NCAA Week #12: un po’ di preview

Siamo tornati pronti più che mai a presentarvi un’altra fantastica settimana di college football che si preannuncia imperdibile e scoppiettante con un sacco di scontri che potrebbero segnare il destino delle conference e degli atenei coinvolti.

– North Carolina (17) @ Virginia Tech

Partita fondamentale per i Tar Heels in un campo sicuramente non facile. Marquise Williams e compagni sono reduci da 3 successi importantissimi contro Pittsbugh, Miami e Duke che li hanno lanciati in testa alla ACC Coastal e sono ormai ad un passo dalla vittoria. Chiudere imbattuti vorrebbe dire presentarsi all’Acc Championship per sfidare la numero 1 Clemson. Una vittoria contro i Tigers potrebbe aprire porte inaspettate per North Carolina anche se l’accesso alle prime 4 posizioni del ranking sembra abbastanza proibitivo. A sgonfiare le chance dei Ter Heels la schedule troppo semplice(con 2 sfide contro squadre FCS) e la sconfitta bruttissima all’esordio stagionale con la non irresistibile South Carolina.

– Michigan (12) @ Penn State

Gli occhi dei Wolverines saranno tutti rivolti a Columbus in attesa di buone nuove, ma prima di tifare Ohio State la squadra di coach Cachi dovrà prima sbrigare la pratica Penn State. Michigan nelle ultime settimane non è parsa la stessa squadra rullo compressore di ottobre soprattutto difensivamente. Settimana scorsa sono serviti 2 Overtime per sbarazzarsi di Indiana ma soprattutto la difesa ha concesso ben 41 punti e ha sofferto terribilmente il gioco di corsa di Indiana e soprattutto Howard. Fortunatamente il calo delle difesa è coinciso con un aumento delle performance offensive soprattutto di Jake Rudock che nelle ultime 3 ha messo a segno 9 TD in fronte a soli 2 Int. Michigan dovrà fare molta attenzione alla difesa di Penn State che è veramente di livello e un occhio particolare dovrà essere riservato a Carl Nassib(DE 6-7) leader della nazione con 15.5 sacks.

– Michigan State (9) @ Ohio State (1)

Quando si dice tutto in una partita…A Colombus si decidono le sorti della Big Ten e pare molto probabile che la vincente possa ritrovarsi poi a gennaio con un posto ai Playoffs. Favoriti d’obbligo i Buckeyes che da un mese a questa parte hanno ingranato la quinta. Non è un caso che il miglioramento sia coinciso con il rientro come starter di JT Barrett che si adatta perfettamente come dual threat all’attacco architettato da Meyer. Il miglioramento offensivo è arrivato pari passo con il ritorno ad alti livelli della difesa che nelle ultime 4 weeks ha concesso solo 8 punti a partita. Se Ohio State arriva a pieno ritmo alla sfida lo stesso non si puo dire di Michigan State. Gli Spartans non si sono ancora completamente ripresi dalla scioccante sconfitta con Nebraska e ad aggiungere preoccupazioni è da segnalare l’infortunio di settimana scorsa di Connor Cook(6 su 20 e 1 intercetto con Maryland prima di uscire) alla spalla che pare però poter essere della partita. Da monitorare anche le secondarie di Michigan State, vero anello debole della difesa di Dantonio: riusciranno a limitare il gioco aereo verso Braxton Miller e Micheal Thomas e nel contempo a bloccare le corse di JT Barrett e di Ezekiel Elliott? Molto ardua l’impresa

-USC (24) @ Oregon (23)

La Pac12 che autentico casino. La sfida non ha sicuramente implicazioni playoffs viste le 3 sconfitte patite da entrambe le squadre ma valgono eccome per la conference. Usc dopo il licenziamento di Sarkisian ha inanellato 4 vittorie consecutive ed è rientrata di prepotenza nella corsa per la South. Fondamentale vincere tutte le rimanti per tenere il passo di Utah e sperare in un championship. Anche Oregon con il ritorno in pianta stabile di Vernon Adams è tornata a macinare vittorie, soprattutto settimana scorsa con la vittoria sulla capolista Stanford. Le speranze del raggiungimento del champioship anche per loro è ancora vivo.

– Ucla @ Utah (13)

Ancora Pac-12 e altra sfida fondamentale per la definizione della classifica. Due settimane fa Utah pareva padrona incontrastata della South ma la sconfitta con Arizona ha rimesso tutti in corsa. Chi ha beneficiato della caduta degli Utes è proprio Ucla che battendo Utah li scavalcherebbe in classifica. Peccato che anche loro non arrivino proprio da un periodo scintillante vista la sconfitta inaspettata patita settimana scorsa per mano di Washington State.

– LSU (15) @ Ole Miss (22)

Sfida all’interno della sec tra 2 delle delusione di questo Novembre 2015. Lsu, fino a 2 settimane fa numero 2 del ranking, si è sciolta come neve al sole subendo 2 batoste pesanti da Alabama prima e da Arkansas poi. Fournette in entrambe le sfide è stato limitato ben sotto le 100 yards(e le sue ambizioni di Heisman sono crollate a picco) mettendo a nudo i grossi limiti della linea offensiva dei Tigers. Ma il reparto che peggio si è comportato in questo mese è sicuramente la difesa sulle corse che si è letteralmente squagliata al sole: 250 yards subite da Alabama e addirittura 300 da Arkansas. A Baton Rouge si moltiplicano le voci di malumore nei confronti di Les Miles. Ai Rebels non è che vada molto meglio; dopo la vittoria con Alabama che sembrava indice di una grande stagione Ole Miss ha perso pesantemente prima con Florida e poi con Memphis per poi aggiungere un’altra sconfitta nell’ultima partita giocata sempre per mano di Arkansas. Oltre al danno la beffa visto che la L è arrivata in overtime quando Arkansas è riuscita a convertire un 4th down e 28 con una giocata all’indietro che poi ha portato ad un assurdo TD.

– TCU (18) @ Oklahoma (7)

Già cominciata la corsa ad eliminazione all’interno della Big 12. Tcu pare già con 1 piede e mezzo fuori dai giochi dopo la sconfitta pesante con i Cowboys e la stentatissima vittoria su di una Kansas ancora a quota zeto W. Horned Frog che hanno palesato tutte le fragilità difensive che erano apparse evidenti da inizio anno: pressione sul QB avversario inesistenti e un reparto di defensive back imbarazzanti. Finchè Boykin e Doctson hanno tenuto in piedi la baracca Tcu è resistita ma la caduta poi è stata fragorosa ed ha coinvolto proprio i 2 giocatori più talentuosi. Doctson è appena stato dichiarato fuori per tutto il resto della stagione a causa di un infortunio; stessa motivazione che sta tormentando anche Boykin tutt’ora in dubbio per la sfida contro i Sooners. Oklahoma al contrario arriva da un periodo di prestazioni estremamente convincenti sia offensivamente che difensivamente. Dal lato offensivo Oklahoma ha leggermente variato il suo tipo di attacco che a inizio anno era basato su un “air raid system” tornando a coinvolgere di più i running back. Le cose sono subito migliorate e Samaje Perine ha dato subito un grosso contributo stabilendo un gioco di corsa credibile. Regista e protagonista resta Baker Mayfield che sta inanellando prestazioni fantastiche e meritevoli di una chiamata a New York. Oltre al Qb dei Sooners molto bene anche il WR Sterling Shepard che potrebbe guadagnare posizioni importanti in vista del draft del 2016. Difensivamente Oklahoma è senza alcun dubbio la squadra all’interno della big 12 con il reparto più forte. Dopo un inizio tentennante il front seven(come spesso accaduto nella storia dedll’ateneo) sta fornendo prestazioni solide guidato dalla loro stella il LB Erik Strider. Le secondarie non sono da meno e il talento comincia a palesarsi soprattutto nel CB Junior Zach Sanchez.

– Baylor (10) @ Oklahoma State (6)

L’altra sfida calda all’interno della Big 12 è quella tra i Bears e i Cowboys. Bears che sono già all’ultima spiaggia dopo essere stati favoritissimi nella conference per tutta la stagione. La sconfitta con Oklahoma ha innanzitutto messo in mostra come assenza di Seth Russell pesi come un macigno. Il suo sostituto Stidham non sembra dello stesso livello e il gioco dei Bears ne ha risentito parecchio. Per la prima volta dall’inizio della stagione Corey Coleman non ha trovato la end zone ed è stato limitato a 51 misere yards. Con un gioco aereo balbettante anche il running game si è inceppato e contro i Sooners Linwood seppur raggiungendo le 100 yards ha registrato il dato più basso per yards per portata nel 2015. Oklahoma State che invece è in testa alla conference ma soprattutto è ancora imbattuta non mi convince. La vittoria con Tcu è sicuramente stata limpida ma settimana scorsa hanno faticato le proverbiale 7 camice per aver la meglio di una modesta Iowa State. Le vittorie risicate e di fortuna per i Cowboys sono state parecchie (con Texas che si suicidò, con Kansas State e anche con West Virginia) e mi paiono soprattutto in difesa inferiori sia a Baylor ma soprattutto ad Oklahoma.

 

[Emanuele Addondi]