Hundley da spettacolo, UCLA vince il Sun Bowl.

Se il Sun Bowl di El Paso, Texas, deve essere l’ultima partita in NCAA di Brett Hundley, allora si tratterebbe proprio del classico caso in cui uno lascia nel momento in cui si è all’apice, nel punto più alto, ovvero nell’istante esatto in cui la grandezza viene celebrata all’ennnesima potenza e vengono cancellati tutti gli errori, piccoli o grandi che siano; il momento in cui il rimpianto diventa quasi eterno, e che segna il destino di chiunque verrà dopo, perchè ogni fans degli UCLA Bruins presente allo stadio, o incollato davanti alla TV ieri, non potrà far altro che ricordare per molto tempo la magica serata texana.

Brett HundleyUna di quelle che rimangono nella storia, che si tramutano in un trait d’union tra il passato, il presente, e il futuro, oggetto di quegl’interminabili discorsi tra tifosi vecchi e nuovi, con i primi che nel tentativo di istruire i secondi, attaccheranno con il solito “Ora ti racconto di quella volta che…”, ricordando probabilmente uno dei punti più alti nella storia recente dell’università californiana, e magari pure una corsa magica, prorompente, epica, che merita di essere rimandata ai posteri, come uno di quei giochi che diventano eterni, impressi nella mente di ognuno, come l’immagine ideale da legare ad una grandissima vittoria.

Nel caso l’affermazione nel Bowl di El Paso, nel quale i Bruins hanno agevolmente superato i Virginia Tech Hokies, rimasti comunque in partita fino all’ultimo nonostante la perdita della loro stella, il quarterback Logan Thomas nel secondo quarto della sfida più importante dell’anno, nella quale era già stato protagonista mettendo in seria difficoltà la difesa avversaria soprattutto sul gioco di corsa, quando uscendo in scramble dalla tasca aveva accumulato 49 yards in 3 portate, tra le quali una piuttosto lunga che ha favorito l’unico touchdowns della sua squadra, andata a segno con J.C. Coleman, run da 1 yard, per rispondere, nell’immediato, al vantaggio di UCLA.

Un vantaggio maturato proprio su un’invenzione di Hundley al termine del primo drive offensivo del match, finalizzato in endzone con una con una portat da 7 yards che ha inagurato il box score, permettendo ai Bruins di passare al comando del match; segnatura poi replicata dallo stesso quarterback nel secondo quarto, quando tira fuori dal cilindro la giocata che merita di passare agl’annali, sfoderando una corsa da 86 yards con la quale semina tutta la difesa avversaria lungo il campo e raggiunge indisturbato l’area di meta, per il 14 a 7 che fa volare in orbita il team californiano e balzare in piedi i tifosi sugli spalti, surriscaldati dalla galoppata del loro numero 17, che con il big play ipoteca pure un meritatissimo premio come miglior giocatore della partita.

Trofeo condiviso con il senior linebacker Jordan Zumwalt, mattatore difensivo del match con 10 tackles all’attivo ed un intercetto, messo a segno nell’ultimo quarto, che ha riportato per 43 yards favorendo uno dei 4 touchdowns segnati nei quindici minuti finali della sfida da UCLA, che ha cambiato marcia proprio nell’ultimo periodo dopo essersi difesa con sagacia nel terzo, quando non ha messo sul tabellone alcun punto ma ne ha concessi appena 3 agli avversari, andati a segno con un field goal da 22 yds di Michael Branthover.

A dare il via alle segnature nel quarto finale il freshman runningback Paul Perkins, corsa da 5 yards, che ha anticipato di pchissimo il TD realizzato da un’altra matricola, ovvero l’interessantissimo Myles Jack, che ha riportato in endzone l’intercetto messo a segno ai danni di Mark Leal, backup quarterback subentrato al posto di Thomas negli Hokies; l’uno-due dei Bruins è stato poi interrotto dall’errore del punter Sean Covington, che si è fatto placcare nella propria area di meta dalla difesa di Virginia Tech per una safety, concedendo altri 2 punti agl’avversari ormai già lontanissimi nel punteggio.

Divario aumentato ulteriormente negl’ultimi quattrocentocinquanta secondi del match da un attacco californiano in grandissimo spolvero, con Hundley che in meno di due minuti mette in aria 2 palloni e segna altrettanti touchdowns, servendo prima Thomas Duarte, passaggio da 8 yards successivo al già citato intercetto di Zumwalt, e poi Shaquelle Evans, che fissa il risultato sul 42 a 12 finale ricevendo un bellissimo lancio da 59 yards del proprio quarterback, prima che quest’ultimo conceda un po’ di spazio al giovane collega Mike Fafaul, in campo nel drive finale dei Bruins.

UCLA, tornata alla vittoria dopo quattro anni e 2 sconfitte, Fight Hunger Bowl 2011 e Holiday Bowl 2012, ha così chiuso festeggiando una stagione 2013 iniziata malissimo, segnata dalla morte del redshirt freshman Nick Pasquale, giovane wide receiver perito in un incidente stradale a settembre che ha lasciato un grandissimo vuoto in tutti i suoi compagni di squadra, che l’hanno portato nel cuore anche nella partita più importante dell’anno; felicissimo anche coach Jim Mora, che dopo aver ricordato per l’intera regular season come la perdita del giocatore sia stata fonte d’ispirazione e motivazione per la sua squadra, ha gioito della sua prima affermazione da capo allenatore dell’ateneo californiano.