Road To Super Bowl LII: Tennessee Titans

Dopo 9 lunghi anni, quando alla guida dei Titans c’erano Jeff Fisher e Kerry Collins, i Titans tornano ai Playoff, con il 5th seed nella AFC, con un solo obiettivo: arrivare fino al Super Bowl LII.

Il cammino della stagione 2017

Nonostante una da molti pronosticata partecipazione ai Playoffs, non è stata una stagione facile quella dei Titans.
Tante incertezza offensive, troppi errori cruciali nella costruzione e gestione delle partite ed il sogno playoff sembrava svanire sconfitta dopo sconfitta.
Ad inizio stagione la compagine del Tennessee sembrava determinata e vincente, basti pensare alla straordinaria prestazione di Mariota nella vittoria per 36-22 contro i Colts nello spettacolo del Monday Night di week 6 (una partita ben più a senso unico di quanto il punteggio lasci intendere), oppure alla combattutissima vittoria vs Seattle in week 3 per 33-27.
Eppure,man mano che la stagione avanzava e mentre la difesa iniziava a dare il meglio, con Kevin Byard che con 8 intercetti si portava in testa alla classifica tra i difensori in NFL, la offense purtroppo arrancava, trattenuta da un infortunio a Mariota e da un playbook sempre più prevedibile per gli avversari, addirittura spesso osteggiato dagli stessi giocatori dei Titans.
Iniziarono cosi a perdersi partite contro squadre al totale sbaraglio (vs Miami per 10-16 ,vs Arizona per 7-12) o contro squadre con un rookie QB (vs Houston addirittura per 14-57) o con un QB appena arrivato (vs SF per 23-25).
L’approdo ai Playoff è arrivato quando ormai la partita era da dentro o fuori, in week 17 contro gli agguerriti Jaguars, che pur essendo già al 3rd seed non l’hanno giocata per perderla facilmente.

Alcune statistiche

I Titans sono la quartultima squadra per snaps a partita (60.9) e diciottesimi per punti segnati, sintomo che la offense non è certamente gestita come dovrebbe. Hanno tamponato la cosa in week 15 e week 17, alzando occasionalmente la velocità di gioco con la no huddle offense gestita da Marcus Mariota, come esplicitamente richiesto da alcuni giocatori, per poi dimenticarsene nuovamente in week 17 e tornare ad essere una delle squadra più lente in NFL.
L’attacco ha corso nel 46% degli snap del 2017, alzando la percentuale nell’ultimo periodo, in corrispondenza delle grane fisiche di Mariota, ancora non al 100%.
In difesa gli avversari dei Titans lanciano addirittura nel 60.2 % delle azioni, e praticamente ogni QB dotato di pollice opponibile (persino Blaine Gabbert) ha avuto un certo successo.

Offensive MVPDelanie Walker TE, 807 yard, 3 TD
Defensive MVPKevin Byard FS, 87 tt, 8 int, 2 FR, 16 Pass Def



Pro-

1. Marcus Mariota: La stagione di Mariota è stata la peggiore della sua ancora giovane carriera, con 13 TD ed addirittura 15 Int. E’ stato atterrato ben 27 volte, arrivando anche ad infortunarsi ed a saltare due partite. Ciò nonostante, le migliori speranze che questa squadra (a cui nessuno da un centesimo) ha di vincere il SB risiedono nel gioco di Mariota, che se capace di entrare nel ritmo di gioco elevato che aveva ad Oregon è in grado di trasformare questo soporifero attacco in una delle compagini più pericolose della NFL.

2. Corey Davis: Se a questa offense è mancata la velocità di cui ha bisogno è al 90% colpa del coaching staff (ritroveremo questo punto tra poco), ma anche della difficile transizione che Corey Davis, pick n.5 al draft 2017, sta intraprendendo in NFL. Appena 375 yard ed un problema all’hamstring hanno impedito a Davis di dimostrarsi all’altezza di esser stato il primo WR pescato dal board. Se questo promettente giocatore riuscirà a farsi trovare al 100% della forma e verrà coinvolto di più nelle trame offensive allora Mariota avrà un target preferito che non si chiama per forza Delanie Walker, aprendo le porte ad una offense più versatile.

3.Derrick Henry: Quando il coaching staff ha dato palla a Derrick Henry in week17 il risultato non è stato particolarmente efficiente (28 carries per 51 yds), ma si giocava contro la miglior run D della NFL. In stagione, Henry ha avuto 10 portate in meno di Murray (pur giocando una partita intera con Murray infortunato) ed ha portato a casa 100 yard in più di corsa, con 6 TD totali. Murray sta giocando peggio di quando è stato tradato ai Titans dagli Eagles, ed il successo di questa squadra passa tra il bel gioco della OL ed un bulldozer chiamato Derrick Henry.

4. La difesa: Nel finale di stagione, le sconfitte sono arrivate per colpe quasi completamente offensive, ovvero i punti concessi sono stati, dal bye di week 8 in poi (fatta eccezione per quei 40 pts rifilati da Pittsburgh) sempre meno di 27, massimo concesso contro la forte offense dei Rams.
La forma della difesa è andata sempre migliorando man mano che la stagione avanzava, e se questa offense avesse funzionato bene quanto l’altro lato della squadra, ora staremmo parlando con un altro pronostico in mente.

Contro-

1.Il Coaching Staff: Per quanto il coaching staff difensivo gestito da Dick LeBeau mi abbia tutto sommato soddisfatto nel corso della stagione, con Byard, Casey, Woodyard, Williamson ed il rookie Jackson che vengono dal miglior anno della loro carriera, la gestione della offense da parte di Mike Mularkey e Terry Robiskie è assolutamente inaccettabile. Dati alla mano, l’attacco dei Titans è uno dei più lenti della NFL, sicuramente il più lento delle squadre ai Playoff; ma l’essere particolarmente soporiferi può essere anche un vantaggio, se non fosse che la squadra è gestita da un insieme di giocatori (Mariota su tutti) che hanno sempre dato il meglio giocando ad un livello rapido ed intenso, con chiamate decise nella no huddle offense, facendo reagire la difesa alo schema , non risultando prevedibili come i Titans sono stati tutta la stagione. Mi piange il cuore nel vedere una offense che sarebbe tra le più prolifiche della lega, essere relegata a segnare 10/12 punti a partita perchè il game plan non prevede lanci oltre la linea del down o è talmente prevedibile che per la difesa è un gioco da ragazzi fermarne l’avanzata.
Un esempio significativo riguarda una situazione decisiva contro San Francisco, partita poi ovviamente persa per una fallita conversione su un 3&2, con circa un minuto rimasto nel 4o quarto, sulle 32 yard dei 49ers. La chiamata è stata una corsa centrale di DeMarco Murray, che si è (prevedibilmente) schiantato contro il C Ben Jones perchè la difesa aveva letto alla perfezione l’ovvietà della chiamata. Il risultato fu un FG da 50 yard che diede ai Titans il mero vantaggio di 1 punto, annullato al drive successivo. Le dichiarazioni di Mularkey e Robiskie a tal proposito sono allucinanti: l’HC ha dichiarato subito che Mariota avrebbe potuto cambiare la chiamata in quel 3&2. Il giorno dopo la partita ha detto che non avrebbe dovuto, cambiando infine ancora idea dicendo che forse sarebbe stato opportuno. Ma il vero genio è Robiskie, l’OC, che ha semplicemente riferito che :”Mariota non ha il permesso di cambiare azione in situazione di short yardage“.
Capite come stiamo?

2.L’inesperienza: Essendo una delle squadre più giovani della NFL, tra i Titans che scenderanno in campo contro KC ci sono pochi giocatori che hanno esperienza Playoff, e per molti è la prima volta. L’ansia da prestazione può portare a molti stupidi errori, che spesso si dimostrano l’ago della bilancia tra una vittoria ed una sconfitta.

3.Le altre squadre: Inutile dire che con tutta probabilità i Titans torneranno a casa dopo il Wild Card weekend con una bella ripassata all’ArrowHead Stadium, sconfitti non da una squadra necessariamente più forte ma da un game plan sicuramente più efficace.
Ma mettiamo che per una congiunzione astrale i Titans riuscissero a superare i Chiefs e raggiungere il Divisional round: si andrebbe o vs Patriots, contro i quali solo una squadra che gioca al 110% ha una possibilità nella post season, oppure contro Pittsburgh, che ha archiviato la pratica Titans 14-40 nel TNF.
Non scherziamo.