ACC weekend roundup: week 4.

I risultati.
Clemson at North Carolina State 26-14
North Carolina at Georgia Tech 20-28
Marshall at Virginia Tech 21-29
Wake Forest at Army 25-11
Pittsburgh at Duke 58-55
Tulane at Syracuse 17-52
West Virginia at Maryland 0-37
Virginia Military Institute at Virginia 0-49
Bethune Cookman at Florida State 6-54
Savannah State at Miami FL 7-77

Il fatto. Ancora una volta meritano di essere citati gli straordinari Miami Hurricanes di Al Golden, che si portano sul 3-0 dopo aver asfaltato in scioltezza Savannah State, giunta, di rimando, alla terza sconfitta stagionale in quattro partite disputate; è vero, gli avversari non erano certamente alla loro altezza, ma ancora una volta i ‘Canes hanno dimostrato una solidità incredibile, che gli ha permesso di ottenere una delle vittorie più rotonde di sempre nella storia di The U, trionfando con un secco 77-7 che ha costretto gli arbitri, in pieno accordo con i coach di entrambe le squadre, a chiudere il quarto finale con tre minuti d’anticipo, giocandone dodici anziché i canonici quindici previsti dal regolamento. Una bella affermazione, ottenuta dando oltretutto ampio spazio alle riserve, che consente a Miami di continuare sull’ottima strada tracciata quindici giorni fa con l’inatteso upset rifilato alla blasonata Florida.

Il meglio. Che Clemson fosse una outsider accreditata era già nelle previsioni di inizio stagione, ma che potesse aspirare anche al ruolo di contender in pochi l’avevano previsto, nonostante era risaputo che i Tigers potessero contare su uno dei roster più completi e meglio assortiti dell’intera nazione; la vittoria ottenuta nell’anticipo di giovedì scorso a Raleigh, contro North Carolina State, da anni bestia nera del team del South Carolina, è un’ulteriore conferma di come i ragazzi guidati da Dabo Sweeney possano davvero puntare in alto in questo 2013, e non solo per la presenza di un quarterback valido come Tajih Boyd e un wide receiver di valore assoluto come Sammy Watkins. A colpire, per forza, solidità, efficienza, è stata tutta l’armata orange, compresa la difesa, che si è rivelata un vero e proprio incubo per il pitcher avversario Pete Thomas, bistrattato e maltrattato per lunghi tratti del match.

Il peggio. Alla fine è arrivata la vittoria, la prima in ACC quest’anno, ma la difesa di Pittsburgh ha messo in scena uno dei peggiori spettacoli visti sul terreno di gioco nel weekend dedicato al football universitario, concedendo un’enormità di yards, 532, ad un attacco per nulla irresistibile come quello di Duke, che i Panthers hanno fatto di tutto per tenere in vita nonostante i quattro palloni pizzicati al quarterback Brandon Connette. Disastrosi per buona parte del match, i giocatori difensivi dell’ateneo della Pennsylvania hanno rischiato seriamente di far perdere la partita alla loro squadra, facendosi infilare per ben due volte nell’ultimo quarto, quando i padroni di casa di uno stupito coach David Cutcliffe si erano portati a soli 3 punti di distacco con quasi quattro minuti di gioco effettivi ancora disponibili; per fortuna loro la offense è riuscita ad amministrare il possesso dell’ovale fino alla fine, evitando un pessimo epilogo a Pitt.

Tom Savage
Tom Savage

Best Offensive Player. L’altro lato della medaglia di Pittsburgh, ovvero il quarterback Tom Savage, nominato anche Walter Camp Award Player of the Week dopo l’ottima prestazione con cui ha battuto quasi da solo i Duke Blue Devils, sotterrati dalle sue 424 yards lanciate e dai 6 touchdown pass con i quali il senior da Springfield, Pennsylvania, ha servito per 2 volte Devin Street e per 3 la matricola Tyler Boyd, premiati, rispettivamente, come ACC Wide Receiver e ACC Freshman della settimana dopo aver ricevuto per 166 e 154 yards; fermo per due anni dopo il suo doppio trasferimento da Rutgers, dove aveva esordito addirittura nel corso della sua prima stagione NCAA, Savage, non aveva trovato spazio negli Arizona Sun Devils nel 2011, ed ha deciso di cambiare nuovamente università tornando nello stato natale per guidare i Panthers, nei quali è stato promosso titolare prima della partenza della stagione 2013.

A.J. Hendy
A.J. Hendy

Best Defensive Player. Il defensive back di Maryland A.J. Hendy, a segno su ritorno da intercetto per 28 yards nello shutout rifilato dai Terrapins a West Virginia, battuta per 37-0 al M&T Stadium di Baltimore, dove lo junior si è reso protagonista di una prestazione superlativa, nella quale ha anche recuperato due fumbles e contribuito a limitare i Mountaineers ad appena 175 yards di total offense; giocatore eclettico, che durante gli anni liceali ha ricoperto con profitto anche il ruolo di ricevitore, si è messo in luce negli special team prima di trovare spazio in pianta stabile nella depth chart dei Terps già verso la fine della sua freshman season, quando partì titolare in tre occasioni. Utilizzato sia come cornerback che come safety, è stato altresì nominato giocatore difensivo della settimana a livello nazionale dalla Walter Camp Foundation.

Best Special Team Player. Il wide receiver al terzo anno Jamison Crowder, primo giocatore di Duke a segnare su ricezione, corsa e ritorno, da 82 yards, nella stessa partita da quando l’attuale assistent coach Scottie Montgomery, allora WR dei Blue Devils, aveva realizzato lo stesso tris in un match contro Wake Forest nel 1999; Crowder, per la seconda volta miglior specialista della Atlantic Coast Conference questa stagione, ha chiuso la sfida del Wallace Wade Stadium di Durham, NC, con 29 yards corse in 2 portate, 141 ricevute in 7 ricezioni e 109 totalizzate in 3 punt return.