ACC Weekend roundup: Week 12.

Florida State (10-0) BCS #2. Con lo stesso risultato di sette giorni fa, 59-3, i Seminoles si sbarazzano di Syracuse, diventando la prima squadra, nelle ultime dieci stagioni, a vincere tre partite della conference segnando 55 o più punti; un record tra i tanti fatti segnare questa stagione da FSU, che ha rinverdito anche il primato di team capace di vincere tutti i match stagionali con 10 o più punti scarto, che spettava sempre ai Noles edizione 1994. Il tutto nel segno del solito Jameis Winston, che nonostante qualche guaio extra field, continua a sfoderare prestazioni di altissimo livello, non ultima quella contro gli Orange, chiusa con 277 yards e 2 TD pass prima di lasciare il posto alla riserva Sean Maguire, anch’egli a segno, con un pass per Nick O’Leary, prima della fine del match.

Clemson (9-1) BCS #7. Erano attesi alla più classica delle prove del nove e non hanno deluso, superando la lanciatissima Georgia Tech con un secco 55 a 31 nell’anticipo del giovedì notte, favorito da un’altra prova sublime di Tajh Boyd, che oltre a lanciare 4 touchdown pass, per 360 yards totali, decide di scrivere direttamente il suo nome nel box score del match con una corsa da 1 yard nel corso del terzo quarto, raddoppiando il vantaggio che permette a Clemson di gestire il tempo residuo con assoluta tranquillità. Oltre a Sammy Watkins, 104 yards e 2 TD, sugli scudi anche lo junior receiver Martavis Bryant, che chiude con 5 prese per 176 yds e 1 touchdown.

BRandon Connette
Brandon Connette

Duke (8-2). Il college del North Carolina sale a sei vittorie consecutive in stagione e fa il suo ingresso nell’AP Poll, ma non riesce ancora a sfondare nel nuovo ranking BCS, dove potrebbe esordire continuando la sua striscia positiva anche con Wake Forest, sua avversaria il prossimo fine settimana; la grande affermazione ottenuta a Durham su Miami ha lanciato in orbita i Blue Devils e il suo quarterback Brandon Connette, che con 5 touchdowns, 1 su passaggio e 4 su corsa, ha fatto segnare il nuovo record universitario con 29 segnature in carriera, 1 in più di Tom Davis, che ne realizzò 28 tra il 1941 e il 1944.

Miami (7-3). Altro duro stop per gli Hurricanes, che continuano a mostrare preoccupanti carenze difensive, soprattutto sul gioco di corse, situazione nella quale hanno concesso davvero tantissimo a Duke, permettendogli di conquistare 358 yards e segnare 5 TD; proprio i punti cominciano ad essere uno dei dati più negativi, con 40 in media subiti nelle ultime 3 partite, dove sono arrivate altrettante sconfitte per Miami, che a questo punto spera di risollevarsi nelle restanti due settimane per provare ad agguantare almeno il titolo della Coastal Division, con la speranza che qualcuno, là davanti, faccia un passo falso. Ci prova comunque Stephen Morris, che chiude con 379 yds, 2 TD e 1 INT.

Virginia Tech (7-4). La sconfitta in overtime con Maryland è stata una mazzata colossale per gli Hokies, che perdono le possibilità di rientrare nel ranking e di giocare fino all’ultimo per il titolo della Coastal, dove ormai sono tagliati fuori visto che gli rimane solo il match che chiude la stagione con i cugini di Virginia, all’ultima settimana di Novembre dopo il bye; brutto stop nonostante la grande rimonta orchestrata da Logan Thomas, 210 yards e 2 touchdowns, e finalizzata da D.J. Coles e Willie Byrn, entrambi a segno negl’ultimi due quarti, mentre VT cercava di riparare al blackout successivo al TD iniziale di Trey Edmunds, su corsa da 3 yards.

Georgia Tech (6-4). Dopo tre vittorie consecutive i Yellow Jackets si fermano contro il muro eretto da Clemson, decisa a rilanciarsi dopo qualche prestazione dubbia; un brutto colpo per Georgia Tech, che continua comunque a inseguire un posto al sole nella Coastal Division, ad una vittoria di distanza dalla lanciatissima Duke. In una sconfitta nella quale emergono parecchie colpe difensive, 551 yards concesse ai Tigers, si salva il talentuosissimo runningback Robert Godhigh, che fa di tutto e di più per tenere a galla i suoi correndo per 126 yards e ricevendo per 103. Il tutto in 17 palloni toccati in totale, condito da 2 rushing touchdowns che gli permettono di salire a quota 5 in stagione.

Boston College (6-4). Gli Eagles chiudono le loro apparizioni casalinghe strappando la vittoria che li qualifica direttamente ad un Bowl di fine stagione, superando piuttosto agevolmente North Carolina State grazie al solito, straordinario, Andre Williams, che con le sue corse rende più facile la vita a Chase Rettig e ai suoi compagni, aiutando oltretutto il running game a sfornare una delle migliori prestazioni di sempre nella storia di Boston College, con 420 yards corse e segnature arrivate anche dai backup, Myles Willis, 77 yds totali, e Alex Amidon, 15 yards.

Maryland (6-4). Vittoria importantissima per i Terrapins, che staccano il biglietto per le finali e regalano a Randy Esdall la prima stagione vincente da quando è arrivato in Maryland, tre stagioni fa; un’affermazione in overtime che oltrettutto da fiducia a tutto l’ambiente, con il quarterback C.J. Brown che si fa perdonare l’intercetto lanciato in precedenza, segnando il secondo touchdowns personale su corsa, terzo di giornata, che decide il match e manda in orbita l’università di College Park, pronta finalmente a tornare ad un Bowl dopo diverse stagioni deludenti, grazie anche ad una difesa capace di limitare a 264 yards l’attacco di Virginia Tech.

Pittsburgh (5-5). Brusco stop dopo la vittoria su Notre Dame della passata settimana; i Panthers si riprendono troppo tardi nel match con North Carolina per ribaltare il risultato e assicurarsi l’accesso ad un bowl. Pittsburgh, che riesce comunque a rientrare in partita sfruttando qualche errore di troppo dei Tar Hells, è costretta ad arrendersi, alla fine, al secondo punt return di giornata segnato da Switzer, che infila gli special team rendendoli i principali responsabili della sconfitta. A poco servono le buone prestazioni di Tom Savage, 313 yards e 2 TD pass, e di James Conner, 102 rushing yds e touchdown, che negl’ultimi due quarti avevano rilanciato le ambizioni dei padroni di casa.

Syracuse (5-5). Questa settimana gli tocca il ruolo di vittima sacrificale di Florida State, tornando alla sconfitta dopo due belle vittorie che gli avevano permesso di raddrizzare una stagione che pareva ormai destinata ad essere perdente; il record, attualmente, non permette di dormire sonni tranquilli, ma con una vittoria nelle ultime due uscite stagionali con Pittburgh e Boston College, entrambe ospitate tra le mura amiche del Carrier Dome, la postseason diverrebbe realtà.

North Carolina (5-5). Serve ancora una vittoria ai Tar Hells per entrare nella postseason, e non dovrebbe trattarsi di una mission impossible visto che la prossima avversaria è Old Dominion, college di Divsion I-AA che potrebbe davvero rappresentare il viatico per un Bowl per l’università di Chapel Hill, che con il giovane Marquise Williams al timone continua a fare faville; suoi i 2 touchdowns su corsa con cui North Carolina trova un vantaggio importante ad inizio partita, utile, successivamente, per tenere a bada il ritorno di Pittsburgh; rimonta poi scongiurata dai big play di Ryan Switzer, che con 2 punt return azzera tutte le speranze dei Panthers.

Wake Forest (4-6). Bye per i Demon Deacons, che avranno avuto certamente modo di riordinare le idee dopo tre sconfitte consecutive che hanno complicato la loro stagione e li hanno quasi estromessi da un qualsivoglia discorso di postseason; servono due vittorie, ma già nel prossimo fine settimana sarà difficile tenere vive le speranze, visto che Winston-Salem arriva la lanciatissima Duke.

North Carolina State (3-7). Continuano a pedere i Wolfpack, che reagiscono al dominio di Boston College solo nell’ultimo quarto, quando riescono nuovamente a bucare la difesa avversaria grazie al trick play del WR Rashard Smith, che serve Quintin Payton, e accorciare ulteriormente le distanze con il quarterback di riserva Garrett Leatham, che imbecca Jumichael Ramos con un pass da 52 yards, permettendo a N.C. State di firmare tre touchdowns, il primo era stato realizzato dal già citato Smith su pass del pitcher titolare Pete Thomas, in una giornata avara di soddisfazioni.

Virginia (2-8). Turno di riposo anche per i Cavaliers, che cercheranno di chiudere con onore un anno orribile che non gli ha ancora regalato alcuna vittoria nella Conference; situazione che non pare destinata a cambiare visto che le ultime due avversarie si chiamano Miami e Virginia Tech, entrambe in cerca di riscatto dopo un periodo piuttosto deludente che gli ha fatto perdere le loro rispettive posizioni nel ranking nazionale, dal quale entrambe sono state estromesse.

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Andre Williams
Andre Williams

Best Offensive Player. Il runningback degli Eagles Andre Williams saluta i tifosi che l’hanno applaudito nel corso della sua carriera collegiale permettendo a Boston College di ritornare ad un Bowl dopo una stagione, la 2012, conclusa con appena 2 vittorie all’attivo; a questo traguardo vi aggiunge il record all-time di portate per un giocatore della ACC con 42, e il primato di Conference e dell’università con sede a Chestnut Hill con 339 yards conquistate sul terreno di gioco, condite da 2 touchdowns che spianano la strada alla vittoria del suo team. Primo runner della nazione con 1,810 yards all’attivo, nelle ultime quattro settimane ha totalizzato 972 yds, e se mantiene la media potrebbe diventare il primo tailback a superare le 2,000 in stagione dopo Donald Brown, che ne corse 2,353 nel 2008.

Best Defensive Player. Il linebacker di Duke Kelby Brown, fondamentale nella vittoria su Miami con la sua miglior prestazione della carriera, 17 tackles, 1 forced fumble e 1 quarterback hit, con i quali ha contribuito ad arginare l’attacco degli Hurricanes limitandone l’efficenza in redzone; entusiasmante nella sua giocata clou del match, quando su un terzo ed uno riesce a penetrare nel backfield avversario e fermare il runner Dallas Crawford, costringendo gli ospiti ad un punt in un momento delicatissimo della partita.

Best Special Team Player. Il freshman receiver Ryan Switzer, punt returner di North Carolina che con 2 punt ritornati in endzone ha di fatto deciso la partita con Pittsburgh, segnata proprio dal suo ritorno da 61 yards a meno di cinque minuti dalla fine del match, quando mette a ferro e fuoco lo special team avversario regalando il vantaggio decisivo ai Tar Hells; primo giocatore nella storia di UNC a riportare 3 calci in endzone in una stagione, si è messo dietro alcuni dei migliori giocatori che hanno vestito la divisa del college di Chapel Hill, come Andre Purvis e Giovani Bernard.