Recap Week#2: Chicago Bears @ Tampa Bay Buccaneers 7 – 29

L’uragano Tampa Bay demolisce Chicago

Commentare la partita di domenica scorsa contro i Tampa Bay Buccaneers è difficile poiché trovare qualcosa di positivo nella prestazione dei Chicago Bears è molto arduo, soprattutto dopo l’esordio contro i Falcons alla week 1 che, nonostante la sconfitta, ci faceva ben sperare per la week 2 e quelle successive.

Di fronte avevamo una squadra che, sulla carta ma non solo, ha buone possibilità di giocarsi l’accesso ai play off e che la scorsa stagione ci aveva battuto grazie ad una buona prestazione del loro QB Jameis Winston (memorabile il big play che lo aveva visto destreggiarsi tra i giocatori della difesa di Chicago che non riuscivano a placcarlo) e il cui back-up era, allora, il nostro attuale QB Mike Glennon.

Non eravamo nemmeno partiti male con la nostra difesa che limitava i Bucs alla trasformazione da 3 punti e con il nostro attacco che, con una serie di short pass per Kendall Wright (WR), Joshua Bellamy (WR), Zac Miller (TE) e Tarik Cohen (RB), arrivava fino alle 22 yards in Tampa territory.

A questo punto Glennon saliva in cattedra per dimostrare quali possono essere gli errori di un QB.

Il nostro QB, nonostante il rookie Adam Shaheen (TE) si fosse smarcato bene sulla destra, decideva di lanciare per Dion Sims (TE) coperto da 3 giocatori: intercetto di Kwon Akexander (LB).

Successivamente la nostra difesa annullava il primo turn-over portando i Bucs al punt.

Tarik Cohen (PR), invece di lasciare toccare la palla ai giocatori di Tampa che lo circondavano, decideva di prenderla e correre col risultato che dopo nemmeno 2 yards veniva placcato e perdeva la palla: fumble recuperato da Ryan Smith (DB) sulle nostre 13 yards e secondo turn-over.

Nel drive successivo Winston lanciava Mike Evans (WR) che, nonostante la trattenuta di Marcus Cooper (CB), segnava il primo touchdown della partita.

Il primo quarto si concludeva sul 10-0 per i padroni di casa.

Malgrado i due errori la partita rimaneva ancora aperta poiché la difesa si era comportata abbastanza bene contro il forte attacco di Tampa e la nostra offense, intercetto a parte, non stava giocando male.

Chicago arrivava sulle sue 46 a giocarsi un 3° and 8.

Noah Spence (OLB) dei Buccaneers si beveva il nostro Bobby Massie (OT), non esente da errori in queste partite (il sack nell’ultimo tentativo contro i Falcons è anche una sua responsabilità), e placcava Glennon che perdeva la palla, recuperata da Lavonte David (LB).

Terzo turn over.

I giochi successivi vedranno come protagonisti le 2 penalties di Chicago su due 3° down da parte di Danny Trevathan (LB) e Willie Young (LB) e soprattutto le corse di Jacquizz Rodgers (giocatore dei Bears nel 2015) che segnerà il secondo TD di Tampa.

17 Tampa Bay – 0 Chicago

Chicago prova a ripartire e se chiude il primo down con un lancio di Glennon per Bellamy, non riuscirà a chiudere il successivo perché Robert McClain (CB), intercettando la palla (o il passaggio a seconda dei punti di vista), la riporta correndo per 47 yards in touchdown.

Quarto turn over e 23-0

I Bears provano a ripartire e fortunatamente arrivano al punt (c’è da essere quasi felici che almeno non abbiamo fatto altri regali).

Tampa Bay coi lanci di Winston arriva a guadagnare yards sufficienti per un calcio da 3 punti che porta le squadre negli spogliatoi sul disarmante punteggio di 26 – 0.

 

 

I due quarti successivi si caratterizzano per un fumble provocato da Pernell McPhee e Danny Trevathan e recuperato da Leonard Floyd, per un field goal che porta il punteggio sul 29 – 0 a inizio del 4° quarto, per l’esordio del back-up QB, ex Jets, Ryan Fitzpatick in season coi Buccaneers (commentare questi eventi la dice lunga sulla prestazione dei Bears) e per il touchdown di Deonte Thompson (WR) a pochi secondi dallo scadere.

29-7 e tutto quello che di positivo avevamo costruito e mostrato contro i Falcons è stato spazzato via dell’uragano che a Tampa Bay si è abbattuto sui Chicago Bears.

La stagione non si preannuncia delle più facili, domenica prossima incontriamo gli Steelers e quella dopo i Packers e nel frattempo la lista degli infortunati si allunga: per esempio Nick Kwiatkoski (LB), che sostituiva il già infortunato Freeman, è uno di quelli che si è aggiunto.