Sento la nostalgia del New England…

Lo staff di New England, dopo l’approdo all’ottavo Super Bowl dell’era Belichick, è stato nuovamente saccheggiato (o almeno ci hanno provato) alla ricerca del Taumaturgo che salvi dall’ennesima stagione deludente: i Lions hanno vinto la corsa all’ingaggio di Matt Patricia mentre Josh McDaniels era partito per Indianapolis per poi essere in qualche modo convinto da Belichick a rimanere nei paraggi di Boston.

Posto che ogni allenatore dovrà essere visto all’opera come HC e che si tratta di lavori con caratteristiche molto diverse, proviamo semplicemente a fare una carrellata dei coordinatori che hanno lasciato il nido di mamma Belichick per cercare gloria altrove.

Nel 2005 Charlie Weis lascia la posizione di OC a New England per assumere la guida di Notre Dame: la presenza ai Fighting Irish, dopo un inizio scoppiettante, si è tramutata in un trascinarsi mediocre macchiato dal 3-9 del 2007 e la sconfitta a entrambi i principali bowl a cui ha partecipato. Dopo il periodo su in Indiana, e un paio di incarichi minori tra cui la pessima esperienza a florida, Weis ha ridotto le aspettative accettando l’incarico a Kansas, una delle scuole più scassate della Big XII riuscendo a interrompere una striscia di 27 sconfitte ma venendo licenziato dopo un mese dall’inizio del suo terzo anno ai Jayhawks per una insufficienza di progressi sul campo, le due precedenti stagioni si erano concluse 0-9 e 1-8. Come dargli torto.

Nello stesso 2005 anche il DC Romeo Crennel, reduce dagli anni di Parcells e dalle vittorie della prima parte dell’era Belichick, accetta l’incarico a Cleveland per risollevare le sorti dei Browns dopo il licenziamento di Butch Davis. Qualcuno addirittura non si ricorda nemmeno chi sia, il quadriennio in Ohio frutta tre stagioni da più di dieci sconfitte ed una da 10-6 che però non frutta un passaggio ai playoff.

Dopo questa esaltante esperienza, Crennel si riunisce a Weis ed al General Manager Scott Pioli a Kansas City ma ciò non porta a rinverdire i successi ai Patriots. Crennel attualmente è defensive coordinator dei Texans con buon successo.

Josh McDaniels, dopo essere riuscito a far condurre l’attacco dei Patriots a Matt Cassell finendo 11-5, viene assunto ai Denver Broncos che terminano la prima stagione 8-8 con polemiche per il panchinamento di Brandon Marshall, il successivo 2010 dopo una dozzina di gare che aveva fatto maturare un deprimente 3-9, vede McDaniels licenziato inappellabilmente. Dopo una sola stagione da OC ai Rams, viene riassunto a New England nel 2012.

Eric Mangini, dopo aver sostituito Crennel solo per un anno, viene assunto dai Jets come il più giovane HC della storia della NFL, conduce i verdi alla post season dopo una stagione da 10-6 ma ne viene estromesso proprio a causa della sconfitta con i Pats. Sarà proprio Mangini a dare il via l’anno successivo allo “Spygate” in una stagione da 4-12, mentre nel 2008 i Jets, dopo un avvio grandioso (8-3) si perdono finendo 9-7 e mancando la qualificazione alla post season.

La carriera da Head Coach finisce per lui dopo un biennio a Cleveland, in cui entrambe le stagioni i Browns non vanno oltre il 5-11, e dove gli piovono addosso critiche ed accuse in numero tale che già nove mesi dopo l’assunzione, Sports Illustrated ragiona in questi termini:  “Mangini: Worst coaching hire ever?”, tuttavia rimane l’unico coach dei Browns ad aver battuto l’accoppiata Brady/Belichick. Attualmente non si hanno tracce di lui dopo il licenziamento di gran parte dello staff dei 49ers prima dell’assunzione di Chip Kelly (eh beh… allora non dico più niente)

Dopo la fulminante carriera a New England (da assistente a offensive playcaller in due anni) Bill O’Brien lascia Boston per accettare l’incarico di HC a Penn State nel mezzo dell’enorme scandalo degli abusi sui minori coperti dallo staff e dallo stesso Joe Paterno. In due anni ottiene un secondo e un terzo posto nella Leaders Division della B1G ed alla fine accetta l’incarico di HC agli Houston Texans.

In Texas chiude tre stagioni positive con due titoli divisionali e una partecipazione all’AFC Championship 2016, il tutto con Fitzpatrick, Hoyer ed Osweiler come QB starter. Nonostante una pessima stagione 4-12 nel 2017, ha ottenuto una proproga quadriennale.

A voi trarre le conclusioni su come è andata la vita di chi ha abbandonato il Lato Oscuro, tenete comunque in considerazione che molti di questi coach hanno accettato impieghi in piazze che venivano da situazioni disperate (mica per niente avete letto così spesso la parola Cleveland), un po’ di pietas in uno sport che divora i suoi partecipanti.