Tampa Bay Buccaneers tra incognite e conferme.

Quella appena passata è stata una stagione caratterizzata da molti alti e bassi terminata col record di 9-7, con vittorie sofferte, meritate e importanti, come il 19-17 a casa dei Chiefs, che non perdevano all’Arrowhead da 10 partite, o il 14-5 in casa contro Seattle; ma anche con sconfitte brucianti e partite buttate via come il Sunday night contro Dallas (26-20) o la sconfitta che ha spento praticamente del tutto le speranze di playoff contro i Saints (31-24).

L’obiettivo di questa off-season era quindi quello di rafforzare un roster che aveva comunque dei punti deboli, o comunque delle posizioni senza abbastanza alternative. Le firme di DeSean Jackson e Chris Baker vanno proprio in questa direzione fornendo una vera Deep threat nell’ex WR di Washington, e aggiungendo un valido giocatore alle rotazioni della linea difensiva, sempre proveniente dai Redskins.

Un’off-season che poteva essere molto più movimentata nel caso in cui Mike Smith Defensive Coordinatoor, che ha riportato la difesa a livelli più che buoni, avesse accettato le lusinghe e i corteggiamenti delle franchigie in cerca di un nuovo Head Coach, Jacksonville su tutte, sia per l’esperienza passata sia per l’ottimo rapporto col GM Caldwell. Per la difesa sarebbe stato l’ennesimo cambio  di guida negli ultimi anni, perché se c’è una cosa che l’ha penalizzata è stata proprio la mancanza di continuità nel sistema di gioco. Quindi la prima importante firma di questa off-season può essere considerata proprio quella del DC per altri 2 anni.

Tante incognite per Tampa Bay, ne abbiamo prese in esame alcune:

RB DILEMMA

Ci sono comunque ancora delle incognite da risolvere, in primis Doug Martin reduce da un’altra stagione con più bassi che alti conclusa con una sospensione che lo terrà lontano dal campo anche per le prime due partite della prossima Regular Season. Questo potrebbe portare alla decisione di scegliere un Running Back nel prossimo Draft considerando anche l’ampia scelta offerta dalla classe di quest’anno. Se fosse cosi ci si ritroverebbe ad avere 4 RB a roster. Oltre a Martin e all’eventuale draftee, ci sarebbero Sims , un ottimo 3rd down RB e anche con delle buone mani fuori dal backfield, ma non di certo un every down back e Rodgers, un fedelissimo di Koetter già ai tempi di Atlanta, purtroppo troppo penalizzato da infortuni nelle ultime stagioni, ma che se in salute sa farsi valere e far male alle difese avversarie.

La questione, molto probabilmente, sarebbe stata diversa se 2 anni fa Lovie Smith avesse esercitato la fifth-year option del contratto da rookie di Martin, che però arrivava da due stagioni caratterizzate da lunghi infortuni che hanno reso quasi automatica la decisione di non esercitare la suddetta opzione; altrettanto automatica è stata la decisione di rifirmarlo un anno fa (5 anni 35.75milioni di cui 15 garantiti) dopo una stagione in cui è stato tra i migliori RB della lega, secondo solo ad un certo Adrian Peterson quanto a yards corse.

OFFENSIVE LINE

Un’altra incognita da risolvere riguarda quel J. R. Sweezy acquisito nella scorsa free agency che purtroppo, causa infortunio, non ha mai visto il campo, dopo aver firmato un contratto da 5 anni 33,5 milioni (14,5 garantiti). L’ex Seattle era stato scelto con l’obiettivo di sostituire il ritirato Logan Mankins e di migliorare una OL che con Ali Marpet (G), Donovan Smith (T) e Joe Hawley (C) aveva contribuito alla grande stagione di Martin e fornito una valida protezione al QB Jameis Winston (1^ scelta assoluta).

Il recupero dell’ex Seahawks e la rifirma del centro per altri 2 anni potrebbero rivelarsi davvero fondamentali in vista della prossima stagione, anche se bisogna rivedere la posizione di RT dove Cherilus è stato tutto tranne che fenomenale nella protezione del QB, vedasi la partita contro i Cowboys.

SECONDARIA

Se la linea difensiva ha visto la firma di Chris Baker e la conferma di Will Gholston, per quanto riguarda la secondaria c’è stato da un lato stato il release di Verner che ha dimostrato solo a tratti di essere un Pro Bowl Corner Back come nella sua ultima stagione a Tennessee; dall’altro l’acquisizione di J. J. Wilcox e la conferma di Chris Conte nel reparto Safety che vede al momento come probabile starter la rivelazione del finale di stagione Keith Tandy, autore alcuni intercetti game-sealing.

La prossima potrebbe essere la stagione della consacrazione per giocatori come Adjei-Barimah e per la crescita di altri come Eliott ex matricola proveniente da Florida State, che quando chiamato in causa ha fatto vedere buone cose. Potrebbe comunque essere una decisione saggia scegliere un CB nel prossimo Draft, anche perché di alternative valide sembra che non siano molte e Brent Grimes, che va per i 34 anni, non è più un giovincello su cui puntare per il futuro.

-Andrea Minasso-