Baylor Bears: quick preview 2016

baylor-13cFootball Nation Ranking: n. 11

Head Coach: Jim Grobe (1st year, ad interim)

Record 2015: 10-3

Match da non perdere: vs. Oklahoma State (Sep. 24), at Oklahoma (Nov. 12)

Shock Linwood
Shock Linwood

Punto di forza: l’indagine che ha stravolto Baylor in primavera ha posto fine al regno di Art Briles, licenziato in tronco dall’università di Waco e sostituito da Jim Grobe, che ha sposato la causa per cercare di mantenere ai vertici un programma tra i più vincenti dell’ultimo lustro; per farlo deve continuare a puntare su una offense esplosiva, che contrariamente a quanto accaduto nelle recenti stagioni, ha un backfield assortito e pieno di alternative, guidato dal senior Shock Linwood, 1,309 yards, 10 TD, e dal junior Johnny Jefferson, 1,000 yds, 8 touchdowns. Alle loro spalle i power runner Terence Williams, 556 yards, 3 TD, Devin Chafin, 578 yds, 9 touchdowns, e il velocissimo JaMycal Hasty, un redshirt freshman messosi in luce in primavera, contribuiranno a confermare il running game texano nella top five della NCAA.

Punto debole: le perdite di Andrew Billings e Shawn Oakman privano la linea difensiva dei suoi migliori elementi, ed incidono pesantemente sulla pass rushing dei Bears, costretti a cercare nuova linfa in ex riserve e trasferimenti vari; uno di questi, Jeremy Faulk, ex Florida Atlantic e Garden City CC, dovrebbe essere il nuovo nose tackle a fianco del DT Byron Bonds, lasciando spazio all’esterno al junior K.J. Smith, 5,0 tackles for loss, e al sophomore Greg Roberts.

First look offense: lo scorso anno Baylor ha chiuso la stagione con entrambi i quarterback alternatisi dietro il centro in infermeria, e dopo averli recuperati ha passato la primavera a capire quale sia quello più adatto a guidare la offense allenata da Kendal Briles; a togliere d’impiccio il coaching staff ci ha pensato Jarrett Stidham, che ha annunciato di volersi trasferire ad inizio Luglio, lasciando al veterano Seth Russell l’onore di prendere nuovamente le redini del team, cosa che ha fatto egregiamente fino all’infortunio al collo subito nel corso del torneo 2015.
Toccherà quindi a lui sistemarsi dietro all’unico lineman starter ritornato in Texas, il centro Kyle Fuller, perno centrale di una linea profondamente rinnovata, in cui troveranno fin da subito spazio i transfer Dominic DeSouza e Ishmael Wilson, con quest’ultimo che fungerà da primo backup in molte posizioni della stessa, andando ad insidiare gli starting spot di Blake Blackmar e Tanner Thrift, le due guardie, e di Patrick Lawrence, il tackle destro; ad armare il suo braccio, invece, ci penseranno i vari target a disposizione dei Bears, K.D. Cannon, 868 yards, 6 TD, nuovo go-to-guy del team dopo il passaggio di Corey Coleman in NFL, Lynx Hawthorne, Chris Platt, Ishmael Zamora, 132 yds, 2 touchdowns, e l’emergente redshirt freshman Pooh Stricklin.

First look defense: il reparto linebacker offre ampie garanzie alla difesa guidata da Phil Bennett, che sul talento di Taylor Young, 80 placcaggii, 13.5 tackles for loss, Aiavion Edwards, 61 stops, e Travon Blanchard, utilizzato spesso anche come nichelback e autore di 83 placcaggi, 7.5 tkl for loss, 2 INT nel 2015, cercherà di costruire un gruppo aggressivo e capace di cambiare spesso pelle, passando in alcune occasioni anche allo schieramento 3-4, con l’inserimento di Raaquan Davis, 22 tackles, all’interno.
Sul profondo Orion Stewart e Chance Waz, 134 placcaggi in coppia, sono chiamati ad alzare ulteriormente il livello delle loro prestazioni per rendere più efficacie una passing D che non è stata proprio impeccabile lo scorso anno, e che si ripresenterà al via con il confermato Ryan Reid, 3 intercetti, 8 broken pass, su una delle sideline; sull’altra spazio al redshirt freshman Jameson Houston, che ha battuto la concrrenza di Verkedric Vaughns e Tion Wright in primavera.

Seth Russell
Seth Russell

NFL Prospect to watch: l’infortunio al collo ha messo in dubbio il proseguo della sua carriera, ma Seth Russell è pronto a dimostrare di esser tornato quel giocatore che molti hanno ammirato nelle prime sei partite della scorsa stagione, e negl’anni precedenti, guidando i Bears del dopo Briles; fisicamente ben costruito, in grado di correre la palla se necessario, è un quarterback intelligente che cerca sempre di individuare il compagno più libero da marcature prima di consegnargli l’ovale. Buon passer che ha lasciato un po’ a desiderare in quanto a precisione nell’ultimo scorcio di regular season giocato, appena il 60% di completi, deve dimostrare di non essere il classico QB da sistema; nel 2015 ha lanciato per 2,104 yards, 29 TD pass, 6 INT, e corso per 402 yds e 6 touchdowns.