East Carolina Pirates: quick preview 2014.

east-carolina-11-Football Study Hall Ranking: n. 57

Head Coach: Ruffin McNeal (5th year, 29-22)

Record 2013: 10-3

Match da non perdere: at Cincinnati (Nov. 15), vs. Central Florida (Dec. 4)

Punto di forza: la permanenza a Greenville di coach Ruffin McNeal è stata una grande vittoria per il programma di football di East Carolina, che potrà contare sull’allenatore che l’ha rilanciata in queste ultime stagioni, nell’anno in cui si dovrà affrontare il passaggio dalla Conference USA alla American Athletic, sulla carta decisamente più competitiva; l’allenatore, che nel 2013 ha guidato i Pirates a 10 vittorie, traguardo che non raggiungevano dal 1991, avrà così modo di dimostrare che il suo team, la sua idea stessa di football, sono in grado di duellare anche con competitor di un livello più alto.

Punto debole: le secondarie sono una mezza incognita, il talento non manca, certo, ma l’esperienza latita in tutto il reparto, con tre nuovi starter che andranno ad occupare gli spot riservati ai defensive backs al fianco di Detric Allen, senior cornerback che ha chiuso con 40 placcaggi e 3 broken pass la passata stagione; sulla sideline opposta spazio invece al junior Jonathan Hawkins, mentre sul profondo si divideranno il campo Domonique Lennon e Lamar Ivey, altri due prospetti al terzo anno che si erano ritagliati un discreto minutaggio come backup lo scorso anno.

Justin Hardy
Justin Hardy

First look offense: il passing game, che ha chiuso all’unidcesimo posto nel 2013, è l’arma principale dei Pirates, che possono contare su uno dei migliori ricevitori della conference e dell’intera nazione, il senior Justin Hardy, 1,284 yards e 8 TD, che oltre a confermarsi il target principale dell’attacco ha dimostrato di essere una bruttissima gatta da pelare per ogni difesa; ad aiutarlo, un gruppo di prospetti che sono in grado di colpire in qualsiasi occasione, guidate dall’interessantissimo sophomore Isaiah Jones, già 604 yds e 5 touchdowns nell’anno da matricola, e da Cam Worthy, altro senior che nel corso della sua carriera è sempre stato limitato dai problemi accademici.
Da seguire con attenzione il freshman Tavon Brown, che potrebbe trovare un grandissimo spazio già nel corso di questo suo primo anno in NCAA, al pari del redshirt runningback Marquez Grayson, in procinto di dividersi le portate con il junior Chris Hairston e il senior Breon Allen, ritornato a Greenville, dopo le 311 yards e i 3 TD dello scorso torneo, per sostituire il leading rusher Vintavious Cooper; a proteggerli, una linea offensiva che si poggia sui junior tackle Ike Harris, Tre Robertson, e sul centro C.J. Stuyk, già titolari nella passata stagione.

First look defense: il junior Terrell Stanley, 7.0 sacks, sarà affiancato dai senior Terry Williams e Chrishon Rose, 31 placcaggi e 2.5 sacks, che ha lasciato il ruolo di nose tackle per spostarsi all’esterno, dove possono tornare molto utili le sue doti di pass rusher; il trio di lineman, con l’aiuto dei nuovi arrivati Markel Winters, freshman da Talahassee, e K’Hadree Hooker, transfer da North Caorlina, dovrà aprire spazi per le giocate di un reparto linebacker esperto e produttivo, capitanato dal junior Zeek Bigger, tra i migliori tackler della passata season con 77 stops messi a segno.
Al suo fianco, nel mezzo, il senior Brandon Williams, 69 placcaggi, con l’altro ultimo anno Maurice Falls e il third year Montese Overton, 50 tackles e 6.0 sacks, confermati negli spot di outside linebacker, da dove partirà la loro caccia ai quarterbacks avversari.

Shane Carden
Shane Carden

NFL Prospect to watch: se East Carolina è cresciuta tantissimo in queste ultime stagioni, il merito non è solo di coach McNeill, ma anche di Shane Carden, senior quarterback che con le sue giocate ed invenzioni ha permesso ai Pirates di diventare uno dei team più letali dell’intera nazione; con 387 passaggi completati su 549 tentati, per 4,139 yards, 33 TD pass e 10 intercetti, ha chiuso all’ottavo posto in NCAA la scorsa stagione, mantenendo una media superiore alle 318 yds a partita.
Istintivo, abile a leggere lo sviluppo del gioco ed individuare il compagno più libero cui consegnare l’ovale, il prodotto di Houston, TX, è stato paragonato da molti scouts NFL a Brett Favre, per il modo in cui è solito creare in movimento, mantenendo i nervi saldi mentre intorno a lui succede di tutto; da seguire in ottica Heisman Trophy, una senior season ad altissimi livelli potrebbe permettergli di scalare il ranking della posizione in vista del Draft 2015.