ACC Weekend roundup: Week 10.

Florida State (9-0) BCS #2. I Seminoles sono sempre più lanciati verso il National Championship dopo la sconfitta di Oregon e la loro contemporanea vittoria contro Wake Forest, ottenuta alla fine di un match senza storia dove FSU si è concessa il lusso di mettere nuovamente in campo le riserve per l’intera durata del secondo tempo; una prestazione imponente quella sfoderata dai ragazzi di Jimbo Fisher, che in sessanta minuti di football hanno messo a segno 6 intercetti e 1 fumble, per 7 turnovers totali che hanno portato in dote 2 touchdowns, da aggiungere ai 5 segnati dall’attacco e al kickoff return con cui Levonte Whitfield ha chiuso la partita sul 59 a 3 finale. Padroni totali del loro destino, dopo aver confermato di essere una delle squadre migliori della nazione, è ancora più chiaro che solo un crollo improvviso potrebbe fermare la loro corsa.

Clemson (8-1) BCS #8. Stop per i Tigers, in attesa di giocare l’anticipo del giovedì notte contro Georgia Tech, in un match che sicuramente presenta difficoltà da non sottovalutare, visto anche l’ottimo cammino fin qui condotto dai Yellow Jackets all’interno della conference, dove hanno perso in sole due occasioni, strappando cinque delle sei vittorie ottenute in stagione; salutate le possibilità di arrivare al BCS Championship, a Clemson non resta che cercare di chiudere in bellezza e staccare il biglietto per uno dei Bowl principali.

Miami (7-2) BCS #23. Crollo inatteso per gli Hurricanes, che in sole due settimane hanno perso sedici posizioni nel ranking rivelando limiti che erano riusciti a mascherare con le vittorie fino al match con i Seminoles, la loro prima sconfitta stagione; una lose che ci stava, molto più dell’ultima, subita contro Virginia Tech, con la quale sono risultati fatali i due palloni persi dagli special team nei primi due ritorni della partita. In difficoltà a livello difensivo, i ragazzi di Golden hanno mostrato anche parecchi problemi a sviluppare il loro running game, divenuto impalpabile dopo l’infortunio della stella Duke Johnson.

DeVon Edwards
DeVon Edwards

Duke (7-2). Quinta vittoria consecutiva per i Blue Devils, che viaggiano spediti e rimangono in lizza per la Coastal Division dopo aver rimontato e battuo N.C. State al termine di un match ricco di emozioni; ancora poco incisiva in attacco, Duke ha sfruttato l’enorme lavoro del reparto difensivo per risolvere la pratica Wolfpack, che si stava facendo parecchio complicata dopo il vantaggio di tre punti con cui gli avversari avevano aperto l’ultimo quarto, deciso poi dagli intercetti del cornerback DeVon Edwards e dal TD su corsa del quarterback Brandon Connette.

Virginia Tech (7-3). Vittoria importantissima per gli Hokies, che superando Miami hanno riaperto i giochi nella Coastal Division tenendo altresì vive le speranze di rientrare in lizza per la Top 25 nazionale, salutata dopo le due sconfitte consecutive rimediate con Duke e Boston College; partite che a questo punto risultano pesantissime per la stagione di Virginia Tech, che avrebbe avuto ben altre prospettive dopo aver fermato gli Hurricanes nell’ultimo weekend, grazie alle splendide prove di Logan Thomas, che ha chiuso con 366 yards e 2 TD pass, e Trey Edmunds, autore di 4 touchdowns su corsa.

Georgia Tech (6-3). Turno di riposo per i Yellow Jackets, prima del match che vale una stagione in trasferta a Clemson, dove proveranno l’impresa nel tentativo di tenere ancora aperti i giochi nella conference dopo essere usciti dalla lotta per un posto nei Bowl principali per colpa delle tre sconfitte consecutive rimediate con le rivali Virginia Tech e Duke, e con Brigham Young, Paul Johnson è pronto, i suoi ragazzi anche, non resta che giocarsi il tutto per tutto.

Pittsburgh (5-4). Davvero una bella vittoria per i Panthers, di quelle che danno un senso alla stagione visto la portata dell’avversario, ovvero la finalista della scorsa stagione Notre Dame, battuta al termine di una sfida nella quale i ragazzi di coach Christ hanno sbagliato poco o nulla, traendo il massimo da ogni situazione a loro favorevole; buono il contributo in fase offensiva del QB Tom Savage, 243 yards e 2 touchdown pass, che guida un attacco nel quale trovano la strada dell’endzone il runner James Conner e il receiver Devi Street, entrambi autori di 2 segnature a testa. Due che si dimostra una sorta di numero portafortuna, visti anche gli intercetti, risultati decisivi, messi a segno da Ray Vinopal nell’ultimo quarto.

Boston College (5-4). Restano vivi gli Eagles, che si portano ad una sola vittoria dalla qualificazione ad un Bowl grazie a quella ottenuta in rimonta su New Mexico State, prima in trasferta di questo 2013; affermazione segnata come non mai dalle corse del fenomenale Andre Williams, che in un sol colpo si assicura due record universitari, completando la terza partita stagionale sopra le 200 yards e realizzando la miglior prestazione di sempre per un RB di Boston College, con 295 yards conquistate in 30 portate e 2 touchdowns, compreso l’ultimo, quello decisivo, dopo una galoppata da 80 yds. Buon match anche per Chase Rettig, che chiude con 230 yards e 3 TD pass.

Syracuse (5-4). La bruciante sconfitta subita due settimane fa con Georgia Tech, 56-0, ha proprio risvegliato gli Orange, che sabato hanno conquistato la loro seconda vittoria consecutiva superando per 20 a 3 Maryland, dopo aver disputato un’ottima partita a livello difensivo ed aver concesso davvero poco ai Terrapins, che hanno seriamente rischiato di chiudere con 0 punti sul tabellone come accaduto a Wake Forest sette giorni prima. Pericolo scongiurato ma punteggio che sorride a Syracuse, che ha vissuto di rendita limitandosi a controllare e colpire con il runningback Jerome Smith, atuore degli unici 2 touchdowns della sfida.

Maryland (5-4). Momento terribile per i Terrapins, che ora rischiano seriamente di perdere la postseason a causa della terza sconfitta subita nelle ultime quattro partite; e dire che Syracuse sembrava essere l’avversario ideale per rilanciarsi dopo la settimana di riposo successiva al match perso con Clemson, invece proprio gli Orange hanno quasi inflitto il colpo di grazia a Maryland, in crisi di gioco oltreché di risultati, come dimostrano anche i 4 palloni persi sabato da un attacco che fatica a mettere punti sul tabellone.

Marquise Williams
Marquise Williams

North Carolina (4-5). Terza vittoria consecutiva per i Tar Hells, che a sorpresa si candidano per un Bowl dopo aver recuperato il pessimo 1-5 di inizio stagione; grandissimo protagonista della partita vinta con Virginia, il quarterback al secondo anno Marquise Williams, che dopo aver indossato il numero 2, anziché il 12, in onore dell’infortunato Bryn Renner, incide pesantemente sul match realizzando 4 touchdowns; 2 su passaggio, per Quinshad Davis e Khris Francis, 1 su corsa, ed 1 altro su ricezione, sempre su passaggio di Davis. Impresa che gli permette di rinverdire una statistica vecchia di quasi trent’anni, visto che l’ultimo pitcher di NC a ricevere un pallone nell’endzone avversaria fu Kevin Anthony, nel 1984.

Wake Forest (4-6). Troppo forte Florida State per provare a reggere il confronto, ancor più dopo aver perso la stella della squadra, il receiver Mike Campanaro, che mai come contro i Noles avrebbe fatto comodo, visti i pessimi numeri messi insieme alla fine del match dai due quarterback che si sono alternati in cabina di regia, il titolare Tanner Price e il backup Tyler Cameron, entrambi impegnati a far fare bella figura alla difesa avversaria con 3 intercetti lanciati a testa; per il primo, inoltre, l’onta di essersi fatto pizzicare ben 3 volte in appena 4 passaggi tentati. Alla faccia dell’accuracy.

North Carolina State (3-6). La ACC sembra ormai maledetta per i Wolfpack, che proseguono la loro striscia perdente uscendo sconfitti anche dal sesto confronto intradivisionale di questa stagione; a fermare il giovane branco di Dave Doeren questa volta è stata Duke, che con una prestazione difensiva notevole concede pochissimo a NC State, capace comunque di rimanere agganciata alla partita per lunghissimo tempo, dopo aver rimontato nel corso del terzo quarto ed aver aperto davanti quello finale. Positivo il match giocato dal receiver Quintin Payton, che chiude con 103 yds e 1 touchdown all’attivo.

Virginia (2-8). Sempre più negativa la stagione dei Cavaliers, che perdono malamente anche con North Carolina, alla quale regalano anche un intercetto e un fumble deleteri; male David Watford, 129 yds e 2 intercetti, quarterback panchinato per far spazio al giovane Greyson Lambert, l’unico che a questo punto può cercare di risollevare la situazione di Virginia; per ora, buono l’impatto, con il team che riesce a smuovere le acque dopo il suo ingresso, grazie al TD su corsa di Kevin Parks, 8 yards, e a quello su pass di Keeon Johnson, serivto proprio dal pitcher..

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Best Offensive Player. Il quarterback di Virginia Tech Logan Thomas, decisivo nell’affermazione su Miami che rilancia la stagione dei suoi Hokies, trascinati da una delle sue migliori prestazioni della stagione; il senior da Lynchburg chiude con 80.6 percento di passaggi completati, 25 su 31, per 366 yards e 2 touchdowns, che gli hanno permesso di diventare il leader della scuola per TD pass realizzati in carriera. Davvero un buon risultato per un ragazzo che in queste ultime partite si giocherà le sue chances di conquistarsi un posto al sole tra i professionisti.

Best Defensive Player. Il cornerback DeVon Edwards, che con 2 intercetti riportati in endzone, su ritorni da 25 e 45 yards, e il kickoff riportato per 100 yards, incide in maniera incredibile sulla vittoria che permette a Duke di rimanere in lizza per la Division, recuperando, proprio grazie ai palloni pizzicati dal difensore un match che gli stava sfuggendo di mano; protagonista di una prestazione sublime, la matricola da Covington, Georgia, ha messo a segno anche 10 tackle, assicurandosi il premio come Walter Camp National Defensive Player of the Week e quattro freshman record all-time dei Blue Devils. Bottino che comprende il kickoff return più lungo (100 yds), i punti totali realizzati (18), la media di yards conquistate a kickoff (49,33) e il maggior numero di intercetti ritornati in endzone (2).

Best Special Team Player. Il freshman receiver Lavonte Whitfield, che con il ritorno da 97 yards su kickoff ha messo la parola fine sul 59 a 3 con cui Florida State ha schiantato Wake Forest, incapace di contenere la galoppata finale di questo sgusciante piccoletto originario di Orlando, diventato il leader della Atlantic Coast Conference con 34.4 yards conquistate in media a kick return e primo Seminoles a riportare un calcio d’inizio in endzone dal 2008.