Lions week 6: Bella fotocopia al fotofinish.

roberts

Siamo solo alla sesta giornata e il copione di una vittoria Lions sembra già rodato.

L’attacco supera limiti ed infortuni in continuazione, mettendo a segno un TD dietro l’altro.

La difesa arranca, stenta, non riesce a fermare manco una mosca e la partita resta in bilico, quando quasi alla fine della partita non riesce a forzare uno stop.

A questo punto, Stafford porta la squadra sull’orto del TD ma, alla fine entra Prater e segna lasciando un minuto e qualcosa sul cronometro.

A questo punto, un intercetto della difesa sigilla la partita.

Ora, non so quanto posso durare questa storia (del resto, i Lions sono 7 punti dall’essere 0-6) ma, mentre si aspetta che la difesa si sistemi, non mi lamento (d’altro canto, i Lions sono anche 10 punti dall’essere 6-0).

Cronaca

Avete presente quelle partite in cui si susseguono i Punt?

Con i Lions 2016 si rischia di perdere il conto dei TD, sia pro che contro complice una difesa che trasforma chiunque in Joe Montana.

In ogni caso, si parte con un bel drive Lions, impreziosito dall’ennesimo "go for it" su 4 e 1 deciso da Caldwell, che prosegue con un lancio per il redivivo Tate e si conclude con il TD di Marvin Jones.

I Rams rispondono prima con un paio di corse di Todd Gurley, poi Case Keenum si trasforma in Tom Brady per far segnare il redivivo Kenny Britt

L’attacco di Detroit stalla sulla metà campo mentre fermare Case "Montana redivivo" Keenum pare troppo per i Lions, tanto che lo stesso segna su corsa per il 14-7 LA.

Torna in campo Stafford e l’attacco Lions affonda tranquillamente fino quasi alla linea di meta solo per arrivare al 4&goal.

Che fa Caldwell? "Go for it", ovvio.

Stafford si trova sotto pressione ed inventa un tiro complicato verso Andre Roberts che recupera la posizione e lotta come un leone malgrado la copertura irregolare della difesa, strappandogli la palla per il 14-14.

Mille scuse al numero 12 che si fa perdonare un paio di ritorni un po’ così.

C’è tempo per un altro drive LA che sembra seguire il solito copione fino a che si arriva,praticamente a tempo scaduto, sulla linea di meta con il quarto e pollici.

Cosa dirà Jeff Fisher? "Go for it".

Scontro di Jumbo Packages.

I Rams danno palla a Gurley, mentre sulla linea A’Shawn Robinson fagocita un paio di difensori e Stephan Charles e Tyrunn Walker si lanciano in avanti.

Mezzo tackles a testa in tutta la partita ma vale lo stop ed il riposo sul 14 pari.

Il primo drive della ripresa di LA è inconcludente mentre Stafford, partendo da buona posizione di campo, vede Tate che, bè, fa cose da Golden Tate e guadagna 61 iarde, fermandosi pure alla porta dell’end zone.

Un paio di giocate dopo, rapido passaggio per Aquan Boldin per il 21-14.

Torna in campo Keenum e, se non bastasse il pessimo coverage dei difensori Lions, viene aiutato da una pessima chiamata su una bomba per Kenny Britt che cade, trattiene la palla con le gambe e poi la recupera.

A nulla vale il challenge di Caldwell, la chiamata viene confermata e poco dopo, sempre Lance Kendriks segna per il 21 pari. Del resto, che partita sarebbe se non subisci un TD da un tight end?

Un rapidissimo tre e fuori dopo, Keenum si ripete in scioltezza (non credo ci credesse nemmeno lui) e mette altri sette punti a segno grazie ad un passaggio per il solito Britt. 28-21 LA.

Stafford entra in campo con la faccia tranquilla di uno che ‘sto film l’ha già visto, stringe i denti quando vede i suoi commettere penalità, mette in moto Zach Zenner per una corsa di 19 iarde, marcia in avanti sfruttando tutto l’armamentario a sua disposizione, corre per il primo down, e attiva Tate per il primo TD dell’anno.

Tate festeggia prima con un bacio alla telecamere (anche noi ti vogliamo bene, Golden!) e poi va a festeggiare con le Cheerleader.

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Puro spettacolo, puro Tate.

Tempo per Keenum di tornare in campo e imparare una lezione: mai tirare al terzo down verso Darius Slay. Te lo difenderà.

Torna in campo Stafford e il drive pare la fotocopia dei precedenti, solo al rallentatore per mangiare tempo e time out agli avversari.

Va tutto bene, tanto che pare di sentire la colonna sonora di "momenti di gloria" e si arriva al solito 4 e 1 con un minuto di gioco e zero timeout.

Cosa dice Caldwell? "Go, Matt Prater" e fa entrare lo special team.

31-28 Lions.

Torna in campo Case Keenum che fa quello che fan tutti contro i Lions: lancia per il TE.

Che per una volta, è rinchiuso tra due safety. Rafael Bush deve solo allungarsi un po’ per un intercetto da manuale.

Finita.

O meglio, lo sarebbe se la difesa Rams non decidesse di provare a caricare contro la victory formation dei Lions non una ma due volte con Travis Swanson che si infortuna pure ad una mano.

Bella cosa la sportività, ma da un gruppo allenato da Gregg Williams·1 non si può pretendere più che tanto.

Un po’ di roba.

  • Come sempre, il box score

  • Highligths

  • Slowlights by sandman

  • Al solito, QBR agghiacciante per Stafford. Il numero 9 mette a referto un 139,8 con 4 TD, 0 INT e 270 iarde.

  • In più, è il secondo corridore della squadra con 14 iarde su 5 tentativi, spesso fondamentali per tenere vivi i drive.

  • Particolare curioso: i Lions hanno quattro ricevitori in servizio attivo e ognuno di loro ha segnato un TD domenica. Democracy in action.

  • Altro particolare curioso: Zach Zenner ha messo in cantiere 14 corse per 58 iarde totali. Le stesse esatte statistiche di Todd Gurley. La differenza? Zenner è un UDFA mentre Gurley è stato rookkie offensivo dell’anno 2015.

  • Dal lato della difesa, Case Keenum posta un 126,7 QBR con 3 TD e 1 INT, 321 iarde.

  • In più mette a segno il record di franchigia per completi consecutivi (19). I Rams hanno avuto Kurt Warner, santo cielo! Kurt Warner è nella Hall of Fame e il record c’è l’ha Keenum!

  • Ziggy Ansah torna con un TFL ma poco impatto.

  • Grazie a Kevin D su twitter vi presento una cosa che si vede di rado: l’intercetto di Bush ripreso dalla sideline

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(nota bene: se avete twitter, seguite @kevinjdd per un sacco di altre belle foto e non solo. Non ve ne pentirete).

  • Kyle Van Noy, perché?

  • Thurston Ambrister, perché? Perché?

  • Altra partita, altra penalità per Lawson.

  • Andre Roberts ha scoperto che inginocchiarsi in endzone apre un mondo di possibilità.

  • Matt Prater ha messo a segno il 12 field goal vincente della carriera.

  • Stafford la 23° rimonta.

Postpartita

Direi che, avendo già sottolineato sopra i meriti di Stafford, la prima scappellata dovuta è per Coach Caldwell e staff.

In primis, la squadra allo sbando che abbiamo avuto il dispiacere di vedere contro i Bears è scomparsa.

Nelle ultime due settimane, i Lions sono scesi in campo determinati, preparati e con un piano da eseguire, senza farsi scoraggiare né dagli infortuni né dalle difficoltà della difesa.

In più, domenica scorso ottimo controllo del cronometro, giusta la scelta di andare di challenge2, due 4° tentativi giocati e convertiti ma testa abbastanza lucida da andare per i punti nel finale.

Non sarà il primo allenatore della lega ma attualmente Jim Caldwell non è nemmeno il primo dei problemi Lions.

Certo, molti meriti vanno all’attacco e quindi a JBC.

Altro piano d’attacco ben pensato e sviluppato.

L’idea di spostare Graham Glascow come LG e mettere il rientrante Laken Tomlinson alla guardia destra con relativa variazione degli schemi di blocco ha pagato grossi dividendi fin da subito, costringendo i Rams a rispettare Zach Zenner (#freeZachZenner) ed il gioco di corsa e aiutando a tenere Stafford relativamente al sicuro per tutta la partita.

Il piano di riattivare Golden Tate coinvolgendolo in nuove maniere fin dalla scorsa settimana è stato ricompensato da 165 iarde ed un TD.

Showtime!

Grazie a tutto questo Stafford è in totale controllo sull’attacco e può permettersi giocate come sul 2 e 20, quando riconosce la difesa al volo e chiama (pretende) un audible al volo per una corsa di Zenner che recupera 19 iarde.

Un attacco che gira al massimo, anche per coprire una difesa che ricorda (non in bene) quella dei Saints.

Ma anche qui, al netto di infortuni, errori di comunicazione e tutto quello che vediamo ogni (maledetta) domenica ma consideriamo una cosa: Gurley ha corso per 58 iarde.

In pratica, i Lions hanno deciso coscientemente di bloccare Gurley e sfidare Keenum a battere la loro secondaria, partendo dal presupposto che non sarebbe riuscito a reggere il ritmo e avrebbe sbagliato prima o poi.

Il gioco schifosamente pessimo della difesa Lions ha aiutato tantissimo il QB dei Rams ma, alla fine, l’ennesimo gambetto di Caldwell e Austin ha pagato.

E anche qui, non è stata solo fortuna: Keenum e Fisher hanno preso una decisione da manuale.

"Se vuoi una giocata grossa contro i Lions, tira al Tight End", dice "I Lions non riescono a coprire quell’area del campo".

Solo che stavolta sul Tight end stavano convergendo tre (3) safeties, una delle quali (Bush) in posizione perfetta per l’intercetto.

Questo vuol dire che la difesa Lions funziona?

No. Fa schifo ma è molto questione di personale e di mancanza di leadership in campo. Ricostruire da zero una difesa pensata per funzionare in certo modo (front seven dominante) è un grosso problema e non c’è un quick fix in vista.

Si può solo aspettare che qualcuno rientri dagli infortuni. Che, con il passare delle partite, certi errori in copertura si diradino. Che Austin riesca a tappare qualche buco alla meglio. E, soprattutto, che qualcuno faccia la giocata della partita.

Per tutto il resto, c’è l’attacco.

Ma poche illusioni, se la difesa non cresce sarà dura affrontare squadre come Vikings o Redskins.

(Ora ci sarebbe rimasto da fare un altro discorso sui rookie ma non ho spazio. Consolatevi sapendo che stanno tutti bene).

Da I soliti Lions


  1. date un’occhiate se volete. Io vi do un suggerimento: bountygate.

  2. e secondo me, doveva pure vincerla ma laissez passer a questo punto.