E adesso?

La sconfitta contro i Bengals consumatasi domenica scorsa fa piombare Denver in una crisi nerissima (ma ce ne eravamo accorti da un po’, diciamocela tutta).
Al momento Denver non è matematicamente esclusa dai playoff, ma nessuna squadra nella storia della NFL è mai riemersa da un record di 3-7. Per cui è bene mettersi in testa che per la seconda stagione di fila la compagine di Miller e soci non approderà in postseason, con conseguenze che apprezzeremo sia nell’immediato sia nel prossimo futuro. La sanguinosa striscia di sei sconfitte di fila sancisce quindi il fallimento del progetto di Elway e pone le basi per interessanti spunti di riflessione.
> I Broncos pagano la mancanza di un QB di livello. I “rammendi” Siemian e Osweiler hanno soltanto posticipato una decisione che la dirigenza dovrà prendere durante questa offseason. La squadra ha bisogno di un volto carismatico dopo il traumatico addio del leggendario Peyton Manning e chiaramente i due QB citati sopra non sono una risposta a lungo termine; diversi hanno pensato che Siemian potesse convertirsi in un solido game manager ma la cruda verità è che il ragazzo ha mostrato fin dal principio una evidente mancanza di talento e continuità. Osweiler ha cercato nuovamente fortuna in Colorado dopo esserne fuggito in fretta e furia, voltando le spalle alla franchigia che gli aveva dato fiducia per intascare i dollaroni texani; sappiamo tutti come è andata a finire e probabilmente il nome del prodotto di Arizona State sarà sempre ricordato come uno dei più grandi bidoni del decennio.
Resta da scoprire di cosa è capace il first round pick Paxton Lynch, vero e proprio oggetto misterioso e da poche ore investito della nomina di starter. Eh si, perchè dopo aver perso per due stagioni di fila il duello con Siemian è arrivato il momento per ex Tiger di trascinare la squadra fuori dal baratro; il fatto che due coaching staff gli abbiano preferito un settimo round non è incoraggiante, ma diversi scouting report parlavano di Lynch come di un project QB per cui potrebbe avere bisogno un po’ di tempo in più per esprimere tutto il suo potenziale.
Permettere al #12 di giocare almeno sei partite sarà fondamentale per capire come muoversi nell’immediato futuro. Se Lynch offrirà le giuste garanzie con prestazioni convincenti gli verrebbero affidate le chiavi della squadra ed Elway potrebbe approfittare di una soluzione già nelle sue mani per risolvere le numerose criticità della squadra (che esploreremo in seguito);
Tuttavia qualora le prestazioni dell’attuale starter dovessero ricalcare quelle dei suoi colleghi di reparto scatterebbe il piano B. Tale scenario aprirebbe due situazioni ben distinte. Nel primo caso si punterebbe un FA (Cousins?) per tornare nuovamente competitivi nell’immediato, magari pescando un RT dal draft. La seconda ipotesi prevede un processo decisamente più lungo e passerebbe dalla lotteria del Draft per pescare un nome da sviluppare fin da subito; potrebbe sembrare poco probabile, ma ricordo che al momento i Broncos sceglierebbero come quarti e in una posizione del genere è facile farsi ingolosire da uno dei tanti QB che ogni anno si affacciano al mondo del professionismo.
La certezza al momento è che comunque vadano le cose Osweiler e Siemian non saranno più presi in considerazione come papabili per il ruolo.
> Vance Joseph e il suo staff sono stata la scelta giusta?
Il nuovo coach è stato letteralmente bersagliato da tifosi e addetti ai lavori dalle prime sconfitte stagionali. Un contesto non abituato a tante L ha finito per riversare la propria frustrazione su VJ, che si è trovato ben presto con le spalle al muro. Figlia di tali pressioni è probabilmente la scelta di licenziare McCoy (silurato dal coach e non da Elway) che verrà sostituito dal Qb coach Musgrave. L’attacco ha raccolto un ben misero bottino nelle ultime settimane e a McCoy è stato rimproverato dai giocatori per un playbook troppo cervellotico; ma nel football è ingiusto addossare le colpe ad un solo individuo. E se la linea fosse stata meno balbettante e la squadra avesse commesso meno turnover l’esito sarebbe stato lo stesso? Ne dubito, ma con i se e con i ma non si vince nulla.
Dall’altro lato della barricata anche Joe Woods non ha passato delle settimane facili; contro Eagles e Patriots (due candidate al SB, c’è da dirlo) il suo reparto ha subito la bellezza di 92 punti in due partite, un evento che non si verificava da quasi trent’anni. Ad essere onesti durante tutta la stagione è stata la difesa a tenere a galla il team, a parziale scusante di due settimane storte. Quello che trovo imperdonabile è il fatto che dopo due anni i coach della difesa non abbiano trovato un modo per limitare le ricezioni di TE e RB avversari. Gronkoski, Bennett e Burkhead hanno combinato per quasi 140 yd; Clement, Celek e Burton per quasi 100; Kelce, Hill e Hunt per 200 (!). Il risultato è che la presenza di un ottimo reparto di CB viene vanificato dalle mancanze di staff e LB/S.
Il nervosismo derivante dalla mancanza di risultati si riversa anche nello spogliatoio e la sensazione è che certe uscite a vuoto della difesa potrebbero essere frutto dell’insofferenza per una situazione che va avanti da due anni, con un attacco incapace di mettere punti a tabellone. Anche Elway ha stuzzicato i giocatori con commenti (“la squadra sembra essersi rammollita”) che non sono stati presi affatto bene dai veterani, a cui forse non è ancora andato giù l’addio di TJ Ward.
E adesso arriviamo a Joseph. Storicamente gli HC alla prima stagione tendono a faticare parecchio, per cui non mi aspettavo che con lui la musica sarebbe cambiata. D’altro canto una squadra così indisciplinata e “piatta” non è mai un bel vedere, e se Elway ha preso VJ per le sue doti di motivatore possiamo tranquillamente dire che l’esperimento è fallito; che sia a causa dei risultati o meno la grinta sembra aver abbandonato i nostri ragazzi e se a questo aggiungiamo la tonnellata di turnover commessi una separazione dall’ex DC dei Dolphins (qualora la musica non cambi da qui a fine stagione) potrebbe non essere un’ipotesi così campata per aria.
> Elway è esente da colpe?
Certamente no. Ci sarebbero fiumi di parole da spendere sulla questione QB, mi limiterò a dire che secondo me non è stata gestita come avrebbe dovuto fare una squadra campione del mondo. Forse il GM pensava di poter vincere un altro campionato sullo stile del 2015 (annata irripetibile sotto troppi punti di vista), in ogni caso l’attacco manca di veri playmaker e ancora la nostra linea non può dirsi impenetrabile (nonostante innegabili passi in avanti).
Tra le altre pedine che andrebbero aggiunte ci sarebbe il ruolo di slot receiver, che dall’addio di Wes Welker non ha più avuto interpreti all’altezza, e TE. Sul fronte contratti Menelik Watson è stata chiaramente una scelta pessima (18 mln in tre anni) e se non ristrutturerà il contratto saluterà le montagne rocciose per un risparmio di 4 mln. Nelle ultime ore ha preso sempre più corpo la possibilità di un addio a fine stagione di Thomas, che addirittura è stato vicino allo scambio nel periodo della trade deadline; il suo è un contratto pesante (12 mln), ma siamo veramente sicuri di volerci privare di uno dei due ricevitori degni di questo nome a roster? La sua produzione ha subito una brusca flessione ma nell’eventualità di un suo addio si aprirebbe una voragine nel ruolo di WR1; Sinceramente mi sembra poco fattibile visto che la dead si aggira ancora sui 7 mln.
Con un occhio alla prossima stagione non possiamo fare a meno meno di domandarci cosa deciderà Elway riguardo la permanenza di Talib a roster. L’ex patriot percepirebbe uno stipendio di 12 mln (dead 1 mln) e un suo eventuale taglio permetterebbe di risparmiare ben 11 mln; anche Talib è stato protagonista di qualche partita non all’altezza ma i Broncos possono permettersi di perdere un altro uomo spogliatoio (e tutt’oggi uno dei migliori CB in circolazione)?
Il morale è veramente basso e la prospettiva di un tanking selvaggio potrebbe sembrare la strada di facile per riconquistare il successo. Tuttavia mi piace pensare che le grandi dinastie si costruiscono sulla mentalità e spero ardentemente che con Lynch al timone i Broncos possano ritrovare la fiamma che ha animato i giorni migliori. Se così non fosse prepariamoci ad una offseason di grandi stravolgimenti (in positivo?), sperando di preservare una difesa dalle enormi potenzialità a cui andrebbero aggiunti un paio di tasselli (QB?, RT, OG) per poter nuovamente ambire agli scenari che ci competono.