2 Giugno 1944: nasceva Garo Yepremiam

Se non avesse lasciato questo mondo una quindicina di giorni fa, il 16 Maggio, quest’oggi Garabed Sarkis “Garo” Yepremiam, avrebbe compiuto 71 anni, e certamente, nel giorno del suo compleanno, qualcuno avrebbe ricordato a lui, e a tutti i fans del football, l’episodio che lo ha consegnato alla storia di questo magico sport, ovvero il tentativo di passaggio, fallito, dopo un field goal bloccato, nel corso del Super Bowl VII, contro i Washington Redskins.

Quel 14 Gennaio del 1973, al termine di una stagione che sarebbe passata alla storia come la perfect season dei Miami Dolphins, il kicker di origine cipriota aveva cercato di rimediare ad una grande giocata della difesa avversaria provando a servire i compagni in endzone, ma la sua palese difficoltà nel trattare la palla con le mani, aveva provocato un mezzo disastro, e dopo un primo tentativo di pass andato a vuoto per un fumble, invece di schiacciare l’ovale a terra e limitare i danni, Garo decise di provare a recuperarla, ma, impacciato com’era quando non si trattava di calciarla, servì involontariamente il suo ex compagno Mike Bass, che la strinse tra le mani e la riportò fino in area di meta, firmando il TD del 7 a 14 per gli Skins.

Per fortuna, l’errore di Yepremiam non costò ai Dolphins la partita e la vittoria del loro primo, storico, Super Bowl, ma la sua carriera rimase sempre segnata da quell’episodio, ed entrò a far parte del novero di aneddoti che hanno caratterizzato la sua avventura nel football, partita dai Detroit Lions, che lo avevano messo sotto contratto nel 1966, dopo che il fratello Krikor, con cui inizialmente aveva ottenuto una borsa di studio per il calcio alla Indiana University, annullata poi a causa di un’esperienza pregressa in una squadra semiprofessionistica londinese, li aveva convinti a dargli una chanche.

Ultimo giocatore nella storia della National Football League ad indossare un casco senza mask, Garo cambiò idea alla quarta settimana di regular season, dopo essere stato ferito al volto da un violento impatto subito dal linebacker dei Packers Ray Nitschke, che lo convinse ad optare per un elmetto provvisto della classica singola bar utilizzato dai kicker negli anni sessanta-settanta, cosa che fece per il resto della sua carriera, proseguita nel 1969 nella Continental Football League, con i Michigan Arrows, che lo avevano firmato al suo ritorno dal servizio militare volontario con l’esercito degli Stati Uniti.

Rientrato in NFL nel 1970, Yepremiam ha firmato con i Dolphins, team nel quale ha giocato per nove stagioni, fino al termine della regular season 1978, prima di passare ai New Orleans Saints la stagione successiva e di chiudere il suo percorso nel football professionistico con i Tampa Bay Buccaneers, dei quali ha vestito la divisa nel biennio 1980-81.

Alla sua figura di kicker atipico, che soprattutto all’inizio della carriera non comprendeva bene lo “strano”, per lui, regolamento del football, rimangono legati alcuni episodi divertenti, che lo hanno reso celebre anche ai posteri; tra questi, vanno assolutamente raccontati quelli che lo videro muovere i primi passi nel mondo della palla ovale con i Lions, con i quali, all’esordio tra i Pro rivelò subito la sua provenienza dal soccer, e dopo che il suo head coach gli comunicò che la squadra aveva perso il sorteggio, invece di prendere tutto il necessario per calciare il kickoff, si diresse di corsa verso il centro del campo, e si mise a cercare la monetina.

Pochi minuti più tardi, quando il suo stesso allenatore, vista la sua inesperienza, gli ordinò di correre verso la panchina, per evitare contatti con i giocatori avversari, appena dopo aver calciato il kickoff, nella fretta di uscire velocemaente dal terreno di gioco, sbagliò sideline, e quindi panchina, trovandosi improvvisamente seduto in mezzo agl’atleti della squadra che stava affrontando Detroit; una scena che i compagni non avrebbero mai perso occasione di ricordargli, anche perchè, soprattutto nei primi anni della sua esperienza in NFL, dovette anche combattere con l’avversione dei player professionistici, che consideravano il football uno sport ad esclusivo uso e consumo degli americani, e fecero di tutto per fargli appendere il casco al chiodo.

Per loro sfortuna, Garo era uno che non mollava mai, e stando sempre al gioco trovò il modo di uscirne sempre a testa alta, con battute passate alla storia, come quella diventata celebre grazie a Johnny Carson, star del The Tonight Show, che riportò alla luce un episodio accaduto sempre nel corso della season 1966, quando i Lions, sotto di sette punti, riuscirono ad accorciare le distanze, segnando un touchdown; Yepremiam, a quel punto, trasformato l’extra point immediatamente successivo, alzò le braccia al cielo per esultare, e sollecitato da un compagno di squadra che gli chiese “Ma che diavolo stai festeggiando?”, rispose “Ho calciato un touchdown”.

E il buon Garo, di touchdowns, in carriera, ne ha “calciati” davvero parecchi, chiudendo con un’invidiabile 95.7 percento di XP realizzati, 444 su 464 tentati, e con 210 field goal messi a segno su 313 in 177 partite disputate, risultando uno dei migliori kicker, in assoluto, ad aver calcato i campi della NFL, che, per celebrarlo, lo ha nominato “Kicker of the Decade 1970s” per tramite del comitato della Pro Football Hall of Fame.

Convocato per due volte al Pro Bowl, 1973 e 1978, è stato inserito anche nella Semi Pro Football Hall of Fame, nel 1988, nella Florida Sports Hall of Fame, 1982, e nominato tra i più grandi giocatori di tutti i tempi di Miami, che lo ha inserito nel Dolphins’ 40th Anniversary Team.

GaroYepremiam