Arizona Cardinals, cosa aspettarsi dal Draft 2017

Dopo l’amaro Championship della stagione 2015/2016, Arizona era indicata da tutti come una sicura contender ma la realtà è stata ben diversa ed ha portato ad un deludente record di 7-8-1.

Diverse sono state le cause che hanno portato a questo risultato ma la più influente è stata lo scarso rendimento dell’attacco. I problemi sono stati gli infortuni della o-line (nove giocatori diversi si sono alternati negli spot di RG, RT, LT e LG) che hanno portato Carson Palmer a subire ben 40 sacks e l’annata no dei WR(Floyd rilasciato dopo un D.U.I. a seguito di una stagione anonima, John Brown ha dovuto convivere con l’anemia falciforme, Jaron Brown si è rotto un legamento). La grande stagione di David Johnson ha qualcosa di incredibile viste le condizioni di chi lo supportava.

Altra grana sono stati gli special team(ultimi in tutti ranking NFL). Le situazioni di Punter, Long Snapper e Kicker sono state gestite malissimo: gli errori del rookie LS Kanady sono costati due vittorie mentre la gestione dei P è stata così imbarazzante che ha portato ad alternarsi ben tre giocatori. Infine il Kicker Catanzaro ha avuto una pessima annata tra field goal ed extra point.

L’unico reparto ad avere avuto un ottimo rendimento per tutta la stagione, eccetto le prime due partite, è stato la difesa.

L’arrivo della Free Agency, visto il gran numero di giocatori in scadenza, è stato vissuto con gran timore dai supporters dei Cardinals.

L’attacco oltre il ritiro della G Mathis e il taglio del WR Floyd, ha visto diventare Free Agency il TE Fells(Lions), la G Watford(Jaguars), i RB Taylor e Chris Johnson e il Kicker Catanzaro(NY Jets) mentre sono stati rifirmati il TE Gresham, il C Shipley e il RB Ellington che sarà utilizzato come WR.

Queste poche perdite riguardano soprattutto la posizione di RB con i soli David Johnson, Williams e Penny a roster. La linea di attacco rimarrà la stessa per 4/5 con solo lo spot di RG incerto ma che vede partire titolare al momento il sophomore Bohem. Mancano un WR fisico e un secondo TE bloccatore se i vari Niklas e Walles non faranno lo step up necessario.

In difesa sarà difficile ripetere le recenti prestazioni visto il numero e la qualità dei giocatori persi.

I più importanti sono Calais Campbell, uno dei miglior Defensive End da 3-4(quadriennale da 15 mln l’anno con Jacksonville) e la Strong Safety Tony Jefferson(quadriennale da 9mln annui a Baltimore).

Rilevanti sono anche le partenze di Marcus Cooper(Cornerback che si e’ accasato a Chicago per 3 anni a 5mln), Kevin Minter(Inside Linebacker, annuale da 4 mln a Cincinnati), DJ Swearinger(Strong Safety, approdato a Washington), Alex Okafor(Outside Linebacker, annuale con New Orleans), Sio Moore(Inside Linebacker).

Questo ha lasciato la d-line senza un vero fuoriclasse ed ha indebolito in maniera sensibile i defensive backs. Infatti oltre a Peterson non c’è un vero starter a CB2 ma competizione tra il sophomore Williams e Bethel(famoso per le prestazioni negli special team) mentre la situazioni safety risulta ancora più precaria vista la totale assenza di SS e con solo Mathieu e Branch a FS.

Per sostituire alcuni dei partenti sono stati firmati Dansby(ILB ex Cincinnati, annuale), Bethea(SS ex SF, triennale), Jones(ex Pittsburgh, annuale) e Dawson(K ex SF, biennale).

Dopo aver visto la situazione attuale del roster, vediamo le varie opzioni per il draft.

Tutti gli esperti concordano su come il draft sia pieno di talento difensivo in ogni ruolo mentre per l’attacco a parte molti RB validi l’annata non propone troppi prospetti negli altri ruoli.

La maggior parte dei mock draft riguardo la pick numero 13 si concentra su QB, WR o TE ma sebbene siano posizioni di grido non sono reali necessità.

Personalmente alla 13 cercherei di selezionare un giocatore per aggiungere talento alla difesa con impatto immediato, non un ragazzo da tenere un anno in panchina, visto che la finestra temporale per vincere rischia di chiudersi quest’anno con l’eventuale ritiro di Palmer.

Una scelta saggia sarebbe un DE da 3-4 che riesca a portare pressione e creare spazi per Jones e Golden .Visto che la linea al momento ha come starter a DE Gunter e Nkemdiche e poi solo giocatori di rotazione o giovani, selezionarne due non sarebbe una cattiva mossa.

La firma di Dansby mette una accettabilissima “pezza” al vuoto nela posizione di inside linebacker ma con prospetti come Foster o Reddick a disposizione sarebbe un delitto non formare una linea di LB di primissimo livello con Golden e Jones esterni e Bucannon e il rookie lb interni. E’ dai tempi della coppia Dansby-Washington che Arizona sogna due playmaker interni.

Selezionare dei defensive backs è quasi d’obbligo vista la situazione a roster. Lo scorso anno al terzo giro è stato draftato Williams, cb con un solo anno di esperienza alle spalle e la sua inadeguatezzza si è palesata nelle prime due partite di regular season costringendo il front office a cercare una trade per Cooper.

L’altro cb, Bethel, ha perso il posto al training camp e a causa di un infortunio al piede non è mai riuscito ad avere un buon impatto tanto da esser definito da Arians “Failure in progress”.

Assolutamente di rilievo è la triste situazione delle safety. A free safety abbiamo gli injury prone Mathieu e Branch assieme a Miller, CB traslato a safety nel finale di stagione mentre totalmente assenti sono le SS con esperienza nella lega. Proprio per questo sono stati effettuati incontri con Jabril Peppers, Rudy Ford e con Josh Jones, segno di grande interesse per il ruolo.

Una possibilità non remota potrebbe essere il qb, vista l’età di Palmer. I qb di questo draft secondo Arians non sono pronti per giocare subito ma questo non è il caso di Arizona e Palmer si è detto pronto a fare da chioccia al suo erede. Lo staff di Arizona ha avuto workout privati con i quattro principali qb del draft, Kizer, Watson, Mahomes, Trubinsky. Tra questi il nome piu caldo sembra essere quello di Mahomes II sebbene il prodotto di Texas Tech debba migliorare sotto molto aspetti.

Dovrebbe arrivare un WR ma non dai giri alti viste le dichiarazioni di Arians secondo cui un ricevitore di sistema si può trovare senza difficolta dal terzo/quarto round. Dopo la firma di Gresham il TE non è una grande necessità visto anche il ruolo prettamente da boccatore che il sistema di Arizona gli assegna.

Sempre Arians ha dichiarato che dal draft arriverà un RB complementare a Johnson, capace di ricevere fuori dal backfield e di schierarsi anche come WR anche se spero sempre in un fullback con buone mani.

Infine pescare un uomo di linea non è mai una cattiva idea. Lo scorso anno sono stati draftati Cole Toner e Evan Bohem per aggiungere depth internamente alla linea mentre quest’anno potrebbero selezionare un tackle. La situazione attuale con Humpries e Veldheer pone Arizona in una situazione di tranquillità in quanto capaci entrambi di giocare a sinistra ma lo spazio salariale che Veldheer andrà ad occupare il prossimo anno potrebbe portare a draftare un tackle di destra e cercare una futura trade. I vari Wetzel, John e Price possono essere utili backup. Andare invece su una guardia nei primi due giri significherebbe voler dare più incisività al running game da subito.

Personalmente sarei per sfruttare al meglio il numero di prospetti difensivi di qualità che offre il draft e con i primi quattro giri coprirei le need a cornerback, safety e defensive end(non necessariamente in quest’ordine). Userei i due quinti per l’attacco e cercherei con le rimanenti due pick di dare profondità alla linea di difesa e ai defensive backs.

[Alessio Bonvini]