9 Giugno 2010: si ritira Isaac Bruce.

Cinque anni fa, l’ultimo atto della carriera di uno dei più grandi wide receiver ad aver calcato i campi della National Football League, Isaac Isidore Bruce, nato a Fort Lauderdale, Florida, il 10 Novembre 1972 e diventato professionista quasi 22 anni dopo, quando venne selezionato dai Rams nel Draft del 1994, l’ultima offseason che il team passò a Los Angeles, prima del trasferimento a St.Louis nel ’95.

Cosa, l’essere stato l’ultimo Ram draftato quando la franchigia era ancora in California, che con il passare degl’anni, e l’addio di tanti veterani, riempì d’orgoglio il prodotto di Memphis, che proprio sulle coste californiane aveva iniziato a costruire il suo lungo viaggio nel football, giocando prima per il West Los Angeles College e poi per il Santa Monica College, le due tappe di un viaggio che lo portò a chiudere, con 113 ricezioni per 1,586 yards e 15 TD, la carriera con i Tigers nel 1993.

Votato rookie dell’anno dei Rams nella sua prima stagione da professionista, conclusa con 272 yds e 3 touchdowns, Bruce è esploso nel pianeta del football professionistico nel corso della sophomore season, infischiandosene della presunta maledizione e completando 119 prese, per 1,718 yards e 13 TD.

Numeri importanti che lanciarono il orbita il giovane receiver da Memphis e gli consentirono di essere votato come miglior giocatore della squadra al termine delle stagioni 1995 e 1996, anno in cui fece anche la sua prima apparizione al Pro Bowl; evento al quale parteciperà in altre tre occasioni, quando fu uno dei leader indiscussi del “Greatest Show on Turf“, che tenne banco, a St.Louis, tra il 1999 e il 2001.

Con Kurt Warner a lanciare, Marshall Faulk e Torrey Holt a spalleggiarlo, Bruce ricevette per 3,742 yds e 27 touchdowns, confermandosi uno dei migliori WR della lega, una stella assoluta nel firmamento della NFL, e andando a conquistare l’anello nel Super Bowl XXXV, il match che segnò l’epilogo del torneo 1999.

Rimasto nei Rams fino al termine del 2007, ha firmato con i rivali di San Francisco nell’offseason successiva, disputando altri due campionati con la divisa dei Niners prima di decidere di appendere il casco al chiodo due anni più tardi, esattamente due giorni dopo la trade che lo riportò a St.Louis il 7 Giugno 2010.

Scambio, senza scelte ne qualsiasi altro tipo di conguaglio per i californiani, che servì solamente per consentire a Bruce di ritirarsi come giocatore della squadra che aveva creduto in lui quindici anni prima, e della quale era diventato un leader all-time per ricezioni, 942, yards ricevute, 14,109, e touchdowns realizzati, 84.

L’annuncio del ritiro lo diede lo stesso Isaac, in una conferenza stampa convocata due giorni dopo, il 9 Giugno, prima tappa di una celebrazione, da parte dei Rams, che sarebbe durata per mesi, prima di concludersi con la cerimonia del 29 Ottobre successivo, nel corso della quale la franchigia ritirò la divisa numero 80, indossata dal WR durante la sua carriera professionistica.

Ad aprirla, oltre a Mike Martz, allenatore che creò il già citato “Greatest Show on Turf“, anche il suo ex compagno di squadra D’Marco Farr, che introdusse così il suo ex teammate “Quando il team si riunì per il training camp del 1994 presso la University of California a Irvine, veterani e rookie vennero divisi e mandati a cambiarsi in due spogliatoi separati; alcuni erano chiacchieroni, alcuni erano burloni, alcuni erano tranquilli, come Isaac. Lui non era li per fare amicizia, Lui era li per allenarsi, accumulare esperienza, e migliorare sia lui che la squadra stessa. Si può dire che fin dal primo giorno, lui ha sempre pensato a questo.”

Un campione che ha sempre messo davanti il team, il collettivo, a se stesso, e nonostante questo è risucito comunque ad essere un grandissimo tra i più grandi di sempre, chiudendo la sua carriera professionistica da settimo, all-time, per prese completate, 1,024, e addirittura terzo, nella storia della NFL, per yards ricevute, 15,208.

IsaacBruce