Analisi della 14°scelta: Derek Barnett

Con la preseason iniziata, si può già cominciare a delineare un profilo generale della 14°esima chiamata del Drat 2017: Derek Barnett.
Come espresso da Davis Mal, di BleedingGreedNation.com, il mondo collegiale non è sempre un indicatore di successo, ma il lavoro costante su un’abilità si tradurrà in un livello ‘base’ nel mondo dei Pro. In questo contesto, Barnett è ben oltre una spanna sopra il resto della concorrenza. Tutto ciò è merito anche dell’aver infranto il record di sack nel suo anno a Tennessee, nella Southeastern Conference, che durava ben dal 2005.
Tra i suoi punti di forza si possono trovare: production, accelerazione dal primo passo, QI, consistency e hand fighting.
Il numero 96 dei Philadelphia Eagles è un giocatore con già un ottimo QI, seppur abbia appena vent’anni. Quando gli è stato chiesto di abbandonare la linea per concentrarsi maggiormente negli spazi liberi, è stato in grado di produrre nell’ultima stagione 5 deviazioni e un INT. Giocatore versatile, ha saputo reggere i ritmi di gioco quando è stato spostato da left end a right end e viceversa, provvedendo in entrambi i casi a una buona pass rush.

Production:
Barnett, grazie a una varietà di tecniche e manovre atte a generare una pressione costante, ha reso consapevole il pubblico della sua reale capacità di generare sack. Come Brandon Graham, è in grado puntualmente di irrompere nella tasca, rendendo oltremodo difficile il lavoro del QB di turno. Il suo rendimento è stato così positivo, che svariate volte è stato accostato con la first round pick del draft di quest’anno, Myles Garrett.

Accelerazione dal primo passo:
Il suo primo passo rappresenta un’altra grande arma. Anticipando lo snap e riuscendo a superare il primo tackle, il sack diviene semplicemente automatico. Il tutto è combinato alla sua capacità di abbassare il baricentro, permettendogli di sgusciare dalle braccia tese della OL.

QI:
Il prodotto di Tennessee ha un buon QI, che gli permette di poter spaziare in tutta la DL senza dover subire troppo il cambio di posizione. È in grado di interrompere l’azione in svariati modi, sia attaccando il portatore di palla, sia giocando nello spazio libero con svariate deviazioni. Le 5 deflection e l’INT dimostrano la sua versatilità, anche se lo snodo del suo gioco resta ancora quello di attaccare il QB.

Consistency e Hand fighting:
Con delle gambe così forti e veloci, la tenacia è dalla sua parte, dimostrandosi un giocatore che dà il 100% sul terreno, con costanti scatti che tengono impegnata la OL. In tutto ciò è in grado di disimpegnarsi egregiamente quando viene impegnato nelle hands fighting, permettendogli di uscir dalla mischia e poter bloccare l’azione offensiva.

In tutto ciò, con delle grandi abilità a sua disposizione, risultano anche delle debolezze significanti che possono esser sistemate sia nel corso di questa off season e negli anni a venire. Come un’arma a doppia taglio, la sua agilità e voglia di strafare, lo portano ad anticipare lo snap, facendo costare alla squadra diverse yard di penalità. In tutto ciò ha bisogno anche di lavorare maggiormente in palestra per costruirsi un’armatura di muscoli capaci di reggere l’urto delle OL dei pro, che non daranno sconti a un rookie reso famoso per il suo record di sack. Il rookie infatti, deve migliorare nelle sue skills subito dopo il primo passo, visto che ancora pecca di ingenuità dopo che questo viene stoppato.

Le ipotesi del suo utilizzo in questa sua prima stagione tra i pro, sono che verrà adoperato come in rotazione ai titolari; questo per poter incrementare la pressione sul QB quando si tratti di dover sfiancare definitivamente l’attacco avversario e recuperar palla con il conseguente punt.

Derek Barnett mentre effettua un sack sul QB ti turno

In conclusione la 14esima chiamata al draft pare un ottimo acquisto in casa Eagles. In proiezione NFL, solo il tempo potrà dichiarare se sarà diverrà un ottimo atleta o meramente uno scarto. Da parte sua Barnett ha un’ottima etica al lavoro che lo porterà a sopperire alle sue iniziali mancanze atletiche. L’essere affiancato da giocatori del calibro di Brandon Graham e Chris Long, sarà un ulteriore slancio verso l’elite. Sicuramente se riuscirà a migliorarsi, diverrà uno dei migliori prospetti del Draft 2016.

[Davide Bomben]