TENNESSEE TITANS @ CHICAGO BEARS Week 12 Preview – Intervista agli insider

 

Questo articolo è scritto a quattro mani e diviso in due parti. La prima parte, una serie di domande a Renato Piccolo, insider dei Titans, daranno un’idea ai tifosi Bears di come la partita sarà vissuta per la squadra di Tennessee, ansiosi di rifarsi dopo la sconfitta contro i Colts. Nella seconda parte Matteo Bellato e Luca Chiavacci , di Chicago Bears Italia ,risponderanno a loro volta ad alcune domande per sondare l’animo dei Chicago Bears.
Buona lettura!

(injury report)

15218635_10211444684617518_654052975_n

Le domande dai Titans ai Bears:

Luca: Sembrano essersi sciolti i dubbi sulle presenze di McCain in difesa e Lewan in attacco contro i Bears, quanto sarà importante poter contare su di loro domenica?
Renato: La presenza di Lewan sarà fondamentale. La OL dei Titans è migliorata molto rispetto all’anno scorso e gran parte del merito va alla coppia di Tackle Lewan-Conklin. Mariota ha più tempo per lanciare ed i risultati si vedono. McCain è uno dei punti deboli della secondaria dei Titans, che di certo non è competitiva, un pò per l’organico un pò per pecche del coaching staff.

L– Nella AFC stiamo assistendo ad una lotta abbastanza serrata per i Playoff. Attualmente i Texans sono leader, ma con buoni risultati la situazione in essere potrebbe cambiare. Considerando anche il calendario, quanto potrà essere difficile il cammino dei Titans, a partire da questa domenica?
R– La sconfitta con i Colts ha complicato notevolmente le cose, era una partita importantissima e perderla ci ha rispedito in terza posizione. Fortunatamente il record dei Texasn (6-4) e dei Colts (5-5) non è cosi irrecuperabile rispetto ai Titans (5-6) considerato anche che in week 13 avremo il bye. Dovremo ovviamente puntare a vincerle tutte, partendo da questa domenica (sorry).

L L’intesa fra QB e RB sembra essere davvero solida a Tennessee.  Quanto è importante questo aspetto quando l’attacco è in campo? E quali sono le impressioni su Murray, a questo punto della stagione?
R– Murray è stato l’innesto più importante della stagione, dal punto di vista dell’impatto immediato. Considerato i dubbi con cui arrivava in squadra dopo l’anno di “pausa” con gli Eagles non era scontato che producesse cosi bene con un nuovo sistema. Fortunatamente sta giocando a ritmi eccellenti ed è una sicurezza per tutta la squadra, Mariota in primis.

L Mariota è un QB che età facendo registrare ottime statistiche, cosa è lecito aspettarsi da lui contro un ambiente difficile come quello della Windy City?
R– Mariota ha dimostrato di essere l’ago della bilancia per questa squadra. Quando gioca bene, i Titans hanno una possibilità contro chiunque. Purtroppo spesso commette degli errori sanguinosi che sono però da imputare alla sua inesperienza e alla sua voglia di strafare, che a volte lo porta a forzare lanci che poi vengono intercettati o a perdere il pallone cercando di scappare dalla troppa pressione avversaria.

LCosa non ha funzionato contro i Colts la settimana scorsa?
R– I Titans sono costruiti per correre, in primis, ed è quindi difficile che i 21 punti senza risposta messi dai Colts potessero essere recuperati. La difesa è chiaramente ancora il punto debole e quando la offense fatica a segnare non si può contare sulla tenuta della secondaria.

LVisti i meccanismi difensivi non così eccellenti, su cosa può aver lavorato in settimana LeBeau?
R– Matt Barkley non è Andrew Luck quindi mi aspetto una difesa meno in difficoltà. LeBeau è un coach dal curriculum stellare, un hall of famer, ma il suo unico difetto è aspettarsi troppo da una squadra che, viste le individualità, non può seguire le direttive del coach con efficacia e la cosa finisce per danneggiarci notevolmente.

LI numeri sull’attacco dei Titans sono davvero positivi. Non molto invece quelli sulla difesa, in particolare sui lanci: riuscite a spiegarci il perché?
R– Penso che sia principalmente un problema di coaching. So che sembra un’eresia criticare il lavoro di LeBeau, ma mandare tutti in blitz funziona se hai una secondaria in grado di seguire i WR come delle ombre. Purtroppo i nostri non valgono nemmeno un dito del Polamalu che LeBeau aveva a Pittsburgh, e questo è un bel problema sul 3rd down.

LA distanza di 2 anni dall’arrivo di Mariota (era il draft del 2014/2015), quanto sono cambiati i Titans?
R– Moltissimo. La OL è stata praticamente rivoluzionata, con l’arrivo di Conklin dal draft e Jones dai Texans. Il running game con Henry e Murray sta giocando ad altissimi livelli ed il parco WR, seppure scarno, sta giocando secondo le aspettative.

LDove pensate di arrivare quest’anno? E’ lecito pensare di sognare, o è ancora utopia?
R– Alcuni dicono che il problema è di testa, che questa squadra ancora non è pronta a vincere le partite importanti. Per me la questione è più semplice, non vedo una squadra che molla ma una  che sta compiendo un percorso di rebuilding da cui è lecito aspettarsi risultati ma temperando le aspettative. Dopo le stagioni deludenti degli anni passati sto vedendo un team che ha fatto passi da gigante e la cosa mi soddisfa. Nessuno si aspettava i Playoffs, ma ora che possiamo andarci con un pò di fortuna, la sensazione non è male!

L-Cosa nei pensi dei Bears di quest’anno?
R– Sono molto colpito dal gioco di Howard (che ho al Fantasy, ps. seguite il nostro podcast sul fantasy football!) e ni sarebbe piaciuto vedere più da Kevin White. Siete una squadra purtroppo per voi disintegrata da infortuni e squalifiche e questo vi ha danneggiato forse irreparabilemente. Ma davvero ancora vi fidate di Cutler?? (Ma questo me lo direte dopo…)

LDacci il tuo pronostico contro i Bears!
R– E’ una partita che dobbiamo assolutamente vincere, sia per rimanere attaccati ai Texans sia per dimostrare che siamo in grado di sconfiggere squadre sulla carta meno in forma di noi. Pronostico, con un pò di scaramanzia, una vittoria dei Titans con un buon margine: 35 – 17 (sono un inguaribile ottimista).

Le domande dei Titans ai Bears:

Renato –La stagione dei Bears sembra essere all’insegna degli infortuni e delle assenze. Quale vi sta danneggiando di più?

 LUCA– Sicuramente per una squadra come la nostra, che è praticamente oggetto di demolizione e ricostruzione e completa, questa stagione sta creando dei disagi ben oltre quello che è il semplice gridiron. Valutare se il lavoro fatto è stato svolto nei modi e nelle direzioni giuste è un azzardo per qualsiasi intenditore più o meno occasionale. Sicuramente le assenze (le più evidenti sono quelle di Jeffery e Freeman, entrambe per sospensioni per PED) aggravano una situazione già tragica: ad oggi i Chicago Bears sono la squadra che senza ombra di dubbio è la più tartassata per infortuni. Basta pensare che siamo dovuti ricorrere alla riassunzione (per fortuna, a mio modo di vedere) di un QB, David Fales, che in 3 anni non ha mai collezionato nessuna presenza, perché sia il 1° QB (Jay Cutler), che il 2° (David Hoyer), che il 3° (Connor Shaw) sono infortunati. Il nostro miglior CB, prima scelta al draft del 2014, Kyle Fuller, non è mai sceso in campo. La nostra prima scelta al draft 2015, Kevin White, dopo aver passato un anno intero in recupero, è di nuovo alle prese con lo stesso infortunio (e ci chiediamo che la sua carriera non sia già al termine). Settimana scorsa, anche la prima scelta di quest’anno, Leonard Floyd, si è infortunato. Per fortuna il tutto sembra essere molto meno preoccupante di quanto non sembrasse all’inizio.

R– Quale giocatore vi ha convinto di più in queste settimane?
L– La nostra linea di difesa sembra davvero di alto livello. Anche questa è davvero difficile da valutare, i numeri sono molto molto falsati. La gestione Fox e Fangio (a mia opinione, il miglior defensive coordinator della lega) ha costruito una difesa su basi solide. C’è ancora molto da lavorare, ma sicuramente abbiamo individuato dei mattoni importanti per difendere casa nostra. Un nome solo non riuscirei ad individuarlo, ma ne ho 3 fra i miei preferiti: Jerell Freeman e Dannis Trevathan mi hanno davvero impressionato. Perle McPhee invece, sebbene non abbia giocato molto per gli infortuni, età diventando, se non già lo è, il vero leader della squadra. E quando è in campo, il risultato si vede. Sull’attacco, come non citare Jordan Howard. Giocatore che è venuto dal niente, sconosciuto ai più, me compreso. Entrato in campo per far fronte agli infortuni si sta rivelando uno dei migliori rookie dell’anno. E tutto questo in una macchina che non gira affatto bene. Non ricordo bene i dati sul momento, ma in quanto a yards percorse/guadagnate dovrebbe essere dietro solo a Elliot, che però gioca in tutt’altra situazione e con una squadra in una condizione decisamente diversa.

 

R-e quale di meno?
L– Se è difficile fare dei nomi per i migliori, diventa impossibile trovare dei peggiori. L’attacco è davvero in-valutabile. Considerando che le riserve sono diventati giocatori inamovibili, e le loro riserve titolari fissi, difficile trovare un peggiore. Per quanto riguarda l’attacco il mio nome è il TE Paulsen ex Redskins. Nelle scorse partite l’ho visto molto in difficoltà sui blocchi, e pensando che praticamente non riceve mi domando davvero cosa ci faccia sul gridiron. Anche se, per come stanno andando le cose, è già un miracolo riuscire ad essere 11, quasi come nei più disastrati campetti di calcio di 3° categoria italiana. Per la difesa due nomi soltanto, ma solo quelli, e più per una mia convinzione personale che non per errori eclatanti: il CB Hurts e il rookie S/CB Bush. Non li trovo affidabili in una secondaria già di per se in una ricostruzione menomata. Per riferimenti vedere la ricezione solitaria di Shepard contro i Giants domenica scorsa.

R-la fiducia per Cutler c’è ancora o questo è l’ultimo anno a Chicago, secondo voi?
L– Alti e bassi. Personalmente, la fiducia in Cutler non credo ci sia mai stata. C’è sempre stata l’obbligatorietà di scelte fatte da chi c’era prima. Io non sono un simpatizzante, lo riconosco. Credo e spero che sia l’ultimo anno per lui. La scelta di non panchinarlo è certamente frutto della speranza di trovargli altra collocazione o di accordare una buona uscita. Speranza che manco a dirlo va affievolendosi partita dopo partita, dove Cutler non è mai determinante, e nei momenti clou, sparisce. Io credo che si sia superato il limite per cui il disagio sia controbilanciato dal denaro. Ed è questo sostanzialmente che ha fatto sì che giocasse fino ad oggi: un contratto faraonico per prestazioni mediocri, che ti blocca tanto in quanto a tetto ingaggi e che non ti permette quindi di puntare a soluzioni efficienti.

 

R-Se dovesse rimanere, pensate vi possa portare a qualche risultato importante?
L– Assolutamente no. La squadra è in fase di ricostruzione. Se dobbiamo sopportare la ricostruzione per più anni, con tutti gli smacchi e le delusioni del caso, preferisco che si costruisca su basi solide. Non sulle sabbie mobili e su sterili soddisfazioni settimanali.

 

R-Contro i Vikings avete giocato molto bene, cosa è cambiato in quella partita e perchè avete faticato nelle altre settimane?
L– In realtà, la chiave di lettura credo che più che nei Bears fosse nei Vikings. Dovevano mettere a ferro e fuoco la NFC North, ed invece stanno lentamente inabissandosi alla guida di un QB che secondo me ha pensato troppo presto di essere diventato un grande leader. La nostra difesa ha fatto il resto.

 

R– Come vengono visti i Titans come avversari?
L– In questo momento abbiamo talmente tanti problemi in casa nostra, che difficilmente possiamo soffermarci sugli altri. Sarà bello vedere un attacco dinamico con un duo come Mariota e Murray contro la nostra difesa, certamente più efficiente sui giochi di corsa che sui lanci. I nostri defensive back non sono esattamente i più talentuosi della lega, e nemmeno i più esperti. E a quel che si è visto, Mariota ha un discreto braccio. Speriamo che non si riveli così efficiente come i cheesehead che si sono fatti sbatacchiare bene bene.

 

R-dateci un pronostico su questa partita!
L– Difficilissimo. Io spero vivamente in una partita degno del miglior regista, con Fales che porta in trionfo i nostri colori per una soddisfazione più che altro egoista e autoreferenziale. A quel che ha dichiarato Fox in settimana, sembra proprio che sarà Barkley a giocare, e onestamente non ripongo in lui molta fiducia. Tutte le carte, compresa la lista infortuni, dicono Titans. Faccio il finto pessimista, confidando nel portarvi malissimo. Vincerà Tennessee comodamente 21 a 10.

 

Ma ad ogni modo, sempre e comunque FORZA BEARS!