[Recap]: Chicago Bears vs Detroit Lions 17-20

In questo articolo noi di Chicago Bears Italia ci siamo inventati un modo divertente di confrontarci con gli admin della pagina Detroit Lions Italia. Dopo il nostro consueto recap, minimizzato per non annoiarvi con una lettura troppo lunga, abbiamo costruito un botta e risposta fra i fratelli Mederic e Yannick, admin per Detroit, e noi admin di Chicago Bears Italia, con 5 domande ciascuno.
A voi l’articolo!

La pelle dell’orso ha rischiato di ingolfare i motori di Detroit

Lo scontro divisionale tra la prima in classifica e l’ultima a prima vista, guardando i risultati, non ha fatto emergere le differenze che si potevano immaginare.

Il precedente scontro alla week 4 aveva visto trionfare Chicago al Soldier Filed per 14-17.
Da allora Detroit aveva iniziato la sua scalata fino ad arrivare in testa alla NFC North mentre Chicago doveva aspettare la week 8 per mettere a segno la sua seconda vittoria, sempre con una rivale divisionale: Minnesota.

Tra le due squadre pertanto il divario appariva largo sin da subito e, considerando l’ottima annata di Matthew Stafford e dei WR di Detroit unite alle carenze difensive soprattutto nel passing game di Chicago, il risultato e le strategie delle rispettive squadre sembravano già delineate e intuibili.

Al Ford Field Detroit Stafford parte subito con una serie di lanci che chiamano in causa i WR Golden Tate e Marvin Jones e grazie alle corse del rookie RB Dawyne Washington chiudono 4 down portandosi sulle 34 yards della metà campo di Chicago.
Ci pensa il mostruoso Akiem Hicks con un sack ai danni di Stafford a costringere Detroits al punt e a far entrare in campo l’attacco degli orsi.

Il primo snap vede un passaggio di Matt Barkley per Thompson e soprattutto una penalità per Detroits che regala 5 yard a Chicago. Jordan Howard scalda il motore con due corse. Il ragazzo è caldo e deve solo pazientare due passaggi di Barkeley per Daniel Brown e Meredith che ci fanno chiudere 2 down.
Si parte dalle 45 yards in Chicago territory e sull’1and10 Howard porta i Bears sulle 27 yard della metà campo di Detroit con una corsa delle sue.
Con le ricezioni di Cameron Meredith e le corse di Howard i Bears arrivano fino alle 15 yards e poi si complicano la vita con le penalità che li costringono al field goal trasformato da Connor Barth.

In seguito Detroit non conclude molto se non registrare un intentional grounding di Stafford.
Anche Chicago non è migliore benché avesse iniziato con un bel lancio di Barkely per Deonte Thompson (24 yards), una corsa di Howard e una ricezione di Meredith che avevano fatto chiudere 2 down.

Detroit riparte e Jones, Tate e il TE Eric Ebron macinano yards chiudendo alcuni down.
Sul 3and16 però Stafford coglie impreparata la secondaria di Chicago riuscendo a liberarsi dalla pressione della linea (che aveva praticamente demolito la tasca) e a sfuggire da un forsennato Leonard Floyd, trovando con un lancio di 48 yard Jones, sfuggito alla safety Harold Jones-Quartey.
Dalle 34 di Detroit si passa così alle 18 di Chicago.
Detroit non chiude il down e così parecchia col field goal trasformato dal suo kicker Matt Prater.

L’attacco di Chicago entra in campo per 4 snap e il 4° è un long snap per il punter Patt O’Donnell
.
A pochi secondi dal 2 minute warning del 2° quarto Stafford viene placcato dal rookie LB Nick Kwiatkoski che in coppia con John Timu sostituiscono lo squalificato Freeman e l’infortunato Trevathan.

Si vede in campo il WR dei Lions, il veterano Anquan Boldin, e più che vedersi si sente. Chiuderà un down con una ricezione e con un’altra a pochi secondi dalla fine farà touchdown. Entra così nella classifica dei migliori 10 ricevitori di tutti i tempi.
Le 2 penalità commesse dal CB dei Bears Tracy Porter, sono costate care in termini di yards regalate ai Lions e portano così Chicago negli spogliatoi sotto di 7 punti: 3-10.

La seconda metà della gara inizia con un bel lancio di Barkley per Joshua Bellamy per 23 yards.
La penalità della nostra OG John Sitton a inizio down ci fa partite da 1and20 e, riuscendo a guadagnare solo 16 yards, andiamo al punt.

Chicago contiene Detroit che però riesce a superare la sua metà campo ma non inoltrarsi oltre le nostre 36 yards.
Parter trasformerà il filed goal che porterà Detroit sopra di 10.

Il drive successivo è composto di 4 giocate e forse il più bello di tutta la partita.
Corsa di 31 yards di Howard.
Palla ancora ad Howard che però viene placcato con perdita di 3 yards.
Passaggio a Bellamy, protagonista di una bella ricezione a due mani (16 yards).
Passaggio preciso sulla destra nel profondo di Barkley per Meredith che, avendo preso un paio di metri di vantaggio al CB di Detroit, Darius Slay (non l’ultimo arrivato), deve solo prendere la palla (possibilmente non dropparla) e continuare a correre oltre la goal line.

Chicago accorcia le distanze con l’extra point: 10-13

Detroit si ripresenta in attacco e col binomio corse di Washington e ricezioni di Tate arriva a 9 yards dalla goal line, non senza l’aiuto delle penalità che Chicago continua a regalare.
Ma le nostre secondarie nel giro di pochi minuti regaleranno ai Bears la possibilità di vincere la partita.
Un passaggio per Tate in end zone viene deviato dal CB Bryce Callahan e Demontre Hurst, tuffandosi, riesce a prendere la palla prima che tocchi terra rendendosi protagonista del primo dei due intercetti della giornata ai danni di Stafford.
Il secondo intercetto sarà opera del rookie Cre’von LeBlanc.
Infatti l’attacco non riesce a capitalizzare il possesso palla fornito dall’intercetto di Hurst e così sul 3and5 dalle 9 yards dell’area di Detroit Cre’von LeBlanc, marcando stretto Boldin, legge bene il suo taglio del WR verso la sideline, anticipando così il passaggio di Stafford.
Il nostro CB entra in area sollevando la palla al cielo e ballando il can can, festeggiando così la pick 6.
L’extra point ci porta sul 17 a 13

Il vantaggio dura poco. Stafford & Boldin (sfuggito a un placcaggio della safety Bush) con l’ennesimo ausilio dei due penalty flag di Chicago arrivano 7 yards dalla goal line.
Sul 2and7 Stafford in scramble riesce a sfuggire ai tentativi di placcaggio di Mitch Unrein e Floyd segna il touchdown che porta in vantaggio Detroit a 3 minuti dalla fine.

Chicago ha tutto il tempo per segnare o avvicinarsi alla end zone per un field goal.
Non parte malissimo e, anche se a fatica, chiude 3 down.
Dalle 43 della nostra metà campo Barkley lancia per Meredith che sfugge ancora a Slay e porta a spasso la difesa dei Lions fino a 16 yards dalla red zone.
Saremmo in field goal area e con 3 tentativi a disposizione se non fosse per l’ennesima penalità (holding) fatta da Charles Leno Jr.

Si riparte: 1and20 dalle 47 yards.
Barkley lancia nel mezzo per il rookie Braverman che riesce a ricevere. Siamo sulle 30 yards di Detroit .
Anzi si riparte dalle nostre 37 yards per via di un’altra holding causata da Ted Larsen.

Barkley per Brown che guadagna 5 yards ed esce, fermando così il cronometro.
Barkley incompleto per Thompson… ci poteva stare una penalità per pass interference.
Barkley per Meredith che guadagna 14 yards

4and11 … Barkley per Bellamy… strano a dirsi ma “incomplete”…

Detroit 20 – Chicago 17
Come all’andata 3 punti di differenza anche se la differenza tra le due squadre non si è notata così tanto.

Ora pensiamo al prossimo scontro divisionale con Green Bay ed essendo i Packers non possiamo ci è concesso fare calcoli per il draft.
#BEARDOWN!

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A seguire, ecco il botta e risposta: 5 domande. 4 volutamente “provocatorie”, legate alla partita ed ai suoi episodi.
L’ultima descrive invece la situazione delle due squadre da un punto di vista più generale.
In arancione troverete le domande poste da noi admin di Chicago Bears Italia, in azzurro le domande poste dagli admin di Detroit Lions Italia. Ogni domanda trova la risposta direttamente sotto.
Come sempre, ci auguriamo che l’iniziativa e il prodotto finale valgano il tempo che ci avete concesso. 
Buona lettura!

Prima domanda:

Detroit arrivava a questa partita con la convinzione di vincere facile, dimenticandosi però di essere leader nella peggiore NFC Nord che si ricordi negli ultimi anni: cosa è mancato alla squadra considerando che avete vinto con un field goal di distacco contro i rookie di Chicago?
Inizio dicendo che la maggior parte delle volte le partite che possono sembrare le più facili diventano quelle più difficili e dunque non eravamo arrivati a questa partita pensando di averla già vinta. Dopo ciò forse ti stai riferendo solo ai tuoi Chicago, perché i Packers dopo un brutto avvio di stagione si sono rialzati e nell’ultima partita hanno letteralmente “asfaltato” i Seattle e I Minnesota sono quella squadra che ha iniziato la stagione con un record di 5-0. E poi vincere (o perdere) per un TD o meno è il biglietto da visita dei Detroit di questa stagione, dato che delle 13 partite che abbiamo fatto 12 si sono concluse così.

Jay Cutler praticamente rotto per tutta la stagione, Brian Hoyer aveva iniziato la stagione molto bene poi si è rotto pure lui. Cutler per colpa di un colpo di genio di alcuni anni fa non è possibile tagliarlo (altrimenti lo avreste già fatto anni fa), ma comunque due quarterback con poco talento. Chicago quando si deciderà di draftare un quarterback talentuoso e puntare su di lui?
Fosse per i tifosi Bears avremmo già da qualche anno un QB talentuoso. Il passaggio all’era Pace-Fox in fin dei conti prevede questo. Cutler il prossimo anno ce lo abbiamo ancora sotto contratto ma il suo peso salariale non sarà così preponderante da impedirci nuove ipotesi. Hoyer, che quando ha giocato ha registrato statistiche di tutto rispetto, non accompagnate da altrettanti risultati degne di nota, aveva un anno di contratto e il rinnovo credo sia improbabile.
Barkley si è dimostrato un buon QB, sicuramente non di talento, ma non si può dire che non abbia giocato bene. Quello che ne ha penalizzato molto le prestazioni sono stati i drop dei nostri WR e a volte un game-plan non proprio fantasmagorico.
Non escludiamo che, vista la stagione non idillica che ci consentirà di avere una delle prime scelte, al prossimo draft la nostra prima scelta ricada su un QB.
La scelta ben si deve però sposare con il gioco immaginato da Fox & Co. e qui può nascere un dilemma su chi.
Ad ogni modo Barkley e Shaw (infortunatosi in pre-season) possono dare il giusto tempo all’eventuale rookie QB per poter capire il football della NFL e non bruciarlo in stile Browns.


Seconda domanda:

Stafford sembra aver superato l’addio di Megatron al Football giocato.
Il touchdown che ha consegnato la vittoria a Detroit ne è la prova.
Quali possono essere le reali potenzialità di un QB difficile da placcare, e che non lesina di sparacchiarla in tribuna quando si rende conto di essere in pericolo? (Non vedevo un Intentional Grounding da… mai.)

Le potenzialità di Stafford sono davvero grandi, stiamo parlando della prima scelta assoluta del Draft del 2009, e il suo talento è stato tenuto a freno solo da una squadra mediocre. Ad esempio nel Pro Bowl del 2014 ha giocato con la linea offensiva dei Cowboys e ha vinto con facilita l’MVP del Pro Bowl. E a proposito dell’addio di Megatron in alcune interviste Stafford ha dichiarato di essere ovviamente dispiaciuto, ma nelle passate stagioni la presenza di CJ in campo gli dava quasi un obbligo di passare la palla al lui, mentre adesso non importa ne a chi passa la palla ne come, ma l’unica cosa che importa è fare TD.

In queste ultime quattro partite di stagione incontrerete tutte le squadre della nostra division più i Redskins . Essendo tutte e quattro le squadre in corsa per il playoffs vi possiamo considerare come l’ago della bilancia. A noi ci avete incontrati e avete perso, non senza farci sudare e farci rischiare di perdere. A questo punto con le altre farete lo stesso o le perderete tutte senza tante storie per cercare una scelta il migliore al prossimo draft?
Tank o non tank questo è il problema… Domenica c’è Green Bay e non c’è tanking che tenga.
Gli infortuni che ci hanno falcidiato quest’anno hanno costretto il coaching staff ad inventarsi la qualunque e a buttare nel griridon anche giocatori non proprio all’altezza.
Tutti però ci hanno messo l’anima, consapevoli che quei minuti e quegli snap erano la loro chance. La distanza tra la chance e il talento che emerge se si offre una chance è lunga ma questo non ha impedito per esempio a Jordan Howard di emergere oppure a Whitehair di dimostrarsi uno dei migliori uomini di linea benché schierato come centro invece che guardia. Non penso che nelle prossime partite i Bears faranno le belle statuine: la fame di emergere e di farsi notare dai giovani è tanta e riuscire a farsi notare è un biglietto per il viaggio del prossimo anno verso traguardi che magari vanno oltre la season.


Terza domanda:

Noi Bears non perdiamo certo tempo a recriminare contro gli arbitri, ma quanto vi ha fatto comodo la pignoleria del referee sul finale di partita?
Per altro, con flag lanciate con discreto ritardo rispetto all’azione.
Se dopo la ricezione di Meredith avessero aspettato un altro po’, la penalità l’avrebbero scontata dopo la fine della partita.

Le due flag nel drive finale sono state decisive, ma non possono essere messe in dubbio perché i due Holding erano stati realmente fatti (e ovviamente hanno evitato il sack a Barkley), quindi anche le polemiche successive hanno poco valore.

Alla tua domanda n.3 avevi fatto polemica sulle flag lanciate nell’ultimo drive. A questo punto faccio polemica pure io e ti chiedo cosa ne pensi invece sulla scandalosa penalità chiamata contro il nostro centro Glasgow mentre in realtà era contro un vostro uomo della linea difensiva. Per questo fatto sono state mandate scuse ufficiali il giorno dopo ai Lions, ma oramai non hanno molto valore.
Certamente un errore che non può cambiare la partita. Fatto per giunta durante il secondo quarto, quando si ha tutto il tempo di rimediare ad un errore subito.
Diciamo che questa tornata di referee non è stata certamente all’altezza, da ambo le parti (anche se la bilancia certamente pende più sui torti che abbiamo subito che quelli che ci hanno regalato). Penso anche ad un paio di chiamate per passing interference su Jones abbastanza opinabili (live ho pensato che Jones si fosse fatto prendere dalla voglia di simulazione tipica dei calciatori).
Comunque, quel che è fatto è fatto. Per noi cambiava niente… per voi invece…


Quarta domanda:

Nel giorno in cui Anquan Boldin segna un importantissimo touchdown ed entra nella classifica dei 10 ricevitori col più alto numero di ricezioni in carriera (1064) si fa intercettare da Cre’Von LeBlanc, rookie non draftato e rilasciato ad inizio stagione dai Patriots e successivamente preso da una squadra Bears in piena emergenza.
Per carità, il ragazzo stà prendendosi delle soddisfazioni e delle rivincite in campionato e sicuramente Boldin sarà il primo di una lunga serie, ma questo può far pensare che per il Seminoles di Florida State stia arrivando l’inverno e sia il caso di attaccare le scarpette in favore di un bel paio di pantofole? O magari Stafford ha avuto le sue colpe su quell’intercetto?

Sinceramente per quanto può essere stato ben eseguito l’intercetto su Boldin non credo che questo possa indicare che sia tempo per lui di ritirarsi. Anzi quest’anno, dopo le prime partite quando non era stato usato molto in attacco, è diventato uno dei bersagli preferiti di Stafford in momenti di 3down o in End Zone, infatti quest’anno ha già ricevuto 7 TD, più di qualsiasi altro ricevitore dei Lions.

Dopo aver perso i vostri migliori giocatori come Brandon Marshall o Matt Forté farete la stessa cosa anche quest’anno lasciandovi scappare Alshon Jeffery (essendo in scadenza di contratto) facendolo finire nei Free Agent?
Tenere in roster giocatori scontenti è deleterio per loro, per i risultati, e per tutti gli altri.
Nell’ultimo anno Trestman i problemi di spogliatoio erano così evidenti che non riuscirono a contenerli al suo interno, tant’è che Marshall espresse il suo dissenso direttamente ai giornalisti.
Impossibile da scusare. Ti sei dimenticato anche Bennet, che alla fine è andato via per lo stesso motivo.
Personalmente, penso che anche Forte sia andato via per lo stesso motivo (non potendo probabilmente allontanare la causa dei malumori), ma che sia stato mascherato come un “ringiovanimento” della squadra. Poco male: se han cambiato casacca andando ai Jets e si ritrovano con lo stesso record stagionale dei Chicago Bears in piena ricostruzione (che registrano uno dei record di tutti i tempi per numero di infortuni) mi viene da pensare che le scelte fatte sono state azzardate, ma giuste.
Su Bennet poco da dire, vedremo. Intanto, è andato a fare la controfigura di Gronkowski. Magari vincerà anche qualcosa, ma sarà al massimo un gregario e mai un protagonista. Sarà interessante vedere col suo caratteraccio dopo quanto si stuferà.
Jeffery farà un po’ quel che vuole.
A Chicago ha una città che gli vuole bene, una grande stima e una grande fiducia nonostante il fatto che avvicinandosi alla end-zone diventa yard dopo yard sempre più inaffidabile.
La scelta sarà sua. E’ un ottimo ricevitore, non forse fra gli elite, ed è piuttosto incline agli infortuni. Se vorrà andarsene, ce ne faremo una ragione.


Quinta domanda:

Siamo alla fine, penso di essere stato abbastanza odioso per oggi. Direi che può bastare.
Dimmi la tua su questi Lions. Cosa ti aspetti e cosa ci dobbiamo aspettare alla fine della regular season.
Dei PO senza troppe speranze? O magari Detroit può essere una sorpresa?
E per il dopo? Ci sono reparti da sistemare, giocatori da prendere? E fra i Bears che hai visto ieri sera, quali (ne bastano 3) ti piacerebbe vedere con la casacca blu-argento?

Per conoscere le reali possibilità dei Lions ai PO bisognerà aspettare ancora le prossime tre partite: a New York, a Dallas e Detroit contro i Packers. L’attacco è una macchina che deve ancora ingranare le marce giuste, perché solo nei momenti salienti delle partite diventa inarrestabile, mentre prima di arrivare al 4 quarto la maggior parte delle volte non concludono molto. La difesa invece, a dispetto dei numerosissimi infortuni della stagione, sta iniziando a giocare molto bene, dopo le prime partite in cui pareva mal guidata e molto poco organizzata, e i molti giovani (tra cui il mio preferito Lawson) fanno sperare bene in chiave futura. Comunque se i Lions dovrebbero arrivare ai PO secondo il mio parere farebbero paura a molti perché sarebbero una mina vagante e potrebbero andare anche molto avanti. E se arrivassero a giocarsi la finale della NFC o addirittura il SuperBowl io non escluderei una firma all’ultimo minuto di Megatron.
Dopo ciò il primo Bears che mi piacerebbe vedere giocare nei Lions é Jordan Howard, un gran bel running back che sfortunatamente incontreremo due volte l’anno prossimo. Il secondo è l’inside linebacker Kwiatkoski che anche lui è un bel prospetto per il futuro. Il terzo e ultimo é Kyle Fuller ,fratello del nostro Corey, che è forse il talento più grande dei Bears.
Spero di aver dato delle risposte soddisfacenti e ti ringrazio per le tue domande molto interessanti.

Siamo alla fine, penso di non essere stato abbastanza cattivo ma spero che basti.
A questo punto la vostra stagione è praticamente finita. Fammi il punto della situazione dicendomi quali giocatori ti sono o non ti sono piaciuti.
Quali reparti saranno da migliorare, quali da cambiare e quali da cercare di mantenere. E dove sarebbe meglio concentrarsi per migliorare la squadra: al Draft o nei Free Agent?
Mi è piaciuta la tua proposta di dire tre giocatori che mi piacciono dei bears, quindi ti rigiro la domanda: Quali sono i giocatori dei Lions che ti piacerebbe vedere giocare a Chicago?

La nostra stagione in realtà non è finita. Almeno, dipende dai punti di vista.
Dal punto di vista dei risultati non è mai iniziata. Ma con tutti gli infortuni che abbiamo patito e che stiamo ancora scontando, abbiamo messo alla prova più rookie di quanto ci potessimo aspettare.
Chiaramente questo vuol dire dover aver pazienza, ma permette anche di scoprire giocatori che non ti aspettavi. Come Jordan Howard, che nessuno si aspettava potesse avere questo impatto con il gridiron.
Io credo che sarà molto interessante il draft, più che la Free Agent.
Credo molto in Pace, e penso che i suoi draft siano assolutamente ineccepibili. Mi spiace solo che si sia ritrovato a non dover partire da 0, ma da valori addirittura negativi.
3 giocatori? Non saprei. Vado sul sicuro: dico Golden Tate e Marvin Jones (abbiamo bisogno di WR, e inoltre simpatizzo per Notre Dame), e come terzo direi Rafael Bush, per affiancarlo al nostro Amos.


firma-luca