Fiesta Bowl 2016: preview

8 Notre Dame Fighting Irish vs #7 Ohio State Buckeyes

Prenderà vita il primo di Gennaio nello University of Phoenix Stadium (Glendale, AZ) uno dei Bowl di seconda fascia più importanti e affascinanti dell’anno.

Seconda fascia perché non valido per i College Football Playoff, meta a cui entrambe le squadre coinvolte puntavano. I Buckeyes di Ohio State infatti sono i campioni in carica, privati della possibilità di difendere il titolo a causa dell’esclusione dalla Top 4 nonostante un buon record finale di 12-1; sulle spalle di OSU pesa la sconfitta contro Michigan State, unica avversaria rankata in alto incontrata durante l’anno.

Battere Michigan, Minnesota e Penn State (quest’anno tutt’altro che corazzate) non è bastato a rendere di qualità una schedule che prevedeva Hawaii, NIU e Western Michigan tra le altre.

Ohio State quindi è finita #7, proprio davanti a Notre Dame che ha terminato al #8.

Per i Fightin Irish (che han chiuso la stagione regolare sul 10-2) è stata fatale la sconfitta contro i rivali di Stanford nell’ultima partita stagionale; fino ad allora, infatti, ND era rimasta in corsa per i Playoff nonostante la sconfitta patita a metà stagione contro Clemson, che sarebbe poi rimasta imbattuta chiudendo al #1 la fantastica stagione 2015.

Gli Irish hanno avuto una schedule molto più dura rispetto a quella di OSU (Navy, Clemson, USC, Stanford e Temple le rankate affrontate, oltre alla corazzata Navy) ma di fatto han spesso fatto fatica a portare a casa la vittoria, finendo per non convincere del tutto i selezionatori.

Sul piano del gioco, il match-up più interessante sarà sicuramente quello che vedrà il running game di OSU contro la difesa di ND.

Ezekiel Elliott
Ezekiel Elliott

Il RB Ezekiel Elliott e il QB J.T. Barrett hanno messo assieme qualcosa come 2,258 yard e 30 rushing TD in 13 gare e vanno ad affrontare una difesa che contro i corridori molto fisici ha avuto qualche problema quest’anno.

Contro Navy e Pitt, infatti, i Fighting Irish hanno portato a casa due vittorie sofferte, terminate con una difesa molto provata dai continui attacchi palla a terra degli avversari. Le star in questa fase di gioco saranno i LB Jaylon Smith e Joe Schmidt, chiamati a fare l’estremo miracolo contro i trattori di Ohio State.

Smith (tra i migliori Irish dell’anno) guida la squadra in Tackle con 68 personali più 46 assistiti seguito proprio da Schmidt con 32 personali e 33 condivisi. I due sono coadiuvati dagli ottimi DE Sheldon Day e Romeo Okwara che, oltre a guidare il team in sack sono primi per tackle for loss.

Una volta superato il front seven, per OSU potrebbe essere più facile far del male; i DB di ND, infatti, son sembrati sempre ben posizionati durante l’anno ma certamente non han brillato in efficienza quando si trattava di placcare. Contro di loro, Elliott e Barrett han buone possibilità di avere successo.

Sul piano dei lanci, Ohio State è apparsa piuttosto solida, grazie anche ad una coppia di QB talentuosi e al fatto di non avere incontrato troppe secondarie di ferro.

Cardale Jones e J.T. Barrett mettono assieme una buona combinazione di yard e TD segnati, col primo sicuramente più avvezzo a macinare porzioni di campo e il secondo più efficiente soprattutto in Red Zone.

Contro di loro, la secondaria Navy & Gold guidata da Keivarae Russell sarà sempre ben posizionata e dovrà cercare di mettere in campo il livello di fisicità più alto possibile per non fare che ogni catch valga sempre qualche yard in più.

Fondamentale è che l’intera Difesa Irish scenda in campo subito concentrata e non con la testa fra le nuvole come successo contro Clemson.

A palla invertita, Notre Dame si affiderà ancora una volta al braccio di DeShone Kizer, originariamente back-up di Malik Zaire (infortunatosi ad inizio stagione a una caviglia).

Il Freshman #14 ha egregiamente preso in mano la squadra di South Bend e, affidandosi ad un pacchetto ricevitori elitario, ha portato a casa un’annata da 2596 yard e 19 TD, a fronte di soli 9 INT per un rating finale di 151,8.

William Fuller
William Fuller

A ricevere più palloni da Kizer è stato il WR William Fuller, vera sorpresa di stagione, che ha messo assieme un’annata da 1145 yard e 13 TD, seguita a grande distanza da un pacchetto ricevitori senza grandi acuti personali ma decisamente ampio: a segno infatti sono andati in 7 tra cui le star Chris Brown, Amir Carlisle e l’ormai RB di punta C.J. Prosise.

Proprio Prosise guida la classifica dei corridori con 1029 yard e 11 touchdown, seguito dal QB Kizer dotato di un grande fisico e un’ottima prestanza atletica. La loro prestazione annuale sommata a quella del buon Josh Adams ha fatto dimenticare la perdita del RB1 Tarean Folston, infortunatosi ad inizio anno.

Davanti a questo attacco talentuoso, però, scenderà in campo in questo Fiesta Bowl una delle difese meglio organizzate del paese.

Secondo qualcuno le stats difensive di questa squadra godono fin troppo dell’influenza esercitata su di loro dalla schedule eccessivamente morbida affrontata nel 2015 dai Buckeyes.

Giocare contro attacchi mediocri aumenta sicuramente le prestazioni dei singoli, ma è impensabile non tributare a questo reparto il valore che merita; Ohio State infatti mette in campo un front seven tra i più granitici del panorama, guidato dalle tre macchine da sack Tyguan Lewis, Sam Hubbard e Joey Bosa, 17.5 placcaggi al QB in tre.

La lista dei pass rusher con più di un sack all’anno continua coinvolgendo Linebacker e Defensive Back per una difesa che sa esattamente come mettere sotto pressione l’attacco avversario.

Sicuramente, il match-up tra l’OL di ND Ronnie Stanley e il DE Joey Bosa (entrambi possibili first-rounder al prossimo draft) sarà tra i più interessanti della partita.

Sul piano delle corse, come detto Notre Dame ha trovato in C.J. Prosise l’unica vera punta di diamante della stagione il quale dovrà però vedersela con un LB Corp di primissimo livello. Raekwon McMillan e Joshua Perry guidano la squadra in placcaggi con stats di tutto rispetto, nonostante lavorino dietro ad una DL di per se già difficilissima da superare. Anche la secondaria di OSU ha lavorato bene facendosi trovare sempre ben piazzata e sfoderando soprattutto un’ottima abilità nel riportare i palloni intercettati o recuperati sul campo.

Von Bell e Tyvis Powell dominano questo reparto e saranno chiamati a vincere i Match-up con Robinson e Fuller, ma soprattutto a portare a casa la sfida psicologica con Kizer.

In chiusura, questo Fiesta Bowl è sicuramente un match da non perdere giocato da due squadre deluse dal finale di stagione ma vogliose di dimostrare qualcosa anche in una partita che non vale nulla per la finale.

Un bowl il Primo dell’anno è sempre importante e in futuro dovrebbe essere parte di un sistema Playoff più ampio ma per ora conta solo al fine di chiudere in bellezza una stagione sudata.

Notre Dame deve assolutamente scendere in campo con convinzione e concentrazione, senza cedere al vizio di partire mollie come fatto contro Clamson, ad oggi #1 imbattuta, contro la quale gli Irish han perso per due punti dopo aver concesso due TD ridicoli nel primo quarto.

Sul piano difensivo non sono ammessi placcaggi leggeri e sviste di posizionamento: questi Buckeyes possono punire chiunque li prenda sottogamba.

Dal canto suo OSU deve dimenticarsi del titolo vinto l’anno scorso, rendendosi conto che ad oggi non ha incontrato che un paio di squadre forti in questo 2015, perdendo per giunta la sfida più importante; gli Irish non sono clienti facili da nessun lato e, quando abbassano la testa e cominciano a mettere convinzione in quello che fanno, sono in grado di affrontare qualsiasi ranked team ad armi pari.

Fondamentale quindi il lato psicologico per entrambe le squadre, unito alla speranza di mantenere tutti i titolari sani per 60 minuti di football: perdere qualche pezzo pregiato prima della fine del match, infatti, potrebbe significare il pesante sbilanciamento dei fattori a proprio svantaggio.

Da tenere strettamente sott’occhio i probabili first/second rounder al prossimo Draft NFL tra cui Jaylon Smith, Sheldon Day e Ronnie Stanley per Notre Dame e Joey Bosa, Michael Thomas e Taylor Decker per Ohio State, in questa sfida tra experienced team che promette ben più di un big play da entrambi i lati.

[Nicholas J Hook]