Boise State Broncos: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 36

Head Coach: Bryan Harsin (4th year, 31-9)

Record 2016: 10-3

Match da non perdere: vs. Wyoming (Oct. 21), at Colorado State (Nov. 11), at Fresno State (Milk Can, Nov. 25)

Brett Rypien

Punto di forza: dopo due anni ed altrettante nomine nel First Team All-MWC Brett Rypien è pronto a guidare la offense dei Broncos ad un nuovo livello cercando di non cadere più negli errori di gioventù commessi in passato e migliorare ulteriormente delle stats di per se già molto positive che lo hanno visto completare 244 passaggi su 394 tentativi per 3,646 yards, 24 TD pass e 8 INT; dotato di un buon braccio, abile game manager che sa distribuire bene l’ovale, nelle sue due season in Idaho ha continuato a sviluppare la sua innata capacità di migliorare sensibilmente tutti quelli che gli giocano a fianco, dote che lo rende uno dei top quarterback della nazione e che può fare le fortune del team allenato da coach Harsin.

Punto debole: il reparto linebacker era già in difficoltà epr aver perso molti giocatori al termine della passata stagione ma il colpo di grazia è arrivato quando il nuovo MLB Joe Martarano, considerato a tutti gli effetti il nuovo leader del reparto dal coaching staff, ha deciso di lasciare il football per tentare di sfondare nel baseball con i Chicago Cubs; Leighton Vander Esch, junior che l’anno passato ha chiuso con 27 placcaggi e 3.0 tackles for loss, diventa così il candidato principale ad ambire al ruolo di top tackler dei Broncos, guidando dal lato debole un terzetto completato dal middle Tyson Mavea e dallo strong Desmond Williams.

First look offense: con l’aggiunta del transfer da Kansas Montell Cozart gli OC Scott Huff e Zak Hill sperano di aggiungere un po’ di pepe al reparto e crearsi qualche variante in più quando arrivano in redzone, porzione di campo dove Boise l’anno scorso ha faticato parecchio a finalizzare i propri sforzi offensivi; la sua mobilità potrebbe consentire alla squadra di utilizzare a sorpresa qualche wildcat formation o una triple option situazionale, affiancando l’ex Jayhawks ai runningback Ryan Wolpin e Alexander Mattison, ex backup di Jeremy McNichols che andrà in cerca di conferme dopo aver corso per 328 yds e 4 touchdowns da freshman.
Ad aprirgli la strada una linea davvero molto solida che nell’ultima season ha concesso ben 19 sacks in meno rispetto a quella precedente, e che sarà ancorata intorno ai due starter di ritorno in Idaho, il left tackle Archie Lewis e il centro Mason Hampton, veterani di un quintetto che potrebbe veder presto all’opera l’interessantissimo JUCO transfer Isiah Moore; Cedrick Wilson e il tight end Jake Roh, segnalato in forte crescita in primavera, guideranno invece un parco ricevitori profondamente rinnovato, con tante ex riserve, Sean Modster, A.J. Richardson, Akilian Butler, Bryan Jefferson, che ruoteranno intorno ai due perni centrali.

First look defense: Sonatae Lui sarà l’unico volto nuovo di un front four che ha visto tornare a Boise ben tre titolari del passato torneo, i DE Durrant Miles e Jabril Frazier, che ha fatto registrare 5.0 placcaggi per perdita di terreno e 4.0 sacks partendo dal ruolo ibrido di STUD, e soprattutto il NT David Moa, stantuffo centrale che si è rivelato anche un valido pass rusher totalizzando 10.5 tackles for loss e inchiodando per ben 8 volte il quarterback avversario al terreno.
Il loro lavoro diventerà determinante per aiutare delle secondarie che si trovano a dover cambiare entrambe gli starter nel back-end, dove troveranno spazio due sophomore che hanno mostrato già buone cose durante l’anno d’esordio in NCAA, Kekoa Nawahine e DeAndre Pierce, autori, rispettivamente, di 18 e 13 tackles nel 2016; lo junior Tyler Horton, 1 intercetto e 9 pass defended, sarà però il giocatore che si occuperà di coprire sul miglior WR avversario, lasciando al JUCO transfer Michael Young il compito di proteggere l’altra sideline.

Cedrick Wilson

NFL Prospect to watch: unica vera arma offensiva a disposizione di Rypien Cedrick Wilson rischia seriamente di scrivere nuovi record stagionali per i Broncos dopo aver già mostrato di che pasta è fatto l’anno passato, quando ha chiuso con 56 ricezioni per 1,129 yards e 11 TD la regular season NCAA; veloce, dotato di un ottimo controllo del coropo e di una presa sicura che gli ha fatto droppare appena 5 palloni, ha mostrato un’invidiabile propensione per i big play che lo rende una minaccia costante sul profondo.
Considerato uno dei ricevitori più interessanti della prossima classe, cercherà di farsi notare soprattutto nelle partite contro Washington State e Virginia per dimostrare che pur alzandosi la competitività degli avversari non diminuisce il livello del suo gioco; alto ma un po’ leggerino, un lavoro extra in palestra in quella che sarà l’ultima season nel college football potrebbe aiutarlo in vista del suo probabile passaggio tra i professionisti la prossima primavera.