorrere con Taylor per lo spot di S, liberando un posto per il senior Joseph Putu.

Duke Dawson

NFL Prospect to watch: ex recluta quattro stelle Duke Dawson avrà finalmente l’occasione di mettersi in mostra come titolare a Gainesville dopo la partenza di starter validissimi del calibro di Tabor e Wilson che lo avevano costretto a girovagare per le secondarie nelle ultime season, nelle quali aveva ricoperto con successo anche il ruolo di nichelback; istintivo, veloce, dotato di una buonissima lettura e rapido a seguire il ricevitore presente nella sua zona, sa coprire sia a uomo che a zona.
Ben costruito fisicamente, dotato di un’ottima elevazione e di buonissime mani è un ball hawing di che ha collezionato 1 intercetto e 7 broken pass nel passato torneo giocando molti meno snap rispetto ai compagni di reparto; segnalato come uno dei prospetti più intriganti per la posizione di cornerback, la sua versatilità potrebbe aprirgli le porte del first round del prossimo Draft.