Texas State Bobcats: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 129

Head Coach: Everett Whiters (2nd year, 2-10)

Record 2016: 2-10

Match da non perdere: vs. Texas-San Antonio (Sep. 23), vs. New Mexico State (Nov. 4)

Bryan London

Punto di forza: il reparto linebacker sembra decisamente quello meglio attrezzato del team, e quest’anno potrà contare sul rientro di tutti gli starter della passata stagione, a partire da Bryan London, che con 142 tackles all’attivo ha guidato la difesa nel 2016; fondamentale sarà anche il recupero di Easy Anyama, uscito di scena dopo le prime due partite giocate da starter e pronto a riprendersi il suo spot di outside linebacker.

Punto debole: la linea offensiva ha concesso davvero troppo lo scorso anno, favorendo 44.0 sacks e 105 tackles for loss, numeri che sicuramente meritano una riflessione nel corso dell’offseason, e invitano il coaching staff a lavorare parecchio su un reparto in cui spicca comunque il talento del versatile Aaron Brewer, utilizzato prima come guardia e poi da centro nel freshman year.

First look offense: a dodici mesi di distanza i Bobcats si ritorvano con il solito problema nella posizione di quarterback, dove Whitters ha deciso di fare piazza pulita e ripartire praticamente da zero, ingaggiando quello che probabilmente sarà lo starter 2017, Damien Williams, ex Mississippi State trasferitosi a San Marcos dopo la laurea, e tre matricole di belle speranze su cui impostare il futuro.
Abile a colpire sia su passaggio che su corsa, dopo aver fatto da backup a Dak Prescott e Nick Fitzgerald avrà finalmente l’occasione di mostrare le sue qualità sfruttando un receiving corp collaudato, che oltre alla coppia di WR composta da Tyler Watts e Elijah King, 453 yards e 2 TD, può fare affidamento anche sul TE Gabe Schrade, 25 prese per 286 yds e 2 touchdowns; molto utile fuori dal backfield pure Stedman Mayberry, runner di punta della squadra che ha totalizzato 914 yards e 5 TD nel 2016, rivelandosi un playmaker in grado di produrre in ogni situazione di gioco.

First look defense: Jordan Mittie si è integrato piuttosto bene nella nuova posizione di DT, dopo essere stato un linebacker centrale all’inizio della carriera universitaria, ma la sua produzione, 3.0 tackles for loss, deve decisamente aumentare se Texas State vuole provare a mettere in difficoltà le offense avversarie; per farlo oltre a puntare sul confermato Ishmael Davis, 6.0 tkl for loss, 1.0 sack,lancerà nella mischia il sophomore Dean Taylor, già utilizzato in rotazione da end l’anno passato.
Detto del produttivo reparto linebacker del quale fa parte anche Frankie Griffen, 46 placcaggi, i Bobcats presentano qualche punto interrogativo nelle secondarie, completamente rinnovate rispetto alla passata stagione, quando avevano chiuso con appena 3 intercetti e 23 pass defended; a guidarle uno dei pochi senior rimasti, la safety Quinn Tiggs, 39 stops, l’unico, con il cornerback al secondo anno Anthony Taylor Jr., ad aver accumulato una buona esperienza di campo lo scorso autunno.

Gabe Loyd

NFL Prospect to watch: ultimo componente del solido gruppo di linebacker del team di San Marcos, Gabe Loyd sarà anche il primo a lasciare l’università, visto che si appresta a giocare il suo ultimo anno in NCAA dopo aver messo a segno 102 tackles, 2.0 sacks e 2 fumbles recovered nella sua prima stagione in Sun Belt; in precedenza protagonista con la divisa del Fort Scott Community College, di cui è diventato leading tackler all-time superando un certo Lavonte David con 224 tackles totali, è stato promosso titolare nel corso della sua prima offseason.
Ben strutturato fisicamente, piuttosto veloce ad individuare lo sviluppo dell’azione e colpire il portatore di palla, si candida ad essere uno dei migliori, e più produttivi, difensori della Sun Belt al termine di una stagione che sarà a dir poco fondamentale per aprirsi la strada verso il Draft NFL.