Week 13 Recap: Broncos @Jags

I Broncos colgono la loro ottava vittoria stagionale in quel di Jacksonville, grazie ad una vittoria a dir poco sofferta. Dalla sfida contro i giaguari sono emerse alcune verità sulla reale bontà del nostro roster e coaching staff.

> L’attacco (come spesso è accaduto quest’anno) è stato tragicomico. Paxton Lynch non è mai entrato in ritmo e ha dimostrato quanta strada debba ancora fare per arrivare a livelli quantomeno accettabili. Per lui un guadagno di appena 104 yds, con troppi lanci poco precisi o addirittura totalmente sballati; nessun allarmismo, ha giocato come un rookie alla seconda partenza stagionale e tutti gli addetti erano consci che l’ex Tiger avesse bisogno di almeno un anno di rodaggio. Dalla prossima settimana tornerà Trevor Siemian, al momento il profilo più adatto per guidare gli arancioni e in forte ascesa dopo la prestazione contro KC. Ad essere un cantiere aperto, però, è tutto l’attacco. La linea è il fulcro principale dei nostri problemi; i linemen fanno una fatica incredibile nel proteggere il QB e soprattutto non hanno ancora ben inteso il concetto di run blocking. Le uniche due corse degne di nota sono state due “stretch”, mentre le continue “inside” si sono costantemente infrante contro il muro dei Jags. La pass protection è stata appena decente ma senza un solido gioco di corse questa squadra avrà vita breve. Per quanto riguarda i back bella prova di Kapri Bibbs, che tuttavia ha subito un infortunio piuttosto serio alla caviglia (7 settimane di stop), mentre solita giornata difficile per Devontae Booker. Emmanuel Sanders e Demaryius Thomas hanno raccolto il poco che il QB ha prodotto, ma la loro è stata una domenica piuttosto lenta (come tutta la partita insomma).
Ancora una volta il mix letale di playcalling ultraconservativo e sterilità offensiva ci hanno consegnato una partita in cui il numero dei 3 & out ha superato abbondantemente la doppia cifra. Con questo non voglio dire che mi aspetto delle bombe da 50 yds o corse devastanti, ma pretendo che una squadra in lotta per i PO riesca almeno a costruire un drive credibile; non so se la colpa è delle chiamate (in ogni caso spedite Rick Dennison sulla luna) oppure del talento infimo della nostra linea, ma bisogna inventarsi qualcosa per uscire da questo totale imbarazzo offensivo.

> La difesa ha semplicemente vinto la partita, come succede spesso da qualche anno. Bradley Roby ha scacciato le critiche che gli ronzavano intorno da qualche partita e ha messo a segno un fondamentale pick six, oltre a ottime coperture. Stesso discorso vale per Chris Harris Junior, in grado di mortificare il passing game avversario e intercettare Blake Bortles in zona field goal. E’ chiaro come la forza della squadra risieda soprattutto in questa granitica secondaria, che conta elementi validissimi come Aqib Talib e Darian Stewart. Se contro i passaggi la difesa di Denver si è sempre fatta trovare pronta, invece in run stopping le incognite erano molte. Nella prova di ieri tuttavia il front seven ha arginato bene le scorribande dei Jags (pur orfani del forte back Ivory) e Derek Wolfe si è reso protagonista di numerosi tackle, oltre a portare costante pressione sul #5. Anche Jared Crick ha detto la sua, mettendo cuore e muscoli in favore della causa. Per la stella dei Broncos, Von Miller, giornata difficile; il 58 è stato messo a dura prova dai costanti raddoppi di Jax, che però non è comunque riuscita a fermare la furiosa spinta dell’ex Aggie. Infatti grazie ad uno zampino di Miller Bortles ha commesso un fumble poi ricoperto da Shane Ray, chiudendo virtualmente la partita; insomma, un autentico fuoriclasse.

> Con la vittoria di ieri il quadro dei Playoff appare di sicuro meno grigio. Denver riconquista il sesto seed della AFC ai danni dei Dolphins (ridimensionati dai Ravens) e si prepara ad un’altra difficile trasferta contro i Titains. Infatti Tennessee (6-6) lotterà con le unghie e con i denti per ottenere una vittoria potenzialmente pesantissima in ottica AFC SOUTH (Houston, che occupa la prima posizione, ha il medesimo record). Per quanto riguarda la AFC EAST New England (10-2) è saldamente al comando, con Miami (7-5) a una vittoria di ritardo dalla franchigia del Colorado. La NORTH vede una situazione abbastanza intricata con Baltimore e Pittsburgh entrambe a 7-5 e decise a garantirsi uno spot in postseason. Naturalmente guardiamo con particolare attenzione alla WEST, dove i Broncos occupano il terzo seed con record di 8-4, mentre Oakland (10-2) e KC (9-3) sono rispettivamente a due ed una W di distanza. Proprio nel Thursday Night si affronteranno i nostri rivali divisionali e nel caso di vittoria per i neroargento la leadership della WEST verrebbe irrimediabilmente compromessa. In ogni caso Denver affronterà, dopo i Titains, Patriots, Chiefs e Raiders, in uno sprint finale che potrà dirci molto sulle reali ambizioni del team di Coach Kubiak. I Broncos si trovano in una posizione non facilissima, ma ancora è presto per alzare bandiera bianca, ci aspetterà quindi un finale di stagione assolutamente folle e drammatico.